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Allegato B
Seduta n. 117 del 1/3/2007
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UNIVERSITÀ E RICERCA
Interrogazione a risposta orale:
TESSITORE. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
nell'anno accademico 1998-99 fu attivato presso la Facoltà dì Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Trieste il corso di laurea in Scienze e Tecniche dell'Interculturalità su invito della Comunità europea, che sollecitò le sedi universitarie a preparare addetti all'accoglienza e all'integrazione degli immigrati;
detto corso ha incentrato subito notevole successo di iscritti fino a superare il numero di 600-700 studenti;
esso ha funzionato con finanziamenti non universitari, ma provenienti dalla regione Friuli-Venezia Giulia, dalla fondazione CRTRIESTE, dalla Camera di Commercio, dalla Ditta Sommer, assicurando alle casse dell'Ateneo triestino, comprese le tasse degli studenti, circa 6.000 milioni di euro, in nove anni;
il corso possiede i requisiti minimi per il proprio autonomo funzionamento;
esso è unico nell'ordinamento didattico nazionale;
è straordinaria l'importanza di un corso siffatto sia per quanto attiene al processo in corso di integrazione di culture nazionali nell'Unione europea, sia per quanto riguarda il sempre più importante e delicato problema del rapporto Nord/Sud del mondo;
si rileva altresì la piena rispondenza degli interessi coltivati dal suddetto corso
con le esigenze della cultura attuale in tema di interculturalità e di multiculturalità -:
se risponda a verità la notizia che il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia di Trieste ha deciso di non attivare la laurea specialistica o magistrale collegata al suddetto corso, con atteggiamento discriminatorio rispetto ad altri corsi della stessa Facoltà, e che, addirittura si accinge a chiedere (o ha già chiesto) al Senato Accademico dell'Ateneo la chiusura anche del corso triennale di base -:
quali siano le motivazioni delle suddette decisioni, effettivamente adottate, e quale orientamento il Ministero intenda, adottare nell'esercizio delle proprie responsabilità di programmazione e controllo degli studi universitari del nostro Paese, in particolare in considerazione dell'articolo 1-ter del decreto-legge n. 7 del 2005, convertito con modificazioni della legge n. 43 del 2005.
(3-00680)
Interrogazione a risposta scritta:
OSVALDO NAPOLI. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
l'università degli Studi di Torino ha attivato per il 2006 un corso speciale per scuola primaria e dell'infanzia;
il bando d'iscrizione prevedeva che il corso sarebbe durato da luglio a marzo con la discussione finale del Project work prevista per aprile maggio 2007, che le lezioni si sarebbe tenute durante i giorni lavorativi della settimana, che i costi sarebbero stati 1230,00 euro per la prima rata da versare subito e 800,00 euro da versare successivamente;
a luglio, come da bando, sono cominciati i corsi ma i partecipanti hanno appreso che avrebbero dovuto consegnare il project work entro metà gennaio (data inderogabile), anche se i laboratori erano appena stati attivati e quindi le attività previste dal corso erano appena agli inizi;
subito dopo la consegna del project work i partecipanti hanno appreso che la discussione dello stesso era stato spostato a marzo 2008, cioè ben un anno dopo;
per questo corso alcuni partecipanti hanno dovuto rinunciare ad incarichi e sono stati messi in aspettativa;
spostare di un anno la discussione del project work significa che sino a settembre 2008 le graduatorie non verranno modificate, con gravi danni per la carriera professionale dei partecipanti;
lo slittamento di data potrebbe comportare il pagamento delle tasse del nuovo anno accademico -:
quali siano i motivi di tale situazione;
cosa intenda fare per risolvere le problematiche che si sono venute a creare e per salvaguardare gli iscritti al corso.
(4-02761)