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Allegato B
Seduta n. 130 del 20/3/2007
LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazione a risposta immediata:
VILLETTI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
al fine esplicito di evitare il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria, l'articolo 1, comma 1189, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007) prevede la possibilità di accedere alla «mobilità lunga» e, quindi, al prepensionamento per un numero massimo di 6000 lavoratori, a favore di imprese o gruppi di imprese i cui piani di gestione delle eccedenze occupazionali siano stati oggetto di esame presso il ministero del lavoro e della previdenza sociale nel periodo dal 10 gennaio 2007 al 28 febbraio 2007;
i requisiti richiesti ai suddetti lavoratori per accedere alla mobilità sono:
a) aver compiuto un'età anagrafica inferiore di non più di dieci anni rispetto a quella prevista dalla legge per il pensionamento di vecchiaia (quindi 55 anni per gli uomini e 50 per le donne);
b) aver maturato un'anzianità contributiva non inferiore a 28 anni;
nella direttiva recante la definizione dei criteri generali ai fini dell'applicazione dell'articolo 1, comma 1189, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, il Ministro interrogato indica i criteri per la concessione della mobilità lunga. Il primo è rappresentato dalla dimensione dell'organico «per evitare concessioni di micro-numeri di mobilità lunga che non avrebbero alcun effetto sulle problematiche occupazionali dei gruppi di imprese o delle imprese e che renderebbero la norma priva di effetti reali». Il secondo criterio consiste nel divieto, imposto alle imprese beneficiarie, di collocare in mobilità lunga i lavoratori che nel periodo di godimento della mobilità ordinaria, previsti dall'articolo 7, commi 1 e 2, della legge n. 223 del 1991, maturano i requisiti per il pensionamento di anzianità, di cui alla legge n. 335 del 1995 e successive modifiche, «al fine di evitare che l'applicazione della norma in esame diventi un modo surrettizio per superare le disposizioni in materia di pensionamento di anzianità in vigore dal 1o gennaio 2008»;
le imprese o gruppi di imprese che intendono avvalersi di quanto disposto dall'articolo 1, comma 1189, della legge n. 296 del 2006 devono, per lavoratori da collocare in mobilità entro il 31 dicembre 2007, presentare domanda al ministero del lavoro e della previdenza sociale entro il 31 marzo 2007;
il 19 febbraio 2007, in deroga al termine fissato nella disposizione citata, il Governo ha stipulato un accordo con i sindacati e la Fiat. L'accordo in questione consente all'azienda di usufruire, per 2000 dei suoi dipendenti, della procedura della mobilità lunga e prepensionamento, anteriormente al 31 marzo 2007, termine valido per la presentazione da parte di tutte le altre imprese o gruppi di imprese della domanda al ministero del lavoro e della previdenza sociale -:
quali siano i criteri che saranno adottati dal Governo nella scelta delle imprese da favorire con la procedura in questione, anche in considerazione della disposizione contenuta nell'articolo 1, comma 1189, della legge finanziaria per il 2007, che, delle 6000 unità previste, ne riserva esplicitamente 1000 alle grandi imprese in stato di insolvenza sottoposte ad amministrazione straordinaria e ulteriori 500 alle imprese del settore dell'elettronica sottoposte a procedure concorsuali e ubicate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
(3-00752)
Interrogazioni a risposta scritta:
LEOLUCA ORLANDO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
nel 2006 si sono concluse le procedure selettive del concorso indetto dal
Ministero del Lavoro per l'assunzione di figure professionali di Ispettore del Lavoro (per ruoli amministrativi) e Ispettore Tecnico del Lavoro (per ingegneri). In merito al primo gruppo concorsuale i posti banditi erano 800, mentre per il secondo 75;
al Concorso per 75 posti da ingegnere, coloro che hanno superato le prove preselettive, risultando idonei, sono stati 111, i vincitori 75 di cui 13 rinunciatari, quindi la graduatoria è scalata fino al n. 88, rimanendo solamente 23 gli idonei non assunti;
con l'ultima Finanziaria è stata predisposta l'assunzione di altri 300 Ispettori del Lavoro (amministrativi), arrivando così ad assumerne un complessivo di 1.100 unità;
nel finanziamento non è stata prevista invece l'assunzione di altri Ispettori Tecnici del Lavoro (Ingegneri), nonostante gli idonei nel suddetto concorso siano risultati molti di meno e in molte Direzioni Provinciali si sia sprovvisti di tale figura -:
quali iniziative il Governo intenda assumere al fine di permettere il completamento dell'organico per quanto riguarda la figura degli Ispettori tecnici del Lavoro in tutte le province e se non ritenga di dover attingere, anche al fine di evitare la necessità di nuove procedure selettive con conseguenti spese per l'Amministrazione, alla graduatoria già esistente e tuttora valida.
(4-02981)
GIORDANO e SMERIGLIO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
il signor Sandro Frassanito è un infermiere socio lavoratore che lavorava dall'anno 2000 presso la Cooperativa Antea di Roma; questa Cooperativa assiste pazienti oncologici in fase terminale sia a domicilio che in Hospice;
il 2 gennaio 2007 il signor Frassanito ha ricevuto una lettera raccomandata da parte della Cooperativa Antea attraverso la quale gli veniva comunicata la sua esclusione da socio, con conseguente licenziamento;
nella lettera l'Antea accusa il signor Frassanito di aver svolto attività sindacale all'interno della Cooperativa andando, per questa via, contro gli interessi della Cooperativa stessa;
l'Antea è iniziata a diventare particolarmente ostile quando, alcuni anni fa, un gruppo dei suoi soci lavoratori hanno deciso di iscriversi al Cgil FP per poter rivendicare i propri elementari diritti quali il rispetto del contratto nazionale, dell'orario di lavoro, riposi non goduti, indennità non pagate, eccetera;
infatti tutti i lavoratori che in questi anni si sono iscritti alla Cgil FP sono stati, un po' alla volta, vittime di un forte clima di mobbing e successivamente licenziati;
nel 2004 anche il signor Frassanito decide di iscriversi alla Cgil FP a seguito di diverse problematiche inerenti l'errata applicazione di alcune norme contrattuali e decide inoltre di assumersi la responsabilità di rappresentare come delegato i lavoratori iscritti; iniziano in questo periodo una serie di legittime richieste da parte del rappresentante sindacale quali l'indennità professionale, la riduzione dell'orario post-partum, turni di servizio, reperibilità, eccetera;
tali comportamenti producono però in breve tempo il licenziamento di alcuni rappresentanti sindacali e l'allontanamento «forzato» per altri iscritti che, a malincuore, hanno preferito presentare spontaneamente le proprie dimissioni piuttosto che continuare a subire un persistente clima di mobbing;
a nulla sono servite le numerose denunce per mobbing fatte dai lavoratori e dalla Cgil nei confronti di alcuni esponenti del consiglio d'amministrazione dell'Antea;
oggi all'interno della Cooperativa Antea non esiste più nessuna forma di organizzazione sindacale -:
se sia a conoscenza dei gravi comportamenti antisindacali descritti in premessa;
quali iniziative intenda assumere affinché venga rispettato l'articolo 39 della nostra Costituzione che prevede la libera organizzazione sindacale;
se non ritenga necessario produrre una iniziativa legislativa in grado di tutelare adeguatamente la figura del socio lavoratore nelle cooperative e in grado di fugare ogni ambiguità in materia di diritti del lavoro dipendente.
(4-02987)