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Allegato B
Seduta n. 129 del 19/3/2007
TRASPORTI
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
con protocollo d'intesa firmato nell'ottobre del 2004 dai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, della difesa e dell'economia, si è convenuto di procedere alla dismissione dal demanio militare al demanio dello Stato di alcuni aeroporti militari ad uso promiscuo e, segnatamente, quelli di Brindisi, Roma, Ciampino, Ancona, Napoli, Brescia, Verona, Cagliari, Comiso, Catania, Rimini, Palermo, Udine, Capua, Treviso e Vicenza;
con riferimento ad alcuni scali, la fase di attuazione del protocollo non risulta ancora concretamente avviata;
l'Agenzia del demanio è intervenuta nel procedimento in questione, sostenendo che alcuni dei beni che rientrano nelle strutture aeroportuali, quali le aree di parcheggio, gli spazi per il noleggio delle auto, gli alberghi per l'alloggio dei passeggeri, non potrebbero essere attribuiti alla gestione dell'ENAC, in quanto non direttamente strumentali alle attività di traffico aereo;
tale interpretazione ha introdotto un ulteriore elemento di difficoltà che ritarda notevolmente l'attuazione del protocollo sopra richiamato, le cui conseguenze si ripercuotono sulla operatività di taluni aeroporti;
è il caso dell'aeroporto di Brindisi, in particolare, che risulta fortemente penalizzato rispetto ad altri aeroporti, anche in relazione ai lavori che interesseranno per alcuni mesi la struttura, determinando la chiusura di una delle piste;
per i prossimi due mesi infatti, la pista principale (1432), resterà chiusa per lavori che riguardano l'impianto di illuminazione e si prevede che la stessa, a partire dall'inverno prossimo, per interventi strutturali, assolutamente necessari, dovrebbe risultare non operativa per l'intero 2008, utilizzando l'altra pista (0523) che presenta anch'essa limiti molto elevati;
a tal proposito, tenuto conto del quadro su esposto, sarebbe necessario provvedere ad interventi urgenti anche sulla pista 0523, per superare limiti operativi, in assenza dei quali si corre il rischio di dirottare i voli su altri aeroporti -:
se il Ministro, sia a conoscenza di quanto sopra e quali iniziative intenda assumere al fine di sbloccare la situazione di stallo che si è determinata, e dare effettiva attuazione alle dismissioni previste dal protocollo 2004;
inoltre, se ritenga opportuno intervenire per accelerare i lavori sulle due piste dell'aeroporto di Brindisi al fine di evitare gravi disagi all'intero Salento, nella improponibile ipotesi di dover dirottare, voli su altri aeroporti.
(2-00423) «Carbonella, Quartiani».
Interpellanza:
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
con decreto del Ministro dei trasporti in materia di individuazione delle tratte marittime incentivabili per il trasporto di merci, datato 31 gennaio 2007 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 35 del 12 febbraio 2007, sono state individuate le tratte marittime incentivabili per il trasporto di merci in ambito Mediterraneo e dalle disposizioni risultano escluse dal beneficio degli aiuti di Stato le rotte che collegano i porti della Sardegna con il Continente;
la regione Sardegna risulta esclusa dagli incentivi nonostante sia proprio nel bel mezzo delle predette rotte e nonostante sia in una posizione strategica che ha consentito lo sviluppo della civiltà già in età preistorica;
la valorizzazione dell'economia del mare è stato un punto fondamentale nel dibattito politico degli ultimi anni e, da tempo, il tema dell'incremento dei servizi di trasporto merci via mare riveste un ruolo strategico nella politica di riequilibrio modale dei trasporti;
l'inserimento delle rotte della Sardegna tra quelle rientranti nella rete autostradale marittima nazionale, beneficiarie degli aiuti di Stato previsti dal predetto decreto, sarebbe opportuno anche perché i traffici nazionali destinati al Centro Nord si servono in gran parte dei porti di Olbia e Porto Torres determinando, così, una forte congestione di traffico sulla inadeguata ed unica infrastruttura stradale, la strada statale 131, che collega il Sud con il Nord della Sardegna, provocando costi addizionali in termini di sicurezza e di ambiente;
i disposti del decreto del Ministro dei trasporti del 31 gennaio 2007 risulterebbero- secondo gli interpellanti - in palese contrasto con quanto previsto dall'allegato 2 alla delibera CIPE 121/2001 e l'intesa generale quadro relativa alle autostrade del mare, datato 11 ottobre 2002 e richiamata nell'APQ viabilità del 2003, che considerano fondamentale il completamento e la riqualificazione della rete di infrastrutture di mobilità, di persone e di merci tra i principali Hub portuali e interportuali e tra le principali aree urbane al fine di valorizzare la potenzialità strategica della Sardegna come «grande piastra logistica del Mediterraneo inserita nei grandi flussi di mobilità delle autostrade del mare e nei cicli di produzione legati a questi flussi»;
il sistema generale dei trasporti della Sardegna, se non opportunamente incentivato, potrebbe comportare effetti negativi allo sviluppo complessivo dell'Isola, non solo con riferimento alle imprese del settore dei trasporti ma anche per l'intero sistema economico, sociale ed ambientale -:
quali siano le motivazioni che hanno determinato l'esclusione della regione Sardegna dagli incentivi previsti dal decreto in premessa;
se non ritenga opportuno riconsiderare l'opportunità di inserire anche le rotte della Sardegna tra quelle rientranti nella rete autostradale marittima nazionale beneficiaria degli aiuti di Stato.
(2-00422) «Murgia, Porcu».
Interrogazione a risposta scritta:
FABRIS. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
le macchine agricole possono raggiungere una lunghezza di 12,00 metri, avere una massa di 20 tonnellate e sono in grado di trasportare pesanti attrezzature destinate all'esecuzione delle attività agricole;
si considera indispensabile la messa in sicurezza dei suddetti veicoli, considerato che grazie alle ruote o ai cingoli possono circolare sulle strade per trasportare prodotti o sostanze di uso agrario;
nonostante il fatto che almeno la metà delle macchine agricole in circolazione sia da considerarsi ormai obsoleta, non è prevista la revisione obbligatoria;
in particolare, l'articolo 111 del codice della strada relativo alla revisione obbligatoria delle macchine agricole e delle macchine operatrici, non ha ancora ricevuto attuazione pratica a causa della mancanza delle disposizioni normative che dovrebbero indicare scadenze e modalità precise per l'esecuzione della revisione;
si ritiene che ai fini di una sicura circolazione stradale le macchine agricole debbano essere omologate e debbano osservare tutti i parametri richiesti dalla normativa vigente;
quali iniziative, alla luce di quanto descritto dalla presente interrogazione, il Ministro interrogato intenda assumere al fine di risolvere il problema della mancata attuazione della normativa relativa all'attuazione della revisione periodica obbligatoria
delle macchine agricole, onde garantire maggior sicurezza nella circolazione stradale.
(4-02968)