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Allegato B
Seduta n. 115 del 26/2/2007
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta orale:
PEDRIZZI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
i prezzi di vendita degli ortaggi, solo negli ultimi quattro mesi, sono scesi ad un livello così basso da non renderne remunerativa la raccolta, tanto che i produttori orticoli spesso preferiscono distruggere le coltivazioni con la fresatura piuttosto che continuarne la produzione;
il fenomeno interessa tutto il territorio nazionale, anche se in provincia di Latina gli effetti sono più devastanti per l'alta incidenza del comparto orto-frutticolo nell'ambito del sistema agricolo provinciale;
le cause scatenanti di questo stato di crisi si possono certamente ricondurre al clima straordinariamente caldo dell'ultima stagione autunno-invernale, che ha fatto arrivare, anticipatamente e contemporaneamente, la produzione orticola sui mercati all'ingrosso, senza il rispetto della programmata scalarità di maturazione;
grandi responsabilità derivano, però, anche dal forte incremento dell'importazione di prodotti orticoli da Paesi Terzi, importazioni spesso frutto di triangolazioni
che contravvengono alle normative comunitarie e che costituiscono veri e propri «dumping commerciali»;
queste importazioni sono, infatti, spesso oggetto di gravi irregolarità che non vengono sufficientemente rilevate a causa degli scarsi controlli, con la conseguente «falsificazione» della provenienza dei prodotti, che risultano sempre come italiani o spagnoli e che, invece, provengono da Egitto, Marocco e Tunisia;
le associazioni di categoria pontine hanno ufficialmente attivato, dopo la necessaria fase di rilevazione dei dati ufficiali, tutte le procedure per il riconoscimento, da parte del Governo, dello stato di grave crisi di mercato del comparto orto-frutticolo della provincia di Latina, posto che il prezzo medio unitario su base mensile di alcune produzioni orticole è inferiore al trenta per cento del prezzo medio unitario del triennio precedente;
la dichiarazione di crisi consentirebbe, oltre agli aiuti diretti alle aziende colpite secondo la regola comunitaria degli aiuti de minimis, anche l'esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri dell'imprenditore e dei lavoratori dipendenti in scadenza nei 12 mesi successivi alla data di dichiarazione, e la sospensione o il differimento dei termini per l'adempimento degli obblighi tributari e creditizi;
queste misure, seppur non risolutorie delle cause della crisi, allevierebbero, senz'altro, la grave crisi economica che tante imprese orticole stanno vivendo e, a copertura delle spese, si potrebbe utilizzare il «Fondo crisi di mercato», stanziato dalla legge finanziaria per il 2007 con una dotazione di cento milioni di euro -:
se il Ministro interrogato intenda deliberare lo stato di crisi del mercato ortofrutticolo nella provincia di Latina, al fine di consentire alle aziende che ne risultino danneggiate di arginare il danno economico e di poter affrontare le prossime stagioni di coltura;
quali iniziative il Governo intenda adottare, anche in sede internazionale, al fine di contrastare le irregolarità nelle importazioni dei prodotti agricoli da parte di Paesi non comunitari di cui in premessa.
(3-00677)