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Allegato B
Seduta n. 136 del 28/3/2007
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ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazione a risposta orale:
NESPOLI e CASTIELLO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 febbraio 2007 n. 3564, all'articolo 5, comma 2, dispone il non protrarsi del meccanismo dell'esternalizzazione
della raccolta differenziata a Società private affidando, invece, la stessa ai Consorzi di Bacino;
da tale disposizione sono esclusi solamente i contratti già stipulati tra Comuni e Società private alla data d'adozione dell'O.P.C.M.;
altre deroghe all'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri non sono consentite per nessuna altra ragione;
il Comune di Marigliano (Napoli) solamente in data 13 febbraio 2007 ha esperito pubblico incanto per l'affidamento quinquennale (dal 21 marzo 2007 al 20 marzo 2012) del servizio di igiene pubblica (raccolta e trasporto di rifiuti indifferenziati, differenziati, spezzamento e lavaggio cassonetti);
alla data del 12 marzo 2007 l'Ente Locale in questione non aveva ancora proceduto all'aggiudicazione effettiva dell'appalto e men che meno alla stipula del contratto con la Società esterna;
solamente in data 20 marzo 2007 (40 giorni dopo l'adozione del O.P.C.M. n. 3564 del 9 febbraio 2007) il Comune di Marigliano ha provveduto all'aggiudicazione dell'appalto a tale Società contravvenendo anche alle indicazioni ricevute, su due espliciti e distinti quesiti posti dal Segretario Generale del Comune, sia dal «Commissario Delegato per l'emergenza rifiuti nella Regione Campania», Dott. Guido BERTOLASO che dal «Consorzio Smaltimento R.S.U. - Comuni Bacino NA 3» -:
quali immediati e perentori provvedimenti il Governo intenda adottare al fine di fare piena luce sull'accaduto, di monitorare l'attività di tutte le Amministrazioni Locali campane rispetto all'Ordinanza in oggetto e, se del caso, porre in essere tutte le più utili iniziative - nell'ambito delle proprie competenze - tese a ripristinare, anche presso il Comune di Marigliano (Napoli), le necessarie condizioni di legalità e rispetto della Legislazione vigente.
(3-00776)
Interrogazioni a risposta scritta:
CIRIELLI. - Al presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in provincia di Salerno, percorrendo la strada provinciale 129 che attraversa le colline nel tratto che porta da Pellezzano alla località Croce, frazione di Cava dé Tirreni, sono presenti, in più punti, discariche a cielo aperto nelle quali ignoti continuano a depositare, quotidianamente, rifiuti solidi urbani di diversa natura nonché rifiuti speciali;
i rifiuti presenti sul predetto tratto della strada provinciale 129, oltre a costituire delle vere e proprie discariche abusive, mettono in serio pericolo gli automobilisti che percorrono il tratto indicato in quanto, spesso, sono depositati in prossimità dei margini della strada e vengono più volte bruciati causando intenso fumo che comporta seri rischi per chi guida -:
se siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, se corrispondenti al vero, quali iniziative di propria competenza intendano adottare.
