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Allegato B
Seduta n. 143 del 12/4/2007
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BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interrogazione a risposta scritta:
ALFANO GIOACCHINO. - Al Ministro dei beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
da notizie giornalistiche e televisive la Soprintendenza archeologica di Pompei avrebbe intenzione di realizzare un servizio di accoglienza e didattica denominato «percorsi di approfondimento» per un numero di 10 edifici attualmente chiusi totalmente o parzialmente al pubblico;
tale iniziativa, della durata di un anno, verrebbe realizzata a seguito di «esperimento di licitazione privata» affidata alla società Arethusa - consorzio di ricerca e sviluppo s.r.l. che come garanzia stipulerà apposita polizza fidejussoria di 200.000,00 euro;
la predetta società dovrà comunicare i nominativi del personale impiegato con le rispettive qualifiche, l'inquadramento normativo e su tale personale la Soprintendenza Archeologica di Pompei dovrà esprimere il proprio gradimento;
la realizzazione del progetto comporta per la Soprintendenza Archeologica di Pompei spese ed oneri;
per la fruizione del servizio si prevede un supplemento del costo del biglietto pari a 3,00 euro;
tutte le organizzazioni sindacali della Soprintendenza, in data 23 marzo, hanno tenuto una manifestazione per denunciare la loro contrarietà all'estemalizzazione di servizi pubblici lamentando la mancata consultazione su materie contrattuali -:
se le polemiche e le difficoltà sorte in conseguenza del recente aumento di 1 euro del costo del biglietto per l'accesso agli scavi di Pompei non siano destinate ad accrescersi con la previsione di un ulteriore supplemento del prezzo del biglietto pari a 3,00 che si scaricherebbe, inspiegabilmente, sui visitatori che già ad oggi fruiscono di un servizio secondo l'interrogante non rapportato al valore del costo del biglietto;
se gli incassi stimati pari a 2.290.000,00 euro non costituiscano, qualora realizzati, un profitto eccessivo per la società affidataria, senza particolari ritorni per la Soprintendenza Archeologica di Pompei a cui rimangono gli oneri per la pulizia dei locali utilizzati, la fornitura di acqua e energia elettrica;
se tale servizio, ancorché in via sperimentale, non debba essere soggetto alla
procedura di evidenza pubblica richiamata dal Codice per i beni culturali;
se, visti i ripetuti furti e atti di vandalismo, sia da escludere a priori l'impiego di personale privato privo dei requisiti ribaditi dal Ministero dell'Interno per il quale la vigilanza deve essere espletata da personale in possesso della qualifica di agente di pubblica sicurezza al fine di non compromettere il conseguimento della finalità di tutela e salvaguardia dei beni culturali, tosi come riportato dall'Espresso del 12 aprile 2007, alle pagine 74 e 75;
se non ritenga di convocare una riunione territoriale con tutte le forze istituzionali del comprensorio ricadente nella giurisdizione della Soprintendenza Archeologica di Pompei, quali Comuni, Provincia, Regione Campania, convocando anche i Parlamentari per la predisposizione e condivisione di un piano di rilancio salvaguardia e messa in sicurezza degli scavi di Pompei, di Ercolano, Oplontis, Boscoreale, Stabia.
(4-03263)