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Allegato B
Seduta n. 145 del 17/4/2007
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GIUSTIZIA
Interrogazione a risposta orale:
ALESSANDRI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
da alcuni articoli di stampa della provincia di Novara apprendiamo che al signor Natale Terzo, condannato nel 2005 a quindici anni di carcere per aver commesso reati di pedofilia ai danni di diciassette vittime, recentemente è stato concesso di poter scontare la pena agli arresti domiciliari;
la decisione di concedere una misura alternativa alla detenzione non sembra tener conto della particolare pericolosità dell'autore del reato, legato soprattutto al pericolo di reiterazione, anche per ammissione dello stesso pedofilo;
avvenimenti come quello in oggetto creano un notevole allarme sociale nella comunità e contraddicono il fondamentale principio della certezza della pena, se un soggetto riconosciuto colpevole di efferati episodi di abusi sessuali commessi a danno di minori viene ammesso a scontare la pena al di fuori del carcere;
l'approvazione della legge n. 38 del 2006 durante la scorsa legislatura ha voluto sicuramente rappresentare, da un punto di vista repressivo, un argine al dilagare della pedofilia attraverso l'introduzione di pene più severe rispetto al passato onde impedire il ricorso a tutta una serie di appigli giuridici che non possono essere garantiti a coloro che infieriscono sui bambini -:
quali iniziative, anche normative, il Ministro interrogato intenda promuovere per evitare che persone colpevoli di reati odiosi come la pedofilia, una volta rimesse in libertà, possano ricadere negli stessi comportamenti delittuosi e se sia allo studio la possibilità di introdurre sistemi in uso in altri Paesi, che affidino coattivamente all'uso di ritrovati farmacologici la possibilità di diminuire fortemente il pericolo della reiterazione del reato nei soggetti già condannati.
(3-00824)