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Allegato B
Seduta n. 144 del 16/4/2007
...
DIFESA
Interpellanza:
La sottoscritta chiede di interpellare il ministro della difesa, per sapere - premesso che:
sul quotidiano Liberazione del giorno venerdì 13 aprile 2007 viene riportata una dichiarazione del console generale americano a Milano Deborah Graze secondo la quale la zona necessaria per ampliare la base americana al Dal Molin a Vicenza non sarebbe stata richiesta dagli Stati Uniti ma offerta dal governo Berlusconi;
tale dichiarazione solleva rilevanti questioni di ordine politico-istituzionale dal momento che nonostante le reiterate richieste di chiarimenti sollevate da parte dell'interpellante e l'ampia eco che la vicenda ha avuto nell'opinione pubblica non è stata mai stato fornito un adeguato e soddisfacente chiarimento sulla dinamica che ha portato le autorità italiane ad acconsentire al progetto di riunificazione a Vicenza della 173a brigata;
le dichiarazioni del console generale americano a Milano Deborah Graze indicherebbero inoltre una atteggiamento di assoluta casualità e estemporaneità nelle scelte dell'Autorità italiane in materia di accordi internazionali e di difesa del nostro Paese, il che si aggiungerebbe alla gravi inadempienze avute nei confronti delle autorità locali tenute all'oscuro della decisione -:
se il ministro confermi tali notizie e se risultino dagli atti depositati presso il ministero interlocuzioni tra il precedente Governo italiano e il Governo statunitense;
se non ritenga di fornire un dettagliato resoconto su tali colloqui, indicando altresì le procedure che hanno portato alla conclusione dell'accordo;
se ritenga, visti gli ulteriori sviluppi, che sia necessario affrontare nuovamente l'intera questione.
(2-00458) «Deiana».
Interrogazione a risposta scritta:
GALANTE. - Al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
nella Relazione tecnico-finanziaria allegata al decreto di rifinanziamento delle Missioni Militari all'Estero, approvato dalla Camera dei deputati, si prevede lo stanziamento di 3.498.000 euro, destinati a finanziare il contratto con una
società di sicurezza presente in Iraq. I servizi di tale società sarebbero richiesti, sempre secondo al Relazione, dalla necessità di garantire la sicurezza e l'incolumità del personale italiano impiegato presso la USR (Unità di sostegno alla ricostruzione), istituita nel 2006 nella regione di Nassiriya e che proseguirà il suo lavoro anche nel 2007;
secondo il quotidiano l'Unità, la PMC (Private Military Company) scelta dal Governo italiano è la Aegis Defence Services, con sede a Londra. Si tratta di un colosso del settore, che ha già stipulato con il Pentagono, per i suoi servizi in Iraq, un contratto del valore di 293 milioni di dollari. Tale contratto ha sollevato forti proteste negli Stati Uniti, in particolare da parte di Marty Meehan, membro del Congresso Usa, perché il fondatore ed amministratore delegato di Aegis Defence Services, Tim Spicer, risulta coinvolto in abusi contro i diritti umani ed in violazioni internazionali;
Tim Spicer risulta fondatore anche di un'altra famigerata PMC, Sandline International, in collaborazione con il mercenario britannico, Simon Mann, noto per aver scontato un lungo periodo di detenzione per il coinvolgimento in un tentativo di colpo di stato in Guinea Equatoriale. Spicer è accusato della feroce repressione di una ribellione per conto del governo di Papua Nuova Guinea nel 1997 e, due anni dopo, di aver preso parte all'esportazione di 30 tonnellate di armi in Sierra Leone, nonostante l'embargo imposto dall'Onu. Inoltre, Spicer nel 1992, quando era ufficiale dell'Esercito britannico di stanza in Irlanda del Nord, fu coinvolto nella uccisione di un adolescente cattolico ad opera di due soldati posti sotto il suo comando e che, per questo delitto, furono condannati;
l'impiego sempre più massiccio di PMC in Iraq ha sollevato molte polemiche specialmente in seguito al coinvolgimento di alcuni contractor nelle torture avvenute nel carcere di Abu Ghraib. Inoltre, i dipendenti delle PMC non sono sottoposti ad alcuna giurisdizione, in quanto non sono classificabili né come «combattenti» né come «non combattenti», trovandosi così a poter agire in zone di guerra senza controllo ed eventualmente senza freni. Per queste ragioni, in paesi come la Gran Bretagna e gli Usa, che ricorrono sempre più diffusamente a tali società, il legislatore sta cercando di colmare tale lacuna ed, in particolare, il Congresso degli Stati Uniti ha deciso di estendere alle PMC il Codice Unificato della Giustizia Militare -:
se i Ministri interrogati intendano spiegare quali siano state le modalità ed i criteri che hanno condotto alla scelta di Aegis Defence Services quale fornitore dei servizi di sicurezza alla USR di Nassiriya;
se i Ministri interrogati ritengano che, stanti le premesse di cui sopra, Aegis Defence Services risponda ai criteri minimi, consistenti nel rispetto dei diritti umani e della legislazione internazionale, che dovrebbero essere alla base dell'agire normale di una società di sicurezza scelta dal Governo italiano, soprattutto nel quadro di un'operazione di ricostruzione e di pace in un paese già sufficientemente martoriato dalla guerra;
se i Ministri interrogati vogliano chiarire se ed attraverso quali strumenti intendano monitorare il corretto comportamento di Aegis Defence Services nel corso della fornitura dei suoi servizi e a quale tipo di controllo o giurisdizione siano soggetti.
(4-03280)