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Allegato B
Seduta n. 117 del 1/3/2007
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ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazione a risposta in Commissione:
BOFFA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per lo sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
la legge finanziaria - n. 296 del 27 dicembre 2006 - all'articolo 1, comma 863, in attuazione dell'articolo 119, quinto comma, della Costituzione ed in coerenza con l'indirizzo assunto nelle Linee guida per l'elaborazione del Quadro strategico nazionale per la politica di coesione 2007-2013, approvate con l'intesa sancita dalla Conferenza Unificata in data 3 febbraio 2005, ha incrementato il Fondo per le aree sottoutilizzate, di cui all'articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, di 64.379 milioni di euro, per la realizzazione degli interventi di politica regionale unitaria relativi al periodo di programmazione 2007-2013;
non meno del 30 per cento delle risorse del FAS è destinato al finanziamento di infrastrutture e servizi di trasporto di rilievo strategico nelle regioni meridionali;
il quadro strategico nazionale 2007-2013 costituisce la sede della programmazione unitaria delle risorse aggiuntive, nazionali e comunitarie e rappresenta, per le priorità individuate, il quadro di riferimento della programmazione delle risorse ordinarie in conto capitale, fatte salve le competenze regionali in materia;
proprio per garantire l'unitarietà dell'impianto programmatico del Quadro strategico nazionale e per favorire l'utilizzo delle relative risorse ordinarie disponibili per la copertura degli interventi è stata prevista, all'articolo 1, comma 864, della medesima legge, l'istituzione di una cabina di regia presso il Ministero dello Sviluppo Economico per gli interventi nel settore delle infrastrutture e trasporti, composta dai rappresentanti delle regioni del Mezzogiorno e dei Ministeri competenti -:
se la Presidenza del Consiglio ed il Ministero per lo Sviluppo Economico non ritengano di predisporre e di adottare tempestivamente gli atti necessari all'istituzione della predetta cabina di regia;
quali saranno le modalità organizzative e le articolazioni funzionali della struttura, la cui missione è da intendersi riferita, ratione materiae, all'intero ciclo di programmazione, e non può quindi essere circoscritta al tema dell'utilizzo della riserva del 30 per cento del Fondo per le Aree Sottoutilizzate, di cui al citato comma 863;
quali Ministeri e quali Regioni saranno chiamati a far parte della cabina di regia.
(5-00778)
Interrogazioni a risposta scritta:
CONTENTO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
nella giornata di lunedì 26 febbraio 2007, la zona di Claut (Pordenone) è stata interessata da alcuni violenti fenomeni tellurici che non hanno causato danni alle strutture ma hanno risvegliato antichi timori nella popolazione locale;
in particolare, la fascia compresa tra la Valcellina (Pordenone) e l'Alpago (Belluno) è caratterizzata da un'intensa attività sismica, che si manifesta con varie scosse, alcune anche di forte intensità, ogni anno;
secondo notizie di stampa, il Sindaco di Claut, Giacomo Giordani, convocherà a breve il proprio Consiglio Comunale per chiedere alla Regione Friuli Venezia Giulia e al Governo un impegno, anche di natura preventiva, atto ad affrontare per tempo eventuali situazioni di emergenza;
in particolare, verrà chiesto l'inserimento del Comune nell'elenco delle realtà italiane a maggior rischio sismico -:
se sia a conoscenza del quadro di intensa attività sismica che da anni si constata tra la Valcellina (Pordenone) e l'Alpago (Belluno);
quali interventi, anche di natura preventiva, intenda porre in essere in un prossimo futuro per affrontare eventuali emergenze o, comunque, per monitorare l'evolversi della situazione;
quali risposte possa concretamente offrire alla piccola comunità di Claut (Pordenone) che, per voce del suo Sindaco, Giacomo Giordani, chiede maggiore attenzione sull'argomento anche da parte di questo Governo.
(4-02751)
MENIA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
con precedente atto di sindacato ispettivo, l'interrogante ebbe modo di occuparsi del signor Giacomo Scotti per chiedere se come, attraverso la doppia cittadinanza italiana e croata e una falsa
residenza a Trieste, potesse godere di benefici previdenziali, sanitari, etc. pur risiedendo a Fiume;
Giacomo Scotti è un napoletano che, da comunista, scelse la strada inversa agli esuli che se ne andavano da Fiume per essere liberi e italiani, e si stabilì nel 1947 nel capoluogo quarnerino scegliendo di essere jugoslavo;
fu parte attiva del partito comunista jugoslavo e della sua opera molto raccontano gli esuli da Fiume... Dedicò poesie a Tito, il maresciallo infoibatore d'italiani, con versi come quelli sotto riportati:
«Tito, un uomo come noi.
si scriveva sui muri Tito Tito
nome probito
gridato anche da noi stirpe italiana
nelle battaglie della libertà
Lo abbiamo avuto padre nelle disgrazie
per lui abbracciavamo i popoli come fratelli anche nell'ombra della solitudine.
