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Allegato B
Seduta n. 130 del 20/3/2007
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COMUNICAZIONI
Interrogazioni a risposta scritta:
MAZZOCCHI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
risulterebbe che Poste italiane S.p.A. sia divenuta titolare, di un vasto patrimonio
immobiliare residenziale, dell'ex Ministero delle poste e delle telecomunicazioni, edificato per la concessione delle singole unità immobiliari a propri dipendenti, secondo i criteri fissati in ragione del reddito, della composizione del nucleo familiare e del luogo di applicazione delle risorse umane;
ai sensi della legge 24 dicembre 1993, n. 560 sarebbe stata data la possibilità di rendere alienabile tale patrimonio residenziale, con vendita diretta, ai singoli assegnatari oggi conduttori in quanto non più titolari di concessione ma di contratto privatistico di cui alle leggi 392/78 e 431/98;
tali leggi prevedono che il prezzo degli alloggi sia costituito dal valore che risulta applicando un moltiplicatore pari a 100 alle rendite catastali determinate dalla Direzione generale del catasto e dei servizi tecnici erariali del Ministero delle finanze. Al prezzo così determinato si applica la riduzione dell'1 per cento per ogni anno di anzianità di costruzione dell'immobile fino al limite massimo del 20 per cento;
risulterebbe prossima la rivalutazione delle rendite catastali -:
qualora i fatti corrispondano al vero, se sia intento di questo Governo assistere passivamente al rivalutarsi esponenziale del valore di cessione degli alloggi agli attuali conduttori o se intenda stabilire un blocco dei loro valori al fine di garantire l'accesso alla proprietà alle stesse condizioni sin qui effettuate.
(4-02978)
MAZZOCCHI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
risulterebbe che Poste italiane S.p.A. sia titolare di un vasto patrimonio immobiliare residenziale dell'ex Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni, destinato all'affitto ai propri dipendenti;
ad oggi molti di questi alloggi, non solo sarebbero liberi ed inutilizzati, ma figurerebbero interessati da occupazioni o da estremo degrado -:
se i fatti corrispondano al vero, e scongiurata ogni benché minima ipotesi che voglia ricondurre tale situazione ad una intenzione di Poste Italiane S.p.A. di ottenere ricavi superiori immettendo sul mercato i medesimi alloggi a gara pubblica, quali siano le ragioni che hanno bloccato la locazione ai dipendenti di Poste Italiane S.p.A. e se sia intenzione di Poste Italiane S.p.A di procedere alla vendita degli alloggi condotti in fitto ai sensi delle leggi n. 392 del 1978 e n. 431 del 1998, con le stesse regole riservate agli originari assegnatari del contratto di concessione.
(4-02979)