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Allegato B
Seduta n. 117 del 1/3/2007
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AFFARI ESTERI
Interrogazione a risposta scritta:
CIOFFI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
sono almeno 4 milioni gli italiani all'estero interessati stabilmente alla struttura
composta da 116 uffici consolari di prima categoria e da 514 uffici onorari;
tale struttura consolare è stata riconosciuta come espressione di una realtà superata da decenni, data la presenza, a titolo di esempio, di 11 Consolati in Svizzera, 11 in Germania, 10 in Francia, 4 in Belgio e solo 3 in Cina e 2 in India, mentre non si dispone di un'adeguata struttura consolare e per i visti in sedi come Mosca, la Moldova o in paesi ad elevato flusso migratorio verso l'Italia come Capo Verde ed altri paesi della fascia sub-sahariana e dell'Asia;
la rete degli uffici consolari operanti nelle sedi di maggiore presenza italiana è chiamata oggi a fornire servizi rispondenti alle aggiornate esigenze dei connazionali residenti all'estero (oggi elettori del Parlamento italiano), ma anche delle imprese italiane, degli operatori economici, delle varie categorie professionali interessate agli scambi con l'estero, nonchè dei visitatori temporanei, e a fronte delle profonde trasformazioni intervenute nella natura e consistenza della presenza italiana nel mondo, la stessa rete deve essere rimodulata in modo conseguente e con attenzione prioritaria all'ottimizzazione delle risorse;
i più avanzati paesi dell'Unione Europa hanno ripensato la loro rete consolare, assegnandole principalmente compiti di informazione e promozione economica e culturale, trasformando i servizi consolari tradizionali secondo standard prestabiliti, informatizzando gli archivi e assicurando la trasmissione dei dati tra uffici periferici e centrali, accentrando i servizi in unità regionali attivabili dall'utente (cittadino o straniero) tramite call centers o via Internet, con pagamenti a mezzo di carte di credito e uso di servizi di corriere a pagamento, in un'ottica di copertura integrale dei singoli territori interessati, in molti casi risparmiando al pubblico di disagio doversi recarsi agli uffici consolari, spesso in altre città, al fine di mantenere un livello minimo soddisfacente di contatto con l'istituzione italiana, cosi fortemente richiesto;
le risorse assegnate al bilancio del Ministero degli affari esteri sono state finora prioritariamente destinate a ripetute operazioni di aggiornamento dell'anagrafe, in funzione della riforma elettorale per il voto postale dall'estero, mentre risulta ancora largamente carente l'opera di informatizzazione degli archivi, degli apparati e delle procedure di comunicazione telematica;
ogni decisione in ordine all'attesa opera di razionalizzazione della rete consolare deve essere ispirata a principi di economia ed efficienza nell'erogazione dei servizi -:
quali misure intenda assumere al fine di:
a) garantire i servizi consolari e dei visti in un'ottica di massima copertura del territorio;
b) migliorare la produttività e l'efficienza del personale, notoriamente il maggior fattore di costo e di rigidità del lavoro consolare e, conseguentemente:
c) espandere gli uffici informativi a beneficio dei connazionali più anziani, mediante il potenziamento dei servizi resi dai consoli onorari (oggi pesantemente tagliati sul piano delle risorse a fronte di un'erogazione di servizi in continuo aumento) dai corrispondenti consolari, dagli sportelli di attenzione al pubblico nei comuni dei paesi europei, in collegamento con l'ufficio consolare di riferimento;
d) migliorare complessivamente l'efficienza mediante programmi che rendano possibile sopprimere gli archivi cartacei e attuare realmente il modulo «Sportello Unico», sulla base del criterio per cui ogni sportello in rete è in grado di svolgere tutte le pratiche di stato civile, cittadinanza, passaporti, consentendo al pubblico di rivolgersi al primo sportello libero e fare una sola coda;
e) sviluppare la gestione informatica a distanza delle pratiche, mediante la programmazione del volume nel tempo al fine di evitare le punte stagionali tipiche
dell'estate e di fine anno, premessa indispensabile per l'ottimizzazione dell'impiego del personale;
se, coerentemente con le disposizioni della legge finanziaria 2007, i piani di revisione del numero e della distribuzione degli uffici all'estero faranno precedere ogni considerazione di chiusura e apertura, all'adozione di misure ispirate ai criteri sopradescritti, gli unici che possono fornire parametri oggettivi per l'assunzione di decisioni che andranno ad incidere profondamente nei diritti e negli interessi nazionali, ivi compresi quelli dei cittadini italiani residenti ed operanti all'estero.
(4-02745)