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Allegato B
Seduta n. 116 del 27/2/2007
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GIUSTIZIA
Interrogazione a risposta scritta:
ANGELA NAPOLI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
tre mesi fa l'operazione «Dinasty 2: do ut des», condotta dalla Procura della Repubblica di Salerno, ha creato un vero e proprio terremoto giudiziario presso il Tribunale di Vibo Valentia;
l'operazione «Dinasty 2» ha infatti portato all'arresto di Patrizia Serena Pasquin, presidente della Sezione Civile del Tribunale di Vibo Valentia, sospesa dalle sue funzioni in seguito al citato procedimento giudiziario;
insieme al giudice Pasquin sono stati arrestati o colpiti da avviso di garanzia, o ancora solo indagati ben altre 44 persone, tra le quali professionisti ed imprenditori del vibonese;
nel registro degli indagati è stato iscritto anche Rocco Scali, dipendente pubblico, impiegato presso il Tribunale di Vibo Valentia;
Rocco Scali sarebbe, per gli inquirenti, la «talpa» dello stesso Tribunale;
Rocco Scali deve rispondere, secondo gli inquirenti, di violazione di sistema informatico e rivelazione di segreti d'ufficio, ciò nonostante a tutt'oggi non è stato colpito da alcun provvedimento di rimozione dall'incarico;
nell'operazione appare il coinvolgimento della cosca Mancuso di Limbadi, tra le più potenti della 'ndrangheta;
nello steso mese di novembre 2006 è stata inviata una visita ispettiva ministeriale solo presso il Tribunale di Vibo Valentia, stranamente anche non estesa alla Procura della Repubblica della stessa Città;
l'interrogante, fin dalla scorsa legislatura, si era resa interprete della necessità di un adeguata visita ispettiva proprio presso la Procura della Repubblica di Vibo Valentia -:
perché nessun provvedimento sospensivo è stato assunto nei confronti del signor Rocco Scali, impiegato presso il Palazzo di Giustizia di Vibo Valentia;
quali siano le motivazioni che a tutt'oggi non hanno decretato la necessità di avviare un'adeguata ispezione ministeriale anche presso la Procura della Repubblica di Vibo Valentia.
(4-02729)