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Allegato B
Seduta n. 127 del 15/3/2007
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INTERNO
Interrogazione a risposta orale:
COMPAGNON. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'efferato omicidio in Via della Cernaia è l'ultimo di una serie di fatti criminosi che si stanno registrando nella città di Udine;
nonostante la crescente paura della gente, che sta rinunciando ad uscire la sera, il prefetto di Udine, Camillo Andreana, ha respinto la richiesta del sindaco Sergio Cecotti di convocare il Comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza non ritenendo che vi fossero le condizioni di gravità tali per riunire il vertice;
secondo l'interrogante alla base di questo trend in ascesa della criminalità udinese vi sarebbe la scarsa attenzione e sottovalutazione del problema da parte dell'amministrazione comunale, né la richiesta di convocare il Comitato per l'ordine e la sicurezza può assolvere il primo cittadino dalle sue responsabilità politiche e da quella che l'interrogante giudica la sua mancanza di iniziativa per contribuire a rafforzare il senso di rispetto della legalità che è un valore per gli udinesi in particolare e dei friulani in generale;
a fronte della complessa situazione della sicurezza, si aggiunge il problema della carenza di personale e della organizzazione delle forze di polizia;
risulterebbero, infatti, mancanti: almeno 15 autovetture nuove per la squadra volante e per i commissariati di Cividale del Friuli e Tolmezzo; almeno 10 autovetture per i servizi info-investigativi (squadra mobile, digos e polizia amministrativa). Inoltre per quanto concerne, invece, il personale in forza alla questura di Udine questo è carente di circa 50 unità nel ruolo agenti-assistenti, anche se ci sono in esubero circa 50 unità nel ruolo ispettori. Per il ruolo dei sovrintendenti la dotazione è sostanziale in linea -:
quali iniziative urgenti intenda adottare al fine di evitare una minimizzazione della situazione che si è creata nella città di Udine e nella stessa regione Friuli e che l'allarme criminalità lanciato dalle istituzioni e dalla popolazione non cada nel vuoto, se non ritenga di intervenire, altresì, al fine di adeguare la dotazione di personale e mezzi delle forze di polizia alle esigenze che stanno emergendo.
(3-00738)
Interrogazione a risposta scritta:
RAMPELLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la città di Velletri è sede del Tribunale dei Castelli Romani ed ospita numerosi uffici di forze di polizia, tutti di primaria importanza per una vasta parte del territorio della provincia di Roma, tra cui la scuola allievi sottufficiali dei Carabinieri, i Comandi di Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e, non ultimo, il Commissariato della Polizia di Stato;
tutte le forze dell'ordine hanno visto l'adeguamento o, in molti casi, la nuova costruzione degli edifici che le ospitano ad eccezione del Commissariato della Polizia di Stato, per cui permane, ormai da decenni, una situazione di assoluta inadeguatezza e, per alcuni versi, di fatiscenza dell'edificio;
lo stesso, in particolare, risulta privo dei minimi requisiti di sicurezza e la presenza di barriere architettoniche non consente l'accesso a persone disabili, determinando persino la necessità di raccogliere denuncie di cittadini in mezzo alla strada, in contrasto con le più elementari norme di sicurezza e riservatezza;
le vetture di servizio giacciono incustodite lungo la strada alla merce di atti vandalici e danneggiamenti e gli spazi interni sono ormai insufficienti per poter espletare i numerosi compiti che il vigente ordinamento riserva alla Polizia di Stato;
il Comune di Velletri ha da alcuni anni approvato il progetto per la costruzione del nuovo Commissariato di Polizia in Via Martiri delle Fosse Ardeatine ma nonostante tale atto sembrerebbe che il Ministero dell'interno non abbia ancora sottoscritto la convenzione con la società privata proponente per problemi di copertura finanziaria della maggiore spesa da sostenere alla luce delle maggiori superfici da locare;
tale situazione arreca grave disagio al personale di polizia e, di conseguenza,
all'intera comunità, non solo veliterna, servita dal Commissariato di Velletri;
negli ultimi giorni i Sindacati di Polizia, ed in particolare il Sindacato Autonomo di Polizia, hanno legittimamente lamentato la insostenibilità di tale condizione a mezzo di comunicati inoltrati alla stampa ed agli enti interessati;
il Comune di Velletri, dimostrando la propria sensibilità a tale riguardo, potrebbe rendersi disponibile a cedere un terreno di proprietà comunale su cui edificare il nuovo Commissariato di Polizia, qualora il Ministero dell'interno lo ritenesse conveniente, come peraltro già accaduto in occasione della costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco, area posizionata su una traversa della tratta interna della strada statale 7 Appia particolarmente vocata allo svolgimento dei servizi propri delle forze dell'ordine;
un intervento dell'Amministrazione dell'interno potrebbe contribuire alla soluzione di tale gravoso problema per le comunità interessate -:
se non ritenga opportuno intervenire in tempi brevi per rimuovere ogni condizione ostativa alla costruzione della nuova sede della Polizia di Stato a Velletri, anche ricorrendo - in maniera partecipativa o esclusiva - al reperimento di idonee risorse finanziare all'uopo da destinare.
(4-02935)