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Allegato B
Seduta n. 127 del 15/3/2007
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazione a risposta in Commissione:
SASSO. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
con decreto ministeriale n. 334 del 24 novembre 1994, è stata istituita la Classe di Concorso - A/075 - le cui discipline sono impartite negli Istituti Tecnici Statali ad indirizzo amministrativo, turistico e per periti aziendali corrispondenti in lingue estere;
negli allegati alle norme sulla formazione delle Commissioni degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d'istruzione secondaria superiore, dell'anno scolastico 2000/2001, non è stato inserito il codice materia corrispondente alla Classe di Concorso - A/075;
non essendoci il codice materia corrispondente alla classe di concorso A/075 - le domande dei docenti di partecipare alla nomina di presidente - Commissario agli esami di Stato vengono scartate dal sistema informatico del Ministero della Pubblica Istruzione;
è diritto-dovere dei docenti appartenenti alla classe di concorso - A/075 - partecipare alla nomina di Presidente-Commissario agli esami di Stato;
ad oggi con circolare ministeriale numero 20, protocollo numero 1438, del 16 febbraio 2007, dell'anno scolastico in corso, non è stata nuovamente presentata la Classe di Concorso - A/075 -:
quali provvedimenti il Ministro intenda assumere per predisporre il codice materia corrispondente alla Classe di Concorso - A/075 - senza il quale le domande dei docenti non sono recepite dal sistema informatico del Ministero della Pubblica Istruzione, affinché non venga negato il diritto-dovere di tutti i docenti appartenenti alla classe di concorso A/075 - di partecipare alla nomina di presidente - Commissario agli Esami di Stato.
(5-00846)
Interrogazioni a risposta scritta:
STUCCHI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il segretario generale del Sindacato Autonomo Lavoratori Scuola (SNALS) Marco Paolo Nigi ha denunciato la grave situazione economica delle scuole, facendo presente in una lettera inviata al Ministro Fioroni la assoluta inadeguatezza dei fondi assegnati alle scuole, rispetto agli oneri, derivanti soprattutto per le supplenze;
nonostante l'annuncio dei fondi sbloccati e del ripianamento dei debiti, le scuole segnalano che l'accredito di risorse fissate su base annua è insufficiente già ora per il pagamento delle supplenze fatte fino ad oggi;
il problema riguarda principalmente gli istituti comprensivi che racchiudono elementari e medie e, in alcuni casi, anche la scuola d'infanzia, dove le classi non possono essere lasciate scoperte neppure per un giorno, mentre le scuole superiori riescono meglio a manovrare le presenze degli insegnanti e le entrate-uscite dei ragazzi più grandi;
il decreto ministeriale n. 21 del 1o marzo 2007 prevedendo una nuova metodologia per l'assegnazione dei fondi alle scuole, senza più vincoli di destinazione, dovrebbe appianare i problemi per il prossimo anno scolastico;
lo SNALS sostiene invece che, con l'applicazione del comma 601 dell'articolo 1 della legge Finanziaria al decreto ministeriale n. 21 del 2007, ci sarà una drastica riduzione degli stanziamenti rispetto agli anni precedenti;
a Bergamo e in tutta la Provincia la situazione è drammatica come nel resto del Paese: alcuni istituti hanno già speso più di quanto avevano a disposizione, mentre altri dichiarano che non potranno pagare gli stipendi da aprile in poi -:
se il Ministro interrogato intenda far seguire i «fatti» alle «parole», ovvero intenda sbloccare i fondi e ripianare i debiti contratti dagli istituti, che nel frattempo sopravvivono con anticipi di cassa, ormai esauriti, all'inevitabile e imminente fallimento;
se resteranno a carico degli istituti anche le supplenze lunghe, tipo le sostituzioni per maternità o aspettativa, che gravano pesantemente sul bilancio.
