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Allegato B
Seduta n. 118 del 2/3/2007
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ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
il Governo ha risposto in data 30 ottobre 2006 alla interpellanza n. 2-00200 del 23 ottobre 2006 che, nel denunciare la gravissima situazione dell'inquinamento atmosferico nella città di Palermo, chiedeva la revoca dei poteri affidati al sindaco Cammarata come «Commissario
straordinario per l'emergenza traffico»; ciò in considerazione del fatto che i molteplici interventi infrastrutturali, dall'importo complessivo di circa 2 miliardi e 100 milioni di euro, finanziati con l'accensione di mutui da parte del Ministero delle infrastrutture, erano rimasti inattuati, non avendo prodotto l'azione del Commissario delegato alcun beneficio alla salute e alle condizioni di vita dei cittadini palermitani;
nella risposta all'interpellanza, il Governo ha evidenziato che secondo l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3255 del 2002, «il precario assetto della mobilità costituisce la causa principale dell'elevato livello di inquinamento atmosferico ed acustico» nella città di Palermo e per queste ragioni erano stati indicati dal Commissario delegato Cammarata i settori di intervento ritenuti prioritari ed inseriti in un cronoprogramma inviato al Dipartimento della protezione civile. Le priorità individuate riguardavano «il piano integrato del trasporto pubblico di massa a guida vincolata, il programma urbano dei parcheggi, il completamento della maglia della viabilità principale e l'eliminazione di punti di criticità della rete stradale». Va ricordato che il Governo, nella risposta all'interpellanza, precisava che per l'attuazione di detti interventi il Commissario delegato si era avvalso sia delle procedure ordinarie, curate dagli uffici dell'Amministrazione comunale competenti nel settore del traffico e della mobilità, che delle procedure straordinarie utilizzando i poteri derogatori di cui all'ordinanza n. 3255 del 2002;
il sottosegretario Naccarato, incaricato di rispondere all'interpellanza per conto del Governo, rilevava nell'occasione che il ricorso alle procedure straordinarie sarebbe stato attivato solo al fine dello snellimento dei procedimenti amministrativi per l'attuazione di opere pubbliche, la cui realizzazione avrebbe dovuto permettere l'abbattimento degli elementi inquinanti. Ma già allora risultava evidente, anche al rappresentante del Governo, che l'opera del Commissario Straordinario era stata del tutto insoddisfacente ed inefficace, tanto da indurre lo stesso Sottosegretario ad impegnarsi ad un'attenta vigilanza sui risultati ottenuti;
i poteri straordinari e derogatori, affidati al sindaco di Palermo con l'ordinanza n. 3255 del 2002, sono scaduti il 31 dicembre 2006. Risulta agli interpellanti che il Consiglio dei Ministri abbia ritenuto che non sussistessero più le condizioni per la concessione della proroga, tanto da indurre il Ministro dell'ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio a dichiarare, solo qualche settimana fa, che «occorre uscire da questa logica dei poteri straordinari. Bastano i normali poteri di un sindaco per affrontare un'emergenza come questa e per ridurre il traffico a tutela della salute dei cittadini. Né mi pare che la gestione commissariale a Palermo abbia prodotto particolari benefici»;
nei giorni scorsi, organi di informazione hanno reso noto che sarebbe stata predisposta dagli uffici della protezione civile nazionale, una nuova ordinanza, già trasmessa con firma del responsabile Guido Bertolaso, al sindaco di Palermo e al Presidente della regione Cuffaro, ai fini del conseguimento della formale intesa. Tale ordinanza sarebbe mirata a confermare, fino al 31 dicembre 2007, il Commissario delegato nella persona del sindaco di Palermo, con l'obiettivo di «superare definitivamente la situazione di criticità nel settore del traffico e della mobilità nella città di Palermo»;
la conferma dei poteri, a pochi mesi dalla scadenza elettorale per il rinnovo dell'Amministrazione comunale di Palermo, appare in netta contraddizione con l'evidente incapacità dimostrata a giudizio degli interpellanti in tanti anni dal sindaco di Palermo nel suo ruolo di Commissario delegato per l'emergenza traffico. Risulterebbero ancora più incomprensibili le ragioni e gli obiettivi che si intendono raggiungere, se dovesse essere confermato che la nuova ordinanza verrebbe emanata ai sensi dell'articolo 5 commi 3 e 4 della legge 24 febbraio 1992 n. 225, con l'affidamento al sindaco soltanto di poteri
ordinari, e non più straordinari e derogatori -:
se risponda al vero che il Presidente del Consiglio, su proposta del responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso, abbia deciso di emanare un'ordinanza di protezione civile che conferma, fino al 31 dicembre 2007, il sindaco quale Commissario delegato per l'emergenza nel settore del traffico e della mobilità nella città di Palermo;
in caso positivo quali siano le ragioni che hanno spinto il Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile, a emanare il provvedimento, con quali caratteristiche e con quali obiettivi;
nel caso in cui il sindaco di Palermo fosse stato confermato nelle funzioni di Commissario delegato si chiede di conoscere quali siano i poteri affidati, nonché le risorse allo stesso assegnate o in via di assegnazione e per quali finalità;
quali risultati il Governo ritenga potranno essere raggiunti dal Commissario delegato, nei pochi mesi, che mancano alla scadenza del nuovo commissariamento, prevista pare per il 31 dicembre 2007, anche in considerazione dell'ormai imminente competizione elettorale e dei tempi che saranno necessari per l'insediamento della nuova compagine amministrativa.
(2-00395)
«Lomaglio, Fundarò, Scotto, Razzi, Fiano, Maderloni, Spini, Fiorio, Mariani, Ossorio, Piro, Borghesi, Samperi, Marantelli, Astore, Cialente, Donadi, Costantini, Piscitello, Pedrini, Belisario, Lumia, Zanotti, Baratella, Misiti, Raiti, Rotondo, Porfidia, Crisafulli, Palomba, D'Ulizia, Evangelisti».
Interrogazione a risposta orale:
GASPARRI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere -:
quali siano le valutazioni del Presidente del Consiglio in merito alle giuste proteste del presidente del Coni, Petrucci, che lamenta i tagli decisi dal Governo Prodi allo sport, colpendo soprattutto le Federazioni meno beneficiate dai flussi dei diritti televisivi e dai proventi degli sponsor;
se non vi sia una colpevole responsabilità politica del ministro Melandri, pronta a strumentalizzare le vittorie del calcio, proprio di quella parte dello sport più colpita dagli scandali, ma distratta nel sostenere con politiche adeguate e mezzi sufficienti lo sport praticato dalla gran massa dei giovani, esclusi dai circuiti dell'iper professionismo, che poi spesso è stato al centro di vicende scandalose;
quali valutazioni il Presidente del Consiglio esprima su questa materia e, in particolare, se tale scelta di penalizzare il mondo dello sport sia compatibile con le retribuzioni ricchissime decise in occasione del festival di Sanremo;
se tali scelte di sperpero autorizzate dal Governo in ambito RAI attraverso un'apposita circolare interpretativa non siano un'offesa a quel mondo dello sport penalizzato dal Governo Prodi-Melandri.
(3-00684)