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Allegato B
Seduta n. 117 del 1/3/2007
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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazione a risposta orale:
VIETTI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 1 dello Statuto dell'ente Parco Nazionale Gran Paradiso ha stabilito, come già previsto dal decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 5 agosto 1947, n. 871, ratificato dalla legge 17 aprile 1956, n. 561 ed in attuazione del comma 25 dell'articolo 80 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, una sede legale in Torino ed una sede amministrativa in Aosta;
nel corso di una recente riunione della terza commissione regionale «Assetto del Territorio» della Valle d'Aosta è stato messo all'ordine del giorno, oltre al problema delle definizione dei confini, il trasferimento della sede legale del Parco nazionale del Gran Paradiso da Torino ad uno dei comuni della riserva naturale;
il trasferimento della sede è anche l'oggetto della proposta di legge statale numero 4, presentata da Giovanni Sandri (Ds-Gv) e Sandro Bortot (Arcobaleno);
a seguito di queste iniziative, si registra, da parte della Comunità del Parco prima del Consiglio direttivo dell'Ente parco poi, la sospensione di ogni ulteriore accordo con il Comune di Torino per la concessione dei locali da adibire a nuova sede legale dell'ente;
la Regione Piemonte, in una delibera riguardante il referendum del Comune di Noasca, ha impegnato la Giunta regionale piemontese ad assumere un forte ruolo di coordinamento nei rapporti tra comuni ed ente parco nazionale del Gran Paradiso anche attraverso il trasferimento della sede legale del parco da Torino in uno dei comuni piemontesi dello stesso -:
se non ritenga di chiarire esattamente ed in tempi rapidi quale sia la posizione del Governo su tale vicenda anche al fine di non determinare una paralisi degli investimenti già avviati, in accordo con la città di Torino, per una struttura più economica e razionale;
se ritenga, altresì, prioritaria, rispetto alla definizione dei nuovi confini, l'individuazione di concreti obiettivi necessari ad una più efficace tutela e valorizzazione dell'area protetta.
(3-00679)
Interrogazione a risposta scritta:
AFFRONTI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
nel Comune di Lomello (Pavia) risultano essere presenti numerosi insediamenti produttivi che hanno un notevole impatto sull'ambiente quali:
l'Officina dell'Ambiente che tratta ceneri derivanti dalla lavorazione degli inceneritori;
gassificatore, che tratta plastica e metano;
raffineria di Sannazzaro de Burgondi a 10 km da Lomello;
centrale ENI POWER a Ferrera Erbognone a 5 Km da Lomello;
creazione di una cava (leggesi discarica) già autorizzata dalle Amministrazioni Regionali e Provinciali nel Comune di Galliavola a 3 km da Lomello;
gli insediamenti di cui sopra comportano per l'abitato di Lomello il transito di circa 350 autotreni ogni giorno;
la Regione ha ora intenzione di autorizzare l'insediamento produttivo sul territorio di Lomello di un'azienda lodigiana per la lavorazione dei fanghi derivanti dai depuratori;
nel raggio di 10 km esistono già altre aziende che effettuano lo stesso tipo di lavorazione;
Lomello è un borgo medioevale di notevole rilevanza culturale e nel quale sono presenti alcuni monumenti di grande interesse storico-architettonico quali la Basilica di Santa Maria Maggiore e il Battistero di S. Giovanni ad Fontes. Sono inoltre presenti alcuni importanti scavi archeologici effettuati in collaborazione con alcune università inglesi -:
se non si ritenga di effettuare un monitoraggio sulla situazione ambientale delle zone come quella del Comune di Lomello, in cui insiste un elevato numero di impianti produttivi che potrebbero saturare e danneggiare l'ambiente e - qualora risultino rischi concreti e immediati - quali misure di propria competenza intenda urgentemente adottare;
se risulti che gli impianti produttivi ivi presenti operino anche sulla base di autorizzazioni, concessioni, pareri ed altri atti di assenso comunque denominati rilasciati da amministrazioni centrali o periferiche del Governo e, in caso affermativo, quali cautele siano state assunte e quali valutazioni siano state fatte in sede di rilascio nonché se gli atti contengano prescrizioni volte alla tutela dell'ambiente e dei beni culturali.
(4-02765)