(4-02939)
REALACCI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
a Lucignano in provincia di Arezzo, piccolo comune di 3500 abitanti, capoluogo con tre frazioni e circa 300 bambini che frequentano le scuole materne, elementari e medie, si dovrebbe procedere, sulla base della direttiva del dirigente del Centro servizi amministrativi di Arezzo, per il prossimo anno scolastico 2007/2008, all'accorpamento di alcune classi elementari;
il Dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo statale di Lucignano, ha comunicato al sindaco, in data 6 marzo 2007, le previsioni dell'Ufficio scolastico provinciale per il prossimo anno, che indicano la costituzione di una sola prima classe elementare composta da 24 alunni di cui uno con handicap; la riduzione delle due future seconde classi ad una con 27 alunni e delle due future terze classi ad una di 26, facendo presente i disagi e le difficoltà che l'accorpamento comporterebbe, sia dal punto di vista logistico-organizzativo che didattico;
c'è una stridente contraddizione tra il decreto ministeriale 18 dicembre 1975 che fissa il rapporto degli alunni rispetto alle dimensioni dell'aula scolastica ad un bambino ogni 1,80 mq; le norme di sicurezza che prevedono una presenza massima, insegnante compreso, di 26 persone per aula e la situazione di Lucignano. Infatti le aule disponibili nella scuola del capoluogo hanno una superficie che va da un minimo di 27 mq ad un massimo di 32 mq. Si può pertanto calcolare la presenza da un minimo di 15 a un massimo di 17 alunni per ciascuna classe, così come, d'altronde, vengono attualmente utilizzate. Tenendo conto che l'organizzazione didattica può prevedere la compresenza di almeno due insegnanti per alcune ore e/o di un'insegnante di sostegno, tale situazione risulterebbe ulteriormente aggravata;
sembrerebbe inoltre che a fronte della volontà da parte del comune di costruire una nuova scuola, non ci siano nell'immediato finanziamenti adeguati e comunque i tempi non sarebbero compatibili;
dal punto di vista didattico, tale scenario comporterebbe difficoltà ben comprensibili, in particolare per le classi già avviate. Difficoltà che stanno allarmando gli stessi genitori, gli insegnanti, l'intera comunità di Lucignano a partire dal sindaco e dall'amministrazione comunale;
Lucignano, nella Val di Chiana, è un centro storico e un territorio di grande valore culturale e paesaggistico. Ricco di tradizioni e di produzioni di qualità, aperto al turismo in una zona che vede aumentare di anno in anno l'interesse di visitatori da ogni parte del mondo. Tendenzialmente più esposto alla crescita e all'aumento della popolazione piuttosto che al decremento o all'abbandono;
Lucignano è un caso esemplare tra tutti quei piccoli comuni - gran parte dei 5.868 al di sotto dei 5.000 abitanti - che si trovano ad affrontare la riduzione e/o la perdita di servizi culturali, sociali e sanitari sulla base di una razionalizzazione che non sempre riesce a procedere tenendo nel giusto conto le particolari situazioni territoriali, logistiche e infrastrutturali;
la stessa proposta di legge presentata dal sottoscritto interrogante e che sarà all'esame del Parlamento nei prossimi giorni o settimane e che riguarda «misure di sostegno e valorizzazione dei comuni con popolazione pari o inferiore ai 5.000 abitanti» prevede anche iniziative volte ad affrontare i problemi posti dalla riduzione e talvolta dalla soppressione di servizi alle comunità locali e a promuovere tutti quegli strumenti di innovazione tecnologica, istituzionale e organizzativa che aiutino quelle comunità a superare le difficoltà e a trovare anche soluzioni autonome ed originali -:
se intenda dare indicazioni ai Dirigenti dei Centri servizi amministrativi provinciali affinché essi possano valutare le situazioni delle scuole dei piccoli comuni tenendo conto della loro specificità e procedere agli accorpamenti solo quando siano verificati i requisiti necessari all'attività didattica, sia in termini di spazi che di funzionalità e sicurezza;
se intenda promuovere una vera e propria iniziativa insieme alle regioni e alle istituzioni locali per reperire ulteriori risorse per nuove scuole, ma soprattutto per il recupero, l'ammodernamento e la messa in sicurezza delle migliaia di scuole dei piccoli comuni - tenendo conto che tali strutture potrebbero essere utilizzate anche per altre attività culturali, ricreative
e formative -, in aggiunta a quanto previsto nella legge finanziaria (articolo 1, comma 703) che vincola le risorse da destinare ai piccoli comuni a parametri (più del 5 per cento di bambini con meno di 5 anni e più del 30 per cento di popolazione anziana) che paradossalmente escludono comuni come Lucignano.
(4-02948)
SGOBIO. Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
la scuola media Gino Rossi Vairo di Agropoli, nel Cilento, è da alcuni giorni al centro di una bufera esplosa a causa dell'iniziativa di un docente di informatica, che nel corso della sua lezione, durante l'ora di laboratorio ha proposto ai suoi alunni il testo di una poesia blasfema;
il testo della poesia incriminata («....O Gesù dagli occhi tristi fai sparire i comunisti...»), che contiene tra l'altro l'invito esplicito allo stesso Gesù di «chiamarsi» alcuni esponenti del governo e della maggioranza che lo sostiene tra i quali, D'Alema, Prodi, Rutelli, Bertinotti e Diliberto, è contenuto in una filastrocca scaricabile da internet e rappresenta un tormentone che da mesi circola sul web e via sms;
la lettura delle rime ha urtato la sensibilità di una ragazzina di seconda media che ha riferito l'accaduto ai genitori che si sono trovati costretti a trasferirla d'istituto;
il docente, che nel frattempo si è trovato costretto a chiedere un permesso di congedo temporaneo, si difende adducendo che il brano sarebbe stato letto durante una lezione sull'uso di internet, e dei potenziali pericoli derivanti dall'uso errato e smodato del mezzo;
a parere dell'interrogante lo stesso docente avrebbe disatteso il suo ruolo di educatore e di proselita di tolleranza e rispetto, trasmettendo ai ragazzi che frequentano quella scuola il suo odio ideologico -:
se non ritenga urgente fare piena luce sulla vicenda anche al fine di scongiurare che simili episodi non abbiano a ripetersi in altre istituzioni scolastiche italiane.
