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Allegato A
Seduta n. 141 del 4/4/2007
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(Sezione 13 - Dichiarazioni del ministro della solidarietà sociale in tema di immigrazione e di condizioni dello straniero)
MARONI, COTA, DOZZO, GIBELLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI, POTTINO e STUCCHI. - Al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
da dichiarazioni rese alla stampa nell'ultima settimana dal Ministro interrogato si delinea un quadro preoccupante degli indirizzi che il Governo potrebbe assumere in tema di immigrazione e di condizione dello straniero;
tra le altre cose, il Ministro interrogato ha dichiarato che «si devono equiparare i diritti civili, in tempi ragionevoli; equiparare i diritti sociali (senza duplici diritti e doppi mercati) e riconoscere le appartenenze religiose e culturali. Il nostro Stato deve valorizzare le diverse fedi come legittime e riconosciute»;
sul tema della sicurezza connessa all'immigrazione il Ministro interrogato ha poi aggiunto: «che il numero degli immigrati regolari che realizzano nel nostro Paese reati, violenze e furti è estremamente più basso della media dei delinquenti italiani»;
il Ministro interrogato ha, altresì, dichiarato che non esiste in Italia una soluzione di reale allarme sul versante dell'immigrazione, ma piuttosto «la costruzione di un capro espiatorio da parte della destra populista»;
il Ministro interrogato ha, inoltre, affermato che l'ingresso di lavoratori immigrati significa per lo Stato italiano «un risparmio di 150.000 euro, quanto costerebbe allevare una persona dalla nascita al compimento del ventesimo anno di età»;
le dichiarazioni riportate rappresentano un vero e proprio incentivo allo
sfruttamento della manodopera immigrata, manifestando, altresì, una totale mancanza di consapevolezza circa le reali dimensioni del fenomeno migratorio in Italia e dei problemi ad esso connessi;
proprio la sottovalutazione di questi problemi è alla base dell'esplosione di fenomeni di violenza e di criminalità, che si manifestano nelle nostre città e che molto spesso finiscono con l'essere affrontati secondo una logica emergenziale, come quella che ha caratterizzato la nota vicenda del muro di Padova, voluto da un'amministrazione di sinistra e la cui costruzione lo stesso Ministro interrogato ha mostrato di approvare, in piena contraddizione con le dichiarazioni sopra riportate -:
se il Ministro interrogato non ritenga che prese di posizione come quelle riportate non finiscano per costituire un incentivo all'immigrazione clandestina e ad uno sfruttamento della manodopera immigrata, mentre il Paese richiede, al contrario, una politica di contrasto severo all'immigrazione clandestina. (3-00794)
(3 aprile 2007)