(4-03103)
GIULIO CONTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
con decreto del Dirigente del Servizio Lavori Pubblici della Regione Marche n. 1086 dell'11 ottobre 1999, veniva concesso al Comune di Pievebovigliana un contributo dell'importo di euro 936.848,84 con i fondi Docup Ob. 5b anni 94/99, misura 1.1.7 - Azione 3 e misura 3.1.4 - Azione 1, per gli interventi di ricostruzione post-sisma, da utilizzare per la ristrutturazione dell'edificio pubblico denominato «Ex scuola materna»;
il progetto in questione, attestato dai competenti uffici della Regione Marche in
data 30 settembre 1999 prot. n. 19820, prevedeva quale destinazione d'uso del fabbricato l'insediamento di un'attività sociale, in particolare una casa vacanze per anziani;
la destinazione a casa vacanze per anziani è anche motivo di giustificazione di un maggior costo dell'intervento rispetto a quello originariamente indicato dal Comune di Pievebovigliana, per un importo di circa euro 195.000,00, come chiaramente attestato nella relazione redatta dai progettisti;
il Comune di Pievebovigliana ha approvato il progetto esecutivo dell'opera in questione con delibera della Giunta Comunale n. 75 del 11 settembre 1999, determinando a tutti gli effetti la nuova destinazione dell'edificio a casa vacanze per anziani;
la nuova destinazione confermava comunque l'uso sociale dell'immobile, utilizzato in passato dall'Amm.ne Com.le di Pievebovigliana quale scuola materna, anche con la presenza delle suore, scuola e collegio di tessitura, sede del moto club, centro permanente di lettura, eccetera;
la destinazione sociale del fabbricato è peraltro vincolata dalle disposizioni del Sig. Giovanni Varnelli, iscritte nel testamento in data 25 novembre 1914, registrato e depositato presso l'archivio notarile di Macerata, il quale volle destinare il medesimo edificio ad esclusivo uso di beneficenza, pena la decadenza dall'eredità del beneficiario, quindi a favore dell'Istituto di Mendicità di Camerino (ora casa di riposo gestita dal Comune Camerino);
il fabbricato in questione è inoltre vincolato dal punto di vista storico artistico ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004, in quanto edificio pubblico la cui costruzione risale ad oltre 50 anni;
risulta che il Comune di Pievebovigliana, successivamente all'ultimazione dei lavori, abbia destinato l'immobile in questione ad uso commerciale (bar-ristorante-albergo), giusto contratto di locazione di anni nove, Rep. n. 539 del 9 marzo 2005;
tale iniziativa appare in totale contrasto con le finalità, innanzitutto di tipo sociale, per cui è stato concesso il contributo -:
se la nuova destinazione commerciale assegnata dal Comune di Pievebovigliana all'edificio di cui in premessa (bar-ristorante-albergo), sia compatibile con le finalità per cui è stato concesso il contributo;
se la nuova destinazione commerciale sia compatibile con i criteri e le procedure per la formazione delle graduatorie delle opere da ammettere a finanziamento comunitario, di cui al Docup Ob. 5b anni 94/99, misura 1.1.7 - Azione 3 e misura 3.1.4 - Azione 1;
se nell'ambito di operatività dei suddetti finanziamenti comunitari, nonché di cui alla legge n. 61 del 1998, siano stati erogati contributi sull'intero territorio della Regione Marche, destinati alla trasformazione della destinazione di altri edifici pubblici, da uso sociale ad uso commerciale;
se il Comune di Pievebovigliana, prima di procedere al cambio di destinazione d'uso, abbia acquisito l'autorizzazione dalla competente Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche, in quanto trattasi di edificio vincolato dal punto di vista storico artistico ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004, poiché edificio pubblico la cui costruzione risale ad oltre 50 anni;
quali siano le iniziative che si intendono adottare relativamente alle situazioni segnalate.
(4-03112)
LONGHI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
sull'affaire ACI l'interrogante ha presentato diverse interrogazioni alle quali i Ministri interrogati, ad avviso dell'interrogante, in contrasto con il regolamento
della Camera dei deputati, non hanno ancora ritenuto di dover fornire una risposta;
il 24 marzo 2007 il comitato piloti automobilistici ha inoltrato al Ministero per le politiche giovanili e le attività sportive un esposto in relazione alla comunicazione dell'ACI-CSAI, pubblicata il 21 marzo 2007 sul sito telematico della CSAI, indirizzata nei confronti di piloti e di organizzatori con diffida dal partecipare a gare automobilistiche per la stagione 2007 promosse o organizzate dall'Ente di promozione sportiva UISP, esposto che l'interrogante condivide;
mission del Governo di centrosinistra è quella di ripristinare trasparenza, legalità e certezza del diritto;
l'ACI è oggetto di articoli di stampa che contestano l'agire dell'ACI e delle sue società controllate -:
per quale motivo il vicepresidente del Consiglio con delega al turismo non intervenga;
per quale motivo non vengano commissariati i vertici dell'ACI e delle controllate.
(4-03115)