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Allegato B
Seduta n. 144 del 16/4/2007
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazione a risposta in Commissione:
DE SIMONE e LOCATELLI. - Al Ministro della pubblica istruzione, al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
la legge n. 143 del 4 giugno 2004, all'articolo 2 (Disposizioni speciali per il conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento), comma 1, lettere a), b), c), c-bis) e c-ter) e commi 1-bis e 1-ter, istituisce una serie di corsi speciali di durata annuale, riservati a diverse categorie di insegnanti in servizio che, per motivi diversi, risultano sprovvisti dell'abilitazione;
tali corsi sono stati attuati con due diversi decreti ministeriali: il decreto ministeriale n. 21 del 9 febbraio 2005, il decreto ministeriale n. 85 del 18 novembre 2005; a corredo del decreto ministeriale n. 85 del 2005 sono state emanate una serie di note successive: la nota prot. 2064 del 21 novembre 2005, la nota prot. 643 del 30 marzo 2006, la nota prot. 1098 del 5 giugno 2006 e infine le note prot. 1943 (Istruzione) e 2310 (Università), rispettivamente del 18 e 19 dicembre 2006, con le quali si invitano le Università e le SSIS a rimodulare i corsi per far sì che, omogeneamente, i corsisti espletino l'esame di ammissione nelle date di gennaio (Secondaria) e marzo (Primaria) 2008;
il CIPNA (Comitato Insegnanti Precari Non Abilitati), movimento cui aderiscono migliaia di docenti precari ammessi ai corsi in oggetto, ha denunciato in più sedi la discriminante e vessatoria gestione degli stessi da parte di talune Università e, soprattutto, la improvvisata gestione normativa ministeriale soprattutto con riferimento alle ultime due note ministeriali emanate a dicembre 2006;
in particolare con l'emanazione dei primi Bandi in Lombardia per la scuola secondaria si sono riscontrate le prime amare sorprese: percorsi biennali e test di accesso selettivi, in contrasto a qualunque disposto normativo;
le ultime due note emanate dal MPI e dal MUR, invece di prendere ad esempio comportamenti virtuosi tenuti da alcune Università, che da subito si sono adeguate alla normativa, hanno avallato i comportamenti contrari alla normativa di Università, come quelle lombarde che già prima
della emanazione delle due note e al contrario di quanto previsto nelle normative su indicate, avevano ribadito l'intenzione di concludere i corsi entro il giugno 2008 (invece del maggio-giugno 2007) con conseguente impossibilità per i corsisti di inserirsi a pieno titolo nelle graduatorie permanenti, creando palese disparità di trattamento rispetto ai corsisti delle altre regioni -:
le ragioni per le quali, già prima della emanazione delle due note, le Università lombarde non si siano adeguate alla normativa vigente;
se ritengano necessario prendere ad esempio le Università virtuose che hanno rispettato i tempi previsti dalla normativa vigente e a ritirare le due note del dicembre 2006 (n. 1943 e 2310) che tra l'altro sono state impugnate presso il TAR del Lazio da migliaia di corsisti, attraverso varie iniziative legali e ad emanare un provvedimento ministeriale che:
1) disponga il rispetto dei tempi previsti dal decreto ministeriale 85/05 e, comunque, ponga come termine ultimo per espletare i corsi (incluso l'esame di Stato) il 31 luglio 2007;
2) preveda una clausola avente effetto, di fatto, sanzionatorio per le università che non si adegueranno invitandole inderogabilmente ad emanare entro 15 giorni dal provvedimento di cui sopra, un decreto rettorale che espliciti, senza alcuna ambiguità, la data entro cui i corsi avranno termine, a pena di decadenza dal diritto ad organizzare i medesimi. Prevedendo altresì che a coloro i quali hanno già iniziato a frequentare i corsi debbano essere riconosciuti automaticamente i crediti acquisiti ed il monte ore svolto;
se ritengano necessario, al fine di favorire la partecipazione degli aventi diritto, utilizzare la modalità blended (a distanza) applicando l'accordo stipulato dal ministero della pubblica istruzione, dal ministero dell'università e della ricerca e dalla SSIS Lazio (firmato rispettivamente dal dottor Cosentino, dal dottor Masia e dal professor Guattari per i corsi non ancora attivati del decreto ministeriale n. 21 del 2005;
se ritengano necessario estendere l'accordo stipulato con la SSIS Lazio a tutti i corsi del decreto ministeriale n. 85 del 2005 per i quali non sia stato raggiunto il numero minimo di iscritti e/o per i quali le Università di afferenza non siano in grado di garantire l'attuazione ed espletamento dei medesimi corsi nei tempi previsti dal decreto ministeriale n. 85 del 2005.
(5-00936)