(4-02949)
D'AGRÒ. - Al Ministro della pubblica istruzione, al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
il signor Michele Schillaci, nato ad Agrigento il 31 luglio 1977 e residente a Feltre (Belluno), laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Trento nell'Anno Accademico 2004-2005, dopo quasi un anno e mezzo non è ancora riuscito ad ottenere il pronunciamento del Consiglio di Stato in merito a un suo ricorso presentato al Capo dello Stato;
al giovane, con motivazioni poco convincenti, non è stato attribuito un punto nella Graduatoria Provvisoria ATA-Assistente Amministrativo per la provincia di Belluno, pubblicata il 7 novembre 2005, a causa del disconoscimento del diploma di specializzazione rilasciatogli dal Comando della Brigata Alpina «Julia» - 7o Reggimento Alpini di stanza a Belluno, nonostante la legge 24 dicembre 1986, n. 958, «Norme sul servizio militare di leva e sulla ferma di leva prolungata» ai sensi della quale è stato rilasciato il predetto diploma, all'articolo 17 preveda che «le qualifiche professionali e le specializzazioni acquisite durante il servizio militare, in qualunque forma prestato, attestate con diploma rilasciato dall'ente militare competente, costituiscono titolo da valutare nei concorsi per titoli ed esami per l'accesso alle qualifiche funzionali e relativi profili professionali della pubblica amministrazione» e «con decreto del Ministro della difesa, adottato di concerto con i Ministri della funzione pubblica, del tesoro, della pubblica istruzione, della sanità, del lavoro e della previdenza sociale, è stabilita la corrispondenza delle qualifiche e specializzazioni acquisite durante il servizio militare con le qualifiche funzionali e relativi profili professionali previsti ai fini dell'avviamento al lavoro»;
in opposizione al provvedimento il signor Schillaci ha tempestivamente inoltrato ricorso al Dirigente Scolastico dell'I.S.I.S.-Polo di Feltre avverso Graduatoria Provvisoria ATA-Assistente Amministrativo per la provincia di Belluno e, respinto quest'ultimo, ricorso straordinario al Capo dello Stato;
dopo circa un anno, esasperato dalle lentezze burocratiche, il giovane si è rivolto al Ministro della pubblica istruzione per segnalare come, a fronte della sollecita trasmissione per l'istruttoria del caso da parte del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica-Ufficio per gli affari giuridici e le relazioni costituzionali al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (UG/N. 392709/R.S.) e dell'altrettanto sollecita trasmissione per l'istruttoria di competenza di detto Ministero (prot. N. 4897/E2) all'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, quest'ultimo Ufficio su insistente pressione dell'interessato solo il 6 novembre 2006 (con più di dieci mesi di ritardo) abbia redatto l'istruttoria di competenza, rallentando così l'iter del ricorso, e al tempo stesso per pregarlo di acquisire prima possibile il parere del Consiglio di Stato al fine di dirimere finalmente la questione;
esisterebbero alcune incongruenze nella tabella di valutazione dei titoli di detto bando, quale ad esempio il fatto che quattro anni di collaboratore scolastico (gli ex bidelli) o di operatore ecologico in forza alle Amministrazioni comunali garantiscono quattro punti, uno per ogni anno, mentre una laurea quadriennale o quinquennale in Giurisprudenza assicura solo due punti;
viene poi riconosciuto per intero il servizio prestato nelle Scuole Private che in certe regioni dopo essere stati «diplomifici a buon mercato e ad alto rendimento» si stanno trasformando in «fabbriche cinesi» di attestati di servizio più o meno fasulli;
infine, la verifica della veridicità dell'autocertificazione presentata dagli aspiranti avviene per sorteggio (tre/quattro domande su migliaia), quella invece degli assunti è condotta spesso in modo superficiale, dal momento che non sempre si farebbero riscontri scrupolosi con documenti originali;
nella graduatoria del triennio scorso la precedenza veniva accordata, a parità di punteggio al più anziano degli aspiranti (e per tale motivo il ragazzo è stato posposto ad alcuni), in quella attuale invece si è accordata la precedenza al più giovane (e per questo è stato scavalcato da altri) -:
se si intenda al più presto acquisire, presso la Commissione del concorso, informazioni sul corretto svolgimento dello stesso, sull'esistenza di eventuali incongruenze nella valutazione dei titoli del bando, sui motivi del mancato riconoscimento al signor Schillaci del giusto punteggio in graduatoria;
quali iniziative, per quanto di competenza, si intenda adottare per porre rimedio al danno subito dal giovane.
(4-02951)