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Allegato B
Seduta n. 130 del 20/3/2007
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ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazione a risposta scritta:
ANGELA NAPOLI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
lunedì 3 luglio 2006 un violento nubifragio si è abbattuto sul territorio di Vibo Valentia ed ha provocato quattro morti, tra i quali un bimbo di soli 15 mesi, e numerosi feriti;
il nubifragio ha provocato, altresì, lo straripamento di alcuni fiumi e lo smottamento di terreni che hanno causato ingenti danni alle abitazioni delle frazioni di Vibo Marina, Bivona e Longobardi;
purtroppo le numerose visite dei rappresentanti istituzionali non hanno prodotto i conseguenti interventi necessari alle popolazioni colpite;
l'interpellante recatasi nelle località colpite, ha registrato, dopo ben cinque giorni dall'accaduto, un'assoluta mancanza di coordinamento necessario alle primarie attività di soccorso e di intervento;
a distanza di cinque giorni l'interpellante ha constatato la scarsezza di uomini e mezzi;
del tutto insufficienti le presenze degli uomini della protezione civile, alcuni di loro, giunti da varie parti d'Italia, sono stati costretti a ripartire a causa della mancanza di postazioni d'appoggio; insufficiente, altresì, la presenza dei coraggiosi militari dell'esercito e vigili del fuoco;
pochissimi i mezzi meccanici, i quali non hanno lavorato, come avrebbero dovuto, 24 ore su 24; soltanto quattro bagni chimici;
scarsissimi i rifornimenti di acqua potabile;
nello scorso mese di giugno 2006 era apparsa la notizia circa un «buco nero» della Protezione civile regionale calabrese e della mancanza di alcun contributo al settore da parte dell'esoso «comitato di indirizzo per la realizzazione del programma regionale di previsione e prevenzione dei rischi»;
a fronte di tutto ciò i singoli cittadini con sforzi sovraumani, accompagnati dalla disperazione, sono rimasti soli a sgombrare case e strade delle zone colpite dal disastro alluvionale;
nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha proclamato lo stato di emergenza per le zone colpite dall'alluvione ed ha stanziato un primo finanziamento, certamente insufficiente per tutti gli interventi necessari;
la pesante alluvione che ha colpito la città di Vibo Valentia e le frazioni di Vibo Marina, Bivona e Longobardi, secondo l'interpellante, ha evidenziato, in tutta la sua gravità, la disattenzione delle istituzioni sulla necessaria salvaguardia dell'assetto idrogeologico del territorio;
le istituzioni hanno consentito uno spaventoso abusivismo edilizio senza mai intervenire adeguatamente; i canali di scolo erano completamente bloccati; gli alvei dei fiumi risultavano coperti; sono state consentite costruzioni di grosse strutture senza alcun controllo sullo scarico del materiale di riporto;
l'interpellante, già nelle precedenti legislature, si era fatta promotrice della individuazione di norme per il trasferimento di aree demaniali e patrimoniali dello Stato site nel comune di Vibo Valentia al patrimonio comunale disponibile, per tentare di risolvere la questione relativa alla regolarizzazione di un'ingente massa di patrimonio edilizio realizzato, abusivamente, ma con la condiscendenza degli organi dell'amministrazione finanziaria e con l'inerzia del comune, su suolo demaniale detenuto da privati;
la mancata realizzazione di tutto ciò pone oggi fortemente a rischio, per gli abitanti del «pennello» la possibilità di ottenere risarcimenti per i danni subìti dal nubifragio dello scorso 3 luglio, proprio perché le abitazioni sorgono su terreno demaniale;
a quanto risulta all'interpellante, il sindaco del comune di Vazzano, provincia di Vibo Valentia, ha denunziato il mancato intervento degli Uffici regionali sulla regimazione dei corsi d'acqua benché adeguatamente finanziato a seguito dell'alluvione del maggio 2002 -:
se non ritengano necessario ed urgente accertare le responsabilità dei ritardi e delle omissioni evidenziate durante la fase post-alluvionale che ha colpito il territorio di Vibo Valentia;
se non ritenga necessario ed urgente attivitare della Regione un'attività di monitoraggio sull'assetto idrogeologico;
quali urgenti iniziative intendano attuare per accertare le illiceità presenti nell'organismo della Protezione civile regionale calabrese;
quali urgenti iniziative intendano attuare per sopperire i gravi disagi che incombono sui cittadini colpiti dall'alluvione e per far sì che gli stessi siano trattati con pari dignità ed equità;
se non ritengano necessario ed urgente individuare un'Autorità di controllo per garantire l'equità di distribuzione degli aiuti finanziari già stanziati e di quelli che certamente dovranno aggiungersi.
(4-02982)