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Allegato B
Seduta n. 145 del 17/4/2007
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INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
ZANELLA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
i Vigili del fuoco italiani furono i primi civili in Italia dopo L'Aeronautica militare a portare soccorso con elicotteri, tanto che nel 1954 e fino agli anni 70 la P.S. volava con i loro osservatori a bordo dei nostri aeromobili;
con un'interrogazione del settembre 2003 si faceva presente che l'indennità di volo della componente aerea dei Vigili del fuoco non era equiparata al resto dei Corpi dello Stato dotati di aeromobili, in particolare della Polizia di Stato e del Corpo forestale dello Stato;
ad oggi nulla è cambiato e nonostante le attività prestate dai Vigili del fuoco presentino una identità funzionale per quanto riguarda le finalità di pubblica sicurezza e difesa e conservazione del patrimonio boschivo dagli incendi, vi è una ancora disparità di trattamento retributivo a fronte di mansioni e responsabilità equivalenti tanto che gli aeronaviganti VVF si
trovano ultimi in fatto di riconoscimenti giuridici ed economici: l'indennità di volo della componente aerea dei Vigili del fuoco è determinata in maniera completamente diversa (natura provvisoria e non pensionabile e senza la legge detta di Trascinamento) rispetto agli altri corpi dello Stato, infatti è ancora una indennità accessoria rispetto alla normale retribuzione (viene pagata come indennità accessoria al di fuori dello stipendio e sempre con quattro mesi e più di ritardo);
l'indennità di volo per i Vigili del fuoco prevista dal decreto del Presidente della Repubblica n. 269 del 18 maggio 1987 che contempla una copertura equiparata a quella prevista per il personale di volo della Polizia di Stato e del Corpo forestale dello Stato non è ancora stata riconosciuta;
il decreto del Presidente della Repubblica n. 314 del 23 dicembre 2002 relativo al nuovo inquadramento economico, posizioni economiche e profili professionali del personale aeronavigante dei Vigili del fuoco è attuato parzialmente;
gli elicotteristi dei VV.F ancora oggi sono l'unico Corpo dello Stato ai quali non viene pagata l'indennità di allievo pilota/ specialista durante il corso basico di un anno di durata, che si tengono rispettivamente a Frosinone presso l'Aeronautica militare e presso l'Agusta;
a differenza degli altri Corpi dello Stato che volano come ad esempio P.S. - G.d.F. - C.F.S. - C.C. - eccetera, ai VV.F non viene pagata l'indennità di «pronto impiego aereo operativo»;
a differenza degli altri Corpi di Stato non viene percepita l'indennità di generi di conforto mensili previste: euro 80-90 circa per tutti i Corpi dello Stato, euro 10-15 per i VVF;
tutti i Corpi dello Stato con una apposita legge adeguano la loro indennità di volo agli aumenti che L'Aeronautica applica al proprio personale per arginare l'esodo verso ditte private, ma i VