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Allegato B
Seduta n. 141 del 4/4/2007
TESTO AGGIORNATO AL 3 MAGGIO 2007
...
TRASPORTI
Interrogazioni a risposta in Commissione:
FALLICA, SANZA e FLORESTA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
dalla programmazione annuale dei voli Alitalia risulta la sospensione del volo AZ 1780 delle 8.50 da Palermo a Roma del 24 marzo 2007 al 1o giugno 2007;
da questo ne consegue che gli altri voli previsti per la mattinata sono: quello delle 6,45 e quello delle 7,30 e poi direttamente quello delle 11,00. In tal modo viene lasciata scoperta una fascia oraria molto ampia che provoca non pochi disagi alle persone che devono recarsi dal capoluogo siciliano alla capitale per motivi di lavoro;
il volo promozionale Palermo/Roma delle ore 8,55 non risolve la situazione in quanto non disponibile tutti i giorni (e precisamente solo il giovedì, venerdì e sabato);
esistono, inoltre, altri voli riguardanti altre tratte, sospesi nella stessa fascia oraria, creando allo stesso modo spiacevoli disagi ai lavoratori «viaggiatori» che si trovano obbligati a fare delle scelte che non collimano con le loro esigenze -:
se il Ministero interrogato abbia intenzione di impegnarsi a sollecitare i vettori per il ripristino dei suddetti voli e,
soprattutto, a garantire un piano voli più cadenzato per evitare vuoti di orario nella programmazione giornaliera al fine di consentire, quindi, una pianificazione migliore del lavoro dei cittadini che hanno esigenza di viaggiare.
(5-00926)
CORDONI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
Trenitalia, nei mesi scorsi ha provveduto a sopprimere nello scalo Massa - Zona industriale, il servizio di spedizione delle merci denominato «il diffuso», cioè il trasporto di singoli o piccoli gruppi di carri da congiungere con altri;
la gestione delle spedizioni è stata accorpata allo Scalo di Pisa San Rossore, obbligando così gli operatori di Massa Carrara, se vogliono utilizzare Trenitalia, a dover organizzare un trasporto prima su strada e poi a Pisa su rotaie;
la scelta di Trenitalia induce chiaramente a non privilegiare il trasporto su rotaie e, di fronte alla complessità dell'organizzazione, a ricorrere al trasporto su gomma, nonostante si ravvisi la presenza di un efficiente sistema di raccordi ferroviari ben collegati con la scalo di Massa Zona industriale -:
se non reputi utile intervenire affinché venga ripristinato il servizio di spedizione merci «a diffuso» presso lo scalo di Massa Zona Industriale.
(5-00930)
Interrogazioni a risposta scritta:
BALDELLI e GIRO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
le cosiddette «domeniche a piedi», da oramai qualche anno, vengono promosse da parte delle amministrazioni pubbliche locali come mezzo per arginare il fenomeno dell'inquinamento urbano e, in particolare, della concentrazione elevata delle polveri sottili nell'area cittadina;
i blocchi totali o parziali alla circolazione vengono in parte compensati con il potenziamento delle corse del trasporto pubblico locale, i cui profitti aumentano sensibilmente in occasione di tali iniziative;
per salvaguardare l'effettiva applicazione del divieto, le stesse amministrazioni locali, predispongono dei piani per controllare le aree urbane interessate dal provvedimento, attraverso l'istituzione di posti di blocco da parte della polizia municipale, con l'intento di fungere da deterrente, ma anche allo scopo di elevare sanzioni amministrative ai trasgressori;
come emerge oramai sistematicamente il giorno dopo la predisposizione di questi blocchi totali o parziali del traffico cittadino, il numero delle multe elevate dalla polizia municipale ai trasgressori del provvedimento è cospicuo e crescente;
il numero elevato delle multe inflitte ai trasgressori dei blocchi del traffico dipende, assai spesso, dal fatto che in molti non sono a conoscenza del provvedimento e questo è in larga parte imputabile alla mancanza di un sistema di informazione adeguato che diffonda la notizia in maniera capillare tra i cittadini;
questa specie di massacro fiscale indiretto dei cittadini automobilisti sembra essere diventato un vero e proprio business per le casse dei Comuni -:
se il Governo non intenda adottare al più presto iniziative concrete per far sì che i Comuni predispongano sistemi adeguati e capillari di informazione, anche attraverso l'invio di lettere postali informative ai residenti proprietari di veicoli, attraverso cui si invitino i cittadini ad iscriversi ad appositi servizi di informazione, anche via sms, predisposti gratuitamente dai Comuni, per garantire una maggiore chiarezza e trasparenza, e per porre fine ad un ingiusto massacro fiscale indiretto ai danni di molti cittadini ignari.
(4-03182)
CATANOSO. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
con decreto del Ministero 1o luglio 2006 è stato disposto il trasferimento agli armatori degli oneri relativi al traffico satellitare e alla manutenzione delle blue box, con la conseguente intestazione a loro nome dei relativi contratti;
alcune Capitanerie, per questioni di polizia marittima, effettuano numerose chiamate al giorno volte a localizzare le unità di pesca, costringendo gli armatori a sostenere elevatissimi costi per le utenze;
la Telecom Italia S.p.A - Servizi Radiomarittimi ha sottoposto agli armatori della marineria di Acireale (Catania) un contratto di servizio, di durata triennale, per la fatturazione del traffico Inmarsat per apparati blue box installati su unità da pesca nazionali di lunghezza f.t. compresa tra 18 e 24 metri;
nel contratto non è fatta menzione dell'assunzione a carico delle unità tra 18 e 24 metri, delle sole spese di gestione del traffico satellitare, rimanendo invece interamente a carico della ditta installatrice quelle relative alla manutenzione dell'apparato, coperto da garanzia totale per tre anni;
il contratto non prevede che in caso di disarmo prolungato (superiore a trenta giorni consecutivi) delle imbarcazioni, il contratto di manutenzione dovrà ritenersi sospeso, giusta comunicazione da recapitare alla Telecom, ed il rimborso - calcolato in dodicesimi - verrà restituito a conguaglio;
in ordine al traffico telefonico, si rende necessario disciplinare contrattualmente l'obbligo per la Pubblica Amministrazione di limitare al numero di due, al giorno, le chiamate volte a localizzare l'unità dì pesca, trattandosi di costi posti a carico degli armatori; inoltre, dovrebbero essere analiticamente esplicitati i costi delle comunicazioni bordo-terra;
le condizioni contrattuali dovrebbero prevedere, in caso di ritardato pagamento dei consumi di traffico, per un periodo superiore a novanta giorni, l'obbligo per il gestore di intimare all'armatore il preavviso di interruzione del servizio, a mezzo raccomandata R.R.;
per qualsiasi controversia inerente il contratto la competenza territoriale inderogabile dovrebbe essere quella del giudice del luogo di residenza o di domicilio del consumatore, se ubicati nel territorio dello Stato;
il contratto, infine, non contempla, per ogni modifica successiva delle stesse condizioni ovvero nelle ipotesi di dubbio sul senso di una clausola, il rinvio alle disposizioni di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, in materia di tutela dei consumatori;
è necessario intraprendere iniziative a tutela degli armatori di Catania e provincia, nella loro qualità di consumatori del servizio per la fatturazione del traffico Inmarsat per apparati blue box-:
se non ritenga opportuno assumere le necessarie iniziative affinché il personale addetto presso la competente Capitaneria limiti al massimo di due al giorno le chiamate volte a localizzare le unità di pesca di lunghezza tra i 18 e i 24 metri.
(4-03205)