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Allegato B
Seduta n. 117 del 1/3/2007
TESTO AGGIORNATO AL 7 MARZO 2007
ATTI DI INDIRIZZO
Mozioni:
La Camera,
premesso che:
in Italia lo squilibrio della rappresentanza politica tra uomini e donne è di notevole evidenza ed è un fenomeno che si verifica fin dall'inizio della storia repubblicana;
la disparità di rappresentanza risalta ancora di più dall'analisi dei dati numerici che vedono alla Camera dei Deputati la presenza di 109 deputate su un totale di 630 eletti, per una percentuale pari al 17,3 per cento, mentre al Senato della Repubblica le senatrici donne sono 44 su un totale di 322 senatori, ivi compresi i Senatori a vita, pari ad una percentuale del 13,7 per cento;
per quanto riguarda la rappresentanza femminile all'interno del Parlamento nazionale l'Italia occupa la quarattottesima posizione a livello mondiale e la sedicesima posizione tra i gli Stati europei, e di livello di rappresentanza politica femminile dell'Italia, pari, al 17 per cento è ancora molto al di sotto della soglia minima di rappresentanza individuata dall'Unione europea nella percentuale del 30 per cento;
a seguito della legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001, l'articolo 117 della Costituzione stabilisce che le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive;
l'articolo 51 della Costituzione, nel testo modificato dalla legge costituzionale n. 1 del 30 maggio 2003, stabilisce che tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini;
l'anno 2007 è per decisione dell'Unione europea l'anno dedicato alle pari opportunità;
il Governo sta lavorando all'elaborazione di una nuova legge elettorale per l'elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, da sottoporre all'esame del Parlamento,
impegna il Governo:
a presentare all'esame del Parlamento un disegno di legge elettorale per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, che dia attuazione a quanto previsto dall'articolo 51 della Costituzione, e che consenta un riequilibrio nella rappresentanza politica tra uomini e donne.
(1-00111)
«Mura, Benzoni, Dato, Velo, Bellillo, D'Ippolito Vitale, Armosino, Prestigiacomo, Cesini, Germontani, Schirru, Cordoni, Lenzi, Intrieri».
La Camera,
premesso che:
il fenomeno delle cosiddette «Stragi del sabato sera» è la prima causa di morte dei giovani nel nostro Paese;
negli ultimi dieci anni hanno perso la vita, il venerdì e il sabato notte, circa 8.000 giovani tra i 18 e i 30 anni e decine di migliaia hanno subito lesioni permanenti;
anche nella notte fra sabato 23 e domenica 24 febbraio 2007 ci sono state 24 vittime tra cui 9 giovanissimi coinvolti in incidenti dall'esito catastrofico;
le cause del fenomeno sono complesse riguardando stili di vita, consumo di droga e abuso di alcol, nomadismo fra un
locale e l'altro e fra una località e l'altra nonché orari senza regole di pub e discoteche;
domenica 25 febbraio in tutto il nord d'Italia c'è stato il blocco del traffico privato per i danni che possono derivare alla salute dei cittadini dalle polveri sottili;
davanti ai terrificanti dati da vero e proprio bollettino di guerra provenienti dal «fronte» del divertimento le istituzioni non possono rimanere inerti,
impegna il Governo
ad adottare, di intesa con le autonomie locali, un'iniziativa tesa a bloccare dalle 22 di un sabato sera fino alle ore 7 della domenica, il traffico automobilistico privato in maniera tale che l'accesso ai locali di trattenimento possa avvenire quella notte soltanto attraverso l'utilizzo di mezzi pubblici o di servizio pubblico.
(1-00112) «Giovanardi, Volontè, Barbieri, Garnero Santanchè, Capitanio Santolini».
Risoluzione in Commissione:
L'VIII Commissione,
premesso che:
dal mese di novembre 2006, interpretando le legittime aspettative degli inquilini residenti negli alloggi di proprietà della Fondazione ENPAM, le Segreterie generali dei sindacati SUNIA, SICET e UNIAT UIL, hanno richiesto un urgente incontro al presidente e al vicepresidente della Fondazione ENPAM per avere notizie circa le comunicazioni relative alle proposte di rinnovo dei contratti di locazione;
nelle predette comunicazioni per le proposte di rinnovo, sono indicati sensibili aumenti dei canoni che hanno prodotto sconcerto e preoccupazione in oltre settecento famiglie, che vivono una particolare situazione di disagio e precarietà circa il loro futuro;
oltre a ciò, l'ENPAM ha ormai iniziato la dismissione di parte del patrimonio immobiliare, con voci allarmanti circa un'eventuale cessione in blocco dello stesso, e questo ha portato gli inquilini a costituirsi in un comitato e a chiedere alle istituzioni pubbliche di occuparsi fattivamente della vicenda,
impegna il Governo
ad avviare ogni utile iniziativa volta a verificare lo stato delle cose, per scongiurare aumenti estremamente onerosi nel rinnovo dei contratti di locazione e la dismissione indiscriminata del patrimonio dell'Ente.
(7-00132) «Mereu, Ciocchetti».