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Allegato B
Seduta n. 116 del 27/2/2007
...
DIFESA
Interrogazione a risposta scritta:
DEIANA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
sul quotidiano il manifesto di mercoledì 14 febbraio 2007 si legge «... il Comando centrale delle Forze navali Usa annuncia che la portaerei Eisenhower, dislocata nel Golfo, ha ripreso l'appoggio aereo ravvicinato alle truppe Isaf in Afghanistan, in appoggio alle operazioni Enduring Freedom...» l'articolo prosegue affermando «La Eisenhower, prima di raggiungere il Golfo, è transitata con il suo gruppo di battaglia dell'aerea del comando delle forze navali Usa in Europa, il cui quartier generale è a Napoli. Il 17 ottobre, mentre si trovava nel tirreno, ha ricevuto la visita di una delegazione guidata dal sottosegretario agli esteri Gianni Vernetti che ha portato il benvenuto del Governo»;
la sottoscritta interrogante ha presentato nei giorni scorsi un'interrogazione in cui si chiedeva conto al Ministro della difesa del transito delle navi appartenenti al Bataan expeditionary strike group (Esg), un gruppo navale di spedizione d'attacco. Si tratta di un gruppo navale composto da sette navi da guerra, con a bordo 6 mila marinai e marines, guidato dalla Uss Bataan (Lhd 5), una nave da assalto anfibio della classe Wasp che, arrivata da Norfolk (Virginia), ha fatto scalo a Palermo;
destano preoccupazioni le affermazioni contenute nell'articolo secondo cui il Bataan Esg ha già attraversato il Canale di Suez per condurre «operazioni di sicurezza marittima» nel Golfo, dove stanno arrivando una seconda portaerei, la Stennis, col suo gruppo di battaglia e un altro gruppo navale da attacco anfibio. Inoltre mentre partecipa a questa operazione, che secondo il giornalista rientrerebbe nei preparativi di guerra contro l'Iran, il Bataan Esg resta collegato al comando Usa di Napoli e alle basi in Italia, soprattutto a quella di Sigonella dove si trova il Fleet
and Industrial Supply Center (Fisc), uno dei due centri di rifornimento della marina fuori dal territorio statunitense (l'altro è a Yokosuka in Giappone). Sembra anche che il Bataan Esg parteciperà probabilmente a operazioni nel Corno d'Africa, che con Egitto e Sudan rientra nell'«area di responsabilità» del Comando centrale, mentre quasi tutto il resto dell'Africa rientra in quella del Comando europeo;
il 6 febbraio il presidente Bush avrebbe annunciato la creazione di un nuovo comando, il Comando unificato per l'Africa, che dovrebbe diventare operativo entro il settembre 2008, includendo nella sua «area di responsabilità» l'intero continente salvo l'Egitto che resterà sotto il Comando centrale;
nell'articolo già citato in premessa si fa notare come però tale dominio sarebbe messo in pericolo dalla ribellione delle popolazioni. Da qui il piano del Pentagono di costituire basi militari in Africa occidentale e rafforzare la capacità d'intervento dall'esterno attraverso la Nrf. Non solo, tale «Forza di risposta della Nato» - cui l'Italia partecipa con forze terrestri del Comando di Solbiate Olona (Varese), con una componente navale e una aerea - verrebbe potenziata non solo per intervenire in Africa. Infatti il giornalista che ha redatto l'articolo afferma «all'"incontro informale" di Siviglia (8-9 febbraio) i ministri degli esteri della Nato hanno discusso "su come usare la Nrf, con quali ruoli e in quali circostanze". Poiché l'argomento centrale dell'incontro era l'Afghanistan, è probabile che una delle "circostanze" in cui si pensa di impiegare la "Forza di risposta della Nato" sia proprio l'annunciata offensiva in Afghanistan» -:
se corrispondano al vero le affermazioni contenute nell'articolo citato in premessa;
se le autorità militari statunitensi abbiano reso noto alle autorità politiche italiane le finalità della presenza del gruppo navale e i tempi della loro presenza;
se il transito delle navi americane in Italia sia determinato da un atto di autorizzazione del Governo italiano o per automatica applicazione unilaterale da parte della marina militare americana, e in ogni caso quali siano le procedure per l'autorizzazione da parte delle autorità italiane.
(4-02736)