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Allegato B
Seduta n. 129 del 19/3/2007
...
POLITICHE PER LA FAMIGLIA
Interrogazione a risposta scritta:
MURGIA. - Al Ministro per le politiche per la famiglia. - Per sapere - premesso che:
da quanto si evince dal comunicato urgente della Commissione per le adozioni internazionali, datato 5 gennaio 2007, pubblicato sul sito internet della stessa commissione (http://www.commissioneadozioni.it/contents/ArchivioNotizie.aspx), sembrerebbe che «...Con Delibera n. 10/2006/E/SG del 20 dicembre 2006, la Commissione ha disposto la revoca delle autorizzazioni concesse all'Associazione Chiara Onlus per lo svolgimento delle attività previste dalla legge 476/98 ... Si precisa sin d'ora che saranno prese in carico dalla Commissione le coppie per le quali, alla data dell'avvenuta comunicazione
del provvedimento di revoca delle autorizzazioni, risultino aver avuto l'abbinamento con uno o più minori stranieri o ricevuto l'invito, da parte delle competenti Autorità estere, a presentarsi per la proposta di abbinamento...»;
nel testo di un successivo comunicato, pubblicato in data 12 gennaio 2007 sullo stesso sito della Commissione per le adozioni internazionali, si rendeva noto che: «...saranno prese in carico dalla CAI non solo - come già anticipato da un precedente comunicato - le coppie che, alla data dell'avvenuta comunicazione del provvedimento di revoca delle autorizzazioni, risultino aver avuto l'abbinamento con uno o più minori stranieri o ricevuto l'invito, da parte delle competenti Autorità estere, a presentarsi per la proposta di abbinamento, ma anche le coppie che hanno già predisposto la documentazione necessaria da presentare alle competenti autorità dei paesi stranieri, secondo la tempistica e le modalità indicate dai singoli paesi...»;
con il predetto provvedimento, veniva, comunque, garantito il completamento, da parte dell'Associazione Chiara Onlus, di tutte le pratiche relative alle coppie che già si trovavano all'estero per definire le fasi finali del proprio iter adottivo e veniva, altresì, disposta l'acquisizione, da parte della CAI, di una relazione dettagliata sulla situazione di ciascuna coppia, precedentemente affidata all'Associazione Chiara Onlus;
nel mese di gennaio 2007, attraverso un comunicato sul sito Internet, la CAI informava che erano già in corso le procedure necessarie per rendere attuativo il provvedimento del 20 dicembre 2006, in particolare per quanto atteneva i diritti di garanzia di ciascuna coppia affidata alla Associazione Chiara Onlus;
in data 5 febbraio 2007, compariva, sul sito Internet della CAI, un altro comunicato che informava di un accordo concluso con il Comune di Roma che avrebbe consentito, a partire dal 12 dicembre 2007, l'inizio dell'azione di tutela delle coppie affidate all'Associazione Chiara Onlus, al fine di individuare congiuntamente le modalità ed il Paese ove concludere i progetti adottivi;
da quanto si evince dal comunicato pubblicato, in data 21 febbraio 2007, sul sito della CAI, sembrerebbe che la stessa Commissione abbia informato «... le coppie già in carico all'ente Chiara ONLUS, le quali non hanno ancora conferito incarico ad altro ente, che è stata costituita la preannunciata équipe di professionisti per il loro ascolto al fine di individuare le migliori modalità per la conclusione del progetto adottivo...»;
da informazioni assunte dall'interrogante presso le coppie interessate, sembrerebbe che i risultati relativi ai primi colloqui delle medesime con la predetta équipe siano deludenti e sarebbero tesi a modificare le intenzioni delle coppie nei confronti dei loro progetti di adozione;
in data 6 marzo 2007, a quanto consta all'interrogante, si sarebbe svolto un incontro tra i rappresentanti del Comitato delle coppie dell'Associazione Chiara Onlus e la Presidente della CAI, dottoressa Capponi, la quale avrebbe palesato la sua indisponibilità a riconsiderare la propria decisione di revoca delle autorizzazioni all'Associazione in parola;
nel corso del predetto incontro, sarebbe stata palesata la disponibilità all'accoglienza delle coppie della ex Chiara Onlus, da parte di altri enti autorizzati, senza che, peraltro, fossero stati forniti i nomi di tali enti e il numero dei posti disponibili;
sembrerebbe che non sia stato definito alcun criterio di priorità relativamente all'inserimento delle coppie della ex Chiara Onlus presso gli enti disponibili ad accettare il loro incarico fiduciario;
i percorsi di adozione internazionale prevedono procedure complesse e lunghe e l'allungamento dei tempi burocratici conseguenti alla revoca delle autorizzazioni concesse all'Associazione Chiara Onlus ed
al reinserimento delle coppie presso altri enti risulterebbe non tollerabile soprattutto per la situazione in cui versano i minori affidati agli istituti, molti dei quali privi delle più elementari garanzie per i diritti -:
se la CAI abbia rispettato le procedure relative alla revoca delle autorizzazioni in capo all'Associazione Chiara Onlus;
se l'Associazione Chiara Onlus presenti realmente carenze insostenibili e se non sia possibile intervenire in merito per porre rimedio alle stesse deficienze;
se non ritenga opportuno far completare all'Associazione Chiara Onlus le pratiche ancora pendenti;
se ritenga opportuno che si svolgano le procedure relative alla ridefinizione dei percorsi delle coppie precedentemente affidate all'Associazione Chiara Onlus nella sede centrale della CAI a Roma in quanto sussistono particolari ed evidenti disagi per raggiungere tale sede per coloro che non risiedono nella Capitale;
se non ritenga che la prevista rivalutazione dei percorsi adottivi di coppia da parte dell'équipe incaricata dalla CAI rischi di porsi in contrasto con le scelte già effettuate dalle singole coppie e possa concretarsi in un potenziale rischio di incongrue pressioni psicologiche;
se ritenga che il termine di quaranta giorni - indicato dalla CAI - sia da ritenersi congruo rispetto all'esigenza di condurre un lavoro di qualità con le 534 coppie interessate;
se sia stato preso in esame il rischio della totale assenza di supporto per quelle coppie che hanno già concluso le adozioni tramite l'Associazione Chiara e sono ancora impegnate ad adempiere agli obblighi di invio delle relazioni post-adozione nei Paesi di origine dei minori;
quali iniziative intenda adottare affinché si possano evitare ritardi nelle procedure di adozione già avviate, con grave pregiudizio dei diritti dei minori, nonché delle coppie in attesa di adozione.
(4-02972)