Domani i posteri forse ci invidieranno la nostra presenza con Tito.»;
negli anni scorsi ha dedicato la sua attività di «storico» a negare e giustificare lo sterminio delle foibe, quelle che, in un suo famoso intervento chiama le «cosiddette foibe istriane»: secondo lui (che scrive un libello intitolato «Foibe e fobie») si tratta di invenzioni della propaganda della destra nazionalista italiana cui si rammarica aderisca ora anche la sinistra italiana. In proposito afferma che «queste mistificazioni non fanno certamente onore ai vivi che vedono travolta la realtà dei fatti, né fanno onore ai morti. Dietro c'è una voglia di giustificazione del tradimento, del collaborazionismo e dei crimini di guerra commessi dai fascisti»;
si apprende dalla «Voce del popolo» di Fiume che Giacomo Scotti è stato insignito dal Presidente della Repubblica, Napolitano, del titolo di «Commendatore dell'Ordine della Stella del solidarietà» con la motivazione di aver dato «per circa sessant'anni un costante e significativo contributo alla tutela, alla promozione e alla creazione della cultura italiana in Croazia e Slovenia, soprattutto nel campo delle letteratura e della saggistica storica...»;
a parere dell'interrogante, tanto più nell'imminenza del 10 febbraio, Giorno del Ricordo degli infoibati e degli esuli d'Istria, Fiume e Dalmazia, la vicenda appare inqualificabile e palesemente offensiva nei confronti di quest'ultimi -:
quale soggetto abbia assunto l'iniziativa di attivare la procedura per il conferimento del titolo di Commendatore a Scotti;
quale membro del governo abbia controfirmato l'atto;
se non intenda proporre il riesame del caso ai fini dell'eventuale revoca dell'atto stesso.
(4-02755)
LA LOGGIA, PAOLETTI TANGHERONI e BOSCETTO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
in data 15 febbraio 2007, gli onorevoli Boscetto e Paoletti Tangheroni, hanno presentato un'interrogazione a risposta immediata in Commissione Affari Costituzionali sulla soppressione della Scuola Superiore della pubblica amministrazione ed il trasferimento delle relative dotazioni finanziarie, strumentali e di personale all'istituenda Agenzia per la formazione;
la risposta del Governo, in sede di Commissione, non è apparsa esaustiva del contenuto dell'interrogazione e, in particolare, si richiama l'attenzione sulla formulazione dei regolamenti attuativi (adottati ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge n. 400 del 1988), che l'articolo 1, comma 585, della legge Finanziaria per il 2007 prevede possano modificare di disposizioni di legge vigenti non coperte da riserva di legge assoluta;
in particolare; si osserva, che l'articolo 97 della Costituzione prevede che i pubblici uffici siano organizzati secondo disposizioni di legge, introducendo pertanto una riserva assoluta di legge, ma, anche soprassedendo su questo punto, la stessa legge n. 400 del 1988 prevede che i regolamenti a cui rinvia la stessa legge Finanziaria debbano seguire dei criteri direttivi certi e non labili come, invece, prevede l'articolo n. 585 della legge finanziaria;
a rigore di logica sarebbe stato opportuno stabilire un termine per l'emanazione dei regolamenti attuativi e soprattutto la citata norma avrebbe dovuto prescrivere l'acquisizione del parere delle competenti Commissioni Parlamentari in modo da avere un dibattito chiaro e certo su una riforma che lo stesso Governo ha definito storica -:
con quali criteri è stata nominata la Commissione che sta elaborando i regolamenti attuativi, quale sia la sua esatta composizione che, tenuto conto della particolare importanza della materia, dovrebbe, a rigore di logica, prevede là partecipazione di tutti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della dirigenza pubblica e quali siano i criteri in base ai quali opera la stessa;
se la stessa Commissione sia tenuta a rendere conto del suo operato e delle scelte compiute, al di là dei generici criteri di cui alla legge Finanziaria per il 2007;
perché solo la Scuola Superiore della pubblica amministrazione viene soppressa, mentre la Scuola superiore dell'amministrazione dell'interno, l'Istituto diplomatico e la Scuola superiore dell'economia e delle finanze mantengono la loro autonomia organizzativa e l'inquadramento nelle rispettive amministrazioni pur confluendo nell'agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti dello Stato.
(4-02757)
CONTENTO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto riferito dai Comuni di Tramonti di Sopra e di Tramonti di Sotto (Pordenone), nel corso del prossimo futuro dovrebbe scadere una delle concessioni, rilasciate a suo tempo dal Demanio Idrico, per lo sfruttamento a fini irrigui e elettrici di uno dei tre bacini presenti in valle;
pur essendo nel frattempo passate alla Regione Friuli Venezia Giulia le competenze circa il Demanio Idrico, i due Comuni chiedono al Governo Italiano di sostenere le loro legittime richieste avanti le imprese private che in futuro saranno chiamate a gestire gli invasi della zona;
in particolare, viene domandata un'azione forte del Governo anche in sede di autorità di bacino, affinché siano ascoltate le istanze della popolazione locale in merito ad una miglior gestione dei laghi (obbligo di manutenzione, ripristino delle sponde, contenimento di eventuali frane), visto il limitato potere d'azione attualmente riconosciuto in capo ai Comuni -:
quando scadranno i contratti di gestione dei tre bacini della Val Tramontina (rispettivamente ponte Racli, Selva e Ciul) e se effettivamente una di queste concessioni sia in fase di esaurimento;
se, prima del rilascio di nuove autorizzazioni allo sfruttamento, intenda convocare, anche mediante l'Ufficio Territoriale di Governo della Provincia di Pordenone, un tavolo di lavoro in seno al quale vengano fornite concrete risposte alle istanze della popolazione locale.
(4-02769)