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Allegato A
Seduta n. 126 del 14/3/2007
...
(Sezione 13 - Contributi comunitari per la realizzazione delle grandi opere con particolare riferimento al tunnel del Brennero)
ZELLER, BRUGGER, WIDMANN, NICCO e BEZZI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il presidente della Commissione trasporti della Commissione europea, professor Paolo Costa, ha messo in guardia da tempo il Governo italiano che rischia di perdere i contributi comunitari se non riuscirà a fornire a Bruxelles, entro il mese di settembre 2007, date e cifre esatte per la realizzazione delle grandi opere, compreso il tunnel del Brennero;
il Presidente del Consiglio dei ministri, nel recente dibattito sulla fiducia, ha affermato che sarà data precedenza assoluta alle opere già iniziate e che saranno avviate le grandi infrastrutture che legano l'Italia al resto dell'Europa (Ten);
nell'ottobre 2006, all'esito del tavolo di ricognizione sullo stato di attuazione della cosiddetta «legge obiettivo», il Cipe ha accertato il fabbisogno oscillante tra 45 e 54 miliardi di euro. Occorre, però, precisare che nel frattempo il ponte sullo stretto di Messina è stato eliminato dall'elenco delle opere Cipe;
per quanto riguarda la galleria di base del Brennero, la quota italiana ammonta a 2,5 miliardi di euro, cui si aggiungono 3,8 miliardi relativi alle tratte prioritarie dell'accesso sud. Per tutta la linea ferroviaria Verona-Fortezza si stimano circa 8 miliardi di euro. Da parte dell'Unione europea c'è la garanzia di una partecipazione al 20 per cento dell'intero costo del tunnel di base. La percentuale è destinata a diventare il 30 per cento;
in tutto, cioè, le grandi opere tunnel di base del Brennero (contando le sole priorità sulla Verona-Brennero), corridoio V e Bergamo-Chiasso, si arriva a un fabbisogno di 28,6 miliardi, di cui 17,337 compresi nelle delibere Cipe già approvate;
fra qualche settimana l'Unione europea procederà all'approvazione della proposta di modifica del regolamento 2236/95, che destinerà definitivamente 8,13 miliardi di finanziamenti comunitari ai progetti Ten. La ripartizione delle risorse fra le varie opere sarà poi fatta sulla base di un bando emesso dalla Commissione europea e diretto ai Paesi interessati da progetti Ten. Per ogni opera gli Stati membri interessati dovranno presentare la documentazione consistente in tre tipi di documenti: l'accordo internazionale che sancisce l'impegno del Paese interessato, il piano finanziario che dimostri l'impegno dello Stato a coprire la quota non finanziata dall'Unione europea e, infine, i progetti con la conferma di tutte le approvazioni sul territorio e l'impegno a realizzare anche le tratte successive in territorio nazionale. Considerata la scarsezza delle risorse per il periodo 2007-2013, occorre procedere in tempi rapidi alla definizione puntuale e precisa dei progetti che gli Stati membri intendono sottoporre alla Commissione europea -:
se il Ministro interrogato possa fornire le opportune garanzie in merito alla tempestività di indicazioni chiare su scelte ed impegni da fornire alle competenti sedi europee sulle grandi opere, per non perdere la quota di cofinanziamento comunitario sui valichi. (3-00728)
(13 marzo 2007)