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Allegato A
Seduta n. 136 del 28/3/2007
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(Sezione 6 - Orientamenti del Governo su un'eventuale amnistia per reati di terrorismo compiuti negli «anni di piombo»)
MARONI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, COTA, DOZZO, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIBELLI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, POTTINO, PINI e STUCCHI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
la scorsa settimana si è tenuta a Bologna una cerimonia di commemorazione in onore del professor Marco Biagi, in occasione del quinto anniversario della sua morte, avvenuta per mano della spietata violenza omicida dei brigatisti rossi;
la giornata ha visto la partecipazione degli amici di Marco Biagi, del mondo dell'università e di esponenti politici dei diversi schieramenti;
rispetto all'ampia partecipazione che ha accompagnato il ricordo di Marco Biagi, è particolarmente stridente l'assenza del primo cittadino di Bologna e di rappresentanti del Governo, se si considera anche che gli attuali vertici istituzionali del Governo non hanno dimostrato la necessaria sensibilità, che avrebbe dovuto indurre ad una celebrazione ufficiale;
nella stessa giornata in cui si svolgevano le celebrazioni in memoria di Marco Biagi, i giornali hanno riportato dichiarazioni di esponenti della sinistra radicale e, in particolare, del capogruppo di Rifondazione comunista al Senato della Repubblica, senatore Russo Spena, che, prendendo spunto dall'arresto in Brasile dell'ex leader brigatista Cesare Battisti, ha affermato che sarebbe giunto il momento di varare un'amnistia per i fatti di terrorismo e di eversione che hanno insanguinato l'Italia degli «anni di piombo»;
una proposta del genere, oltre ad essere un insostenibile tentativo di legittimare un periodo buio della storia italiana, gettando un velo di oblio sul pericolo terrorista che gli arresti recenti di esponenti di gruppi terroristici dimostrano essere ancora attuale, mostra, ad avviso degli interroganti, una continuità ideologica con l'atteggiamento di collateralismo che da sempre certi gruppi politici manifestano nei confronti dell'eversione terrorista;
tale impostazione ideologica, se assecondata da iniziative concrete, condurrebbe senza dubbio ad un'amnistia generalizzata, la quale produrrebbe conseguenze gravissime sul piano dell'ordine pubblico, accrescendo la percezione di
insicurezza da parte dei nostri concittadini, che già ha raggiunto una soglia di allarme, come dimostrato dalla grande partecipazione che ha accompagnato la manifestazione svoltasi a Milano lunedì 26 marzo 2007 -:
quale sia il reale orientamento del Governo e, in particolare, del Ministro interrogato circa la proposta avanzata da esponenti dell'attuale maggioranza di varare un'amnistia per i reati di terrorismo degli «anni di piombo». (3-00750)
(20 marzo 2007)