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Allegato B
Seduta n. 131 del 21/3/2007
TESTO AGGIORNATO AL 22 MARZO 2007
...
INTERNO
Interrogazione a risposta in Commissione:
BONELLI, FRANCESCATO, MELLANO, PELLEGRINO, ZANELLA e PORETTI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
nell'agosto 2006 l'Associazione «Animalisti Italiani Onlus» denunciava con il SILP-CGIL di Roma (Sindacato italiano lavoratori della Polizia) le condizioni di lavoro a cui sono costretti i cani antisabotaggio utilizzati per la sicurezza contro l'uso di esplosivi, anche negli aeroporti;
i suddetti cani, tutti di razza Labrador, notoriamente voraci, sono addestrati a riconoscere gli esplosivi con il metodo utilizzato dal «Dipartimento del tesoro degli Stati Uniti - Bureau of alcohol, tobacco and firearms», nel quale si indica chiaramente la necessità di condizionare gli animali, come recita il protocollo: «su una risposta condizionata basata sull'istinto di sopravvivenza». In pratica, proprio per quanto denunciano gli operatori di polizia della SILP-CGIL, i cani sono
addestrati in modo che la ricompensa per il lavoro ben svolto sia rappresentato dal cibo; ogni volta che compiono bene un esercizio ricevono piccole razioni di cibo e in tal modo gli animali non vengono mai saziati interamente e a sufficienza, al fine di ottenere un severo controllo da parte dell'addestratoreconduttore. I cani quindi sanno che per poter mangiare devono continuamente cercare e annusare l'esplosivo. Il metodo utilizzato per l'addestramento e il condizionamento è quello della deprivazione alimentare;
dal mese di maggio 2006 sono stati imposti ai conduttori cinofili antisabotaggio in forza a Roma turni lavorativi di più di 12 ore continuative. In tal modo i cani non riposano e tutti i giorni sono costretti a lavorare continuativamente per mangiare e prima di poter soddisfare la loro fame devono attendere ben 12 ore;
i cani sono sottoposti ad esercitazioni di lunga durata che provocano inevitabilmente un notevole stress e queste condizioni risultano gravemente lesive per essi sia fisicamente che psicologicamente, al punto di vanificare il loro contributo agli operatori della Polizia che ne hanno denunciato anche la malgestione da parte di personale non qualificato;
le strutture del canile che attualmente ospitano gli animali nel Forte Ostiense, secondo gli stessi operatori di Polizia del Sindacato SILP-CGIL, non sono soddisfacenti: gli animali necessitano di maggiori spazi, cure e terapie veterinarie adeguate;
l'Associazione Animalisti Italiani ha richiesto ad agosto scorso di poter visitare la struttura e a tutto oggi non è pervenuta alcuna risposta in merito;
l'ordinamento giuridico del nostro Paese prevede la tutela contro i maltrattamenti degli animali -:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e qualora lo fossero, in che modo intendano porre fine alle condizioni degli animali gravemente lesive del loro benessere;
se il Ministro dell'Interno non ritenga opportuno porre fine, immediatamente, a questa pratica di addestramento basata sul principio della deprivazione alimentare per garantire la tutela e il benessere degli animali in oggetto;
se il Ministro della Salute non ritenga necessario provvedere alla richiesta di ispezione del canile in oggetto, al fine di valutare il rispetto delle normative vigenti in materia, in merito alla struttura, alla condizione e alla cura degli animali al suo interno.
(5-00867)
Interrogazione a risposta scritta:
GRIMOLDI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
gli organici del Corpo dei Vigili del Fuoco sono sottoposti ad una crescente pressione, come risultato dei 1.200 pensionamenti perfezionatisi nel 2006, cui seguiranno i 1.500 programmati per il 2007 ed i 2.000 previsti per il 2008, ai quali va aggiunta la perdita del gettito di 4.000 reclute ausiliarie conseguente alla sospensione della leva in tempo di pace;
non risulta attualmente raggiunta neppure la dotazione organica prevista nel lontano 1997, rispetto alla quale mancano tuttora ottocento unità;
a fronte delle gravi lacune citate, il comma 514 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, prevede l'assunzione di seicento unità soltanto a partire dal 1o luglio prossimo, a parziale reintegrazione dei 1.200 pensionamenti dello scorso anno, oltre ad alcune disposizioni dall'impatto attualmente non quantificabile;
la crisi ha già determinato la decisione di procedere alla chiusura di alcuni distaccamenti permanenti del Corpo, come quelli di Piazza Armerina (Enna), Menaggio (Como) e Saronno (Varese);
le risorse stanziate per il perfezionamento della riforma del Corpo dei Vigili del Fuoco - che prevede la trasformazione
da privatistico in pubblicistico del rapporto d'impiego che regola il servizio prestato dai Vigili - sono stimate insufficienti dalle rappresentanze del personale, che chiedono lo stanziamento di almeno ulteriori trenta milioni di euro -:
quale sia l'opinione del Governo in merito alle misure che si ritiene di dover adottare per arrestare la crisi degli organici del Corpo dei Vigili del Fuoco ed assicurare il completamento della sua riforma.
(4-03010)