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Allegato B
Seduta n. 129 del 19/3/2007
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazione a risposta orale:
MENIA e COMPAGNON. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali. - Per sapere - premesso che:
il Consiglio regionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha approvato, lo scorso 1o marzo, la legge regionale n. 226, recante «Determinazione della forma di governo della Regione Friuli Venezia Giulia e del sistema elettorale regionale, ai sensi dell'articolo 12 dello statuto di autonomia»;
la legge n. 226 del 2007 disciplina, in particolare, i rapporti tra gli organi della Regione, le modalità di elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Regione;
ciò che desta maggiore perplessità, sotto il profilo costituzionale, è l'articolo 3, comma 2, della predetta legge, nella parte in cui stabilisce che «non è immediatamente rieleggibile alla carica di consigliere regionale chi ha ricoperto per tre legislature consecutive detta carica»;
appare ragionevole sostenere la tesi secondo cui tale disposizione lede il principio della rappresentanza politica in virtù del quale non si possono fissare, per legge, limiti all'esercizio del mandato popolare;
con questa disposizione di rango primario, costituisce un precedente assai grave che potrebbe condizionare l'eventuale dibattito parlamentare che si dovesse sviluppare in ordine alla necessità di introdurre una disciplina restrittiva in materia di vincoli all'esercizio del mandato parlamentare -:
se il Governo non intenda promuovere, con urgenza, questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale della disposizione della legge regionale di cui trattasi, per evidente contrasto con le norme ed i princìpi della Costituzione.
(3-00745)
Interrogazione a risposta in Commissione:
MISURACA, FABBRI e BALDELLI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
la legge 6 marzo 2001 n. 64 in materia di Istituzione del Servizio Civile Nazionale, come modificato ed integrato dal decreto-legge 31 gennaio 2005, n. 7 convertito con modificazioni dalla legge 31 marzo 2005, n. 43 prevede che i volontari del servizio civile nazionali su base volontaria se giudicati idonei ai sensi dell'articolo 5, comma 4, citata legge 6 marzo 2001 n. 64, possono essere impiegati per attività volte a favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale e a promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace dei popoli;
l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile ha individuato quattro aree di intervento, nelle quali è possibile prestare servizio civile. Specificamente si è suddiviso in area di intervento Assistenza (settori: assistenza, cura e riabilitazione, reinserimento sociale e prevenzione); Ambiente e protezione civile (settori: protezione civile, difesa ecologica, tutela ed incremento del patrimonio forestale, salvaguardia e fruizione del patrimonio forestale); area di intervento Cultura ed educazione (settori: promozione culturale, educazione, salvaguardia del patrimonio artistico); area di intervento Estero (settori: formazione in materia di commercio internazionale, cooperazione decentrata, interventi post conflitti, interventi di peacekeeping, cooperazione ai sensi della legge n. 49 del 1987);
sulla base della suddivisione operata dall'ufficio Nazionale per il Servizio Civile sono numerosissimi gli Enti pubblici e
privati coinvolti nell'utilizzazione di giovani adibiti al servizio civile nazionale;
risulta un forte ritardo per la pubblicazione del primo bando 2007 per l'impiego dei volontari nel servizio civile suindicato e che i progetti di servizio civile nazionale non sono ancora stati definiti;
in relazione al sopracitato ritardo numerose Associazioni quali ad esempio ANMIL (Ente Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili), ENS (Ente Nazionali Sordomuti, UIC (Unione Italiana Ciechi) hanno già espresso viva preoccupazione in merito al ritardo della pubblicazione del Bando 2007 per l'impiego dei volontari;
il maggiore sacrificio dalla mancata pubblicazione del Bando nei termini previsti per l'attribuzione degli incarichi sarebbe sofferto comunque da una delle classi maggiormente meritevoli di tutela, quella dei diversamente abili;
sono circa 50.000 i volontari che svolgono il servizio civile, rendendo quindi una prestazione su larga scala, accontentando altrettanta utenza con i diversi servizi di assistenza, compreso e primo fra gli altri quello di accompagnamento personalizzato;
da tale mancata pubblicazione ne riceverebbero dunque un danno non solo i diversamente abili interessati ma anche tutti quei giovani che nel servizio civile volontario trovano un'utile occasione di crescita personale e a volte anche un'occasione professionale;
le Regioni in cui il servizio civile è maggiormente significativo sono Sicilia e Lazio;
a tal fine il Servizio Civile nazionale volontario è una risorsa preziosa per la comunità, uno mezzo per aiutare le fasce più deboli della società contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese, oltre che una importante opportunità di educazione alla cittadinanza attiva -:
se siano a conoscenza della situazione illustrata;
quali provvedimenti urgenti intendano porre in essere per accelerare i tempi di pubblicazione del primo bando 2007 per l'impiego dei volontari nel servizio civile;
quali azioni urgenti intendano adottare per agevolare la definizione del calendario relativo alla presentazione dei progetti.
(5-00855)