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Allegato B
Seduta n. 126 del 14/3/2007
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COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta scritta:
PELLEGRINO. - Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. - Per sapere - premesso che:
in quasi ogni settore delle Pubblica Amministrazione vengono utilizzati computer per svolgere le ordinarie attività di ufficio (videoscrittura, foglio di calcolo, navigazione in rete, posta elettronica);
detti computer vengono generalmente forniti completi di sistemi operativi e prodotti da ufficio;
si tratta quasi sempre di prodotti commerciali che richiedono, per poter essere utilizzati, l'acquisto di una licenza per ogni computer, oppure l'acquisto di licenze a volume (cosiddette corporate licenze);
tale scelta comporta una notevole spesa per la pubblica amministrazione, stimabile tra i 50/70 euro a computer per il software di base (sistema operativo) e tra i 70/150 euro per i pacchetti applicativi (suite da ufficio, antivirus, eccetera);
in questa maniera non soltanto si utilizzano fondi che potrebbero essere impiegati in modo più utile, ma si inducono i giovani ad utilizzare software pirata. Non si tratta di una provocazione, ma di una semplice considerazione: se in scuole ed università vengono utilizzati software originali di proprietà i ragazzi imparano ad utilizzare esclusivamente quella tipologia di software rendendolo una scelta quasi obbligata. Ciò li costringe, di fatto, ad acquistare costose licenze che non tutti possono permettersi visto che il sistema operativo windows XP, maggiormente diffuso nella Pubblica Amministrazione, costa all'utente finale tra i 90 ed i 150 euro nelle versioni OEM e tra i 200 ed i 400 euro nelle versioni FULL mentre il pacchetto Office costa all'utente finale una cifra che varia dai 130 euro circa del pacchetto «studenti» fino ad arrivare ai 550 euro del pacchetto professional;
si tratta di una situazione fortemente diseducativa e, soprattutto, non giustificata se soltanto si consideri che la suite «Open Office», per citare la più nota, è liberamente e gratuitamente scaricabile da internet ed utilizzabile da chiunque (anche
con sistemi operativi Windows); allo stesso modo moltissimi sistemi operativi basati su Linux sono utilizzabili da chiunque senza la necessità di sostenere alcun costo di licenza;
quanto anzi premesso tende ad avvalorare la tesi secondo la quale la diffusione del software libero favorisce il pluralismo informatico, garantendo l'accesso e la libertà di scelta nella realizzazione di piattaforme informatiche, eliminando altresì ogni barriera dovuta a diversità di standard, nonché una notevole riduzione dei costi delle licenze;
malgrado ciò la Pubblica Amministrazione continua ad utilizzare software proprietario e, cosa ben peggiore, detto software viene utilizzato nella didattica in scuole ed università con le conseguenze illustrate -:
quali iniziative intendano adottare per incentivare l'utilizzo del software libero nelle Pubblica Amministrazione e, soprattutto, per favorirne la diffusione in scuole, Università ed Enti di ricerca al fine di ottenere una riduzione dei costi e di garantire un pieno accesso alle informazioni per tutti i cittadini.
(4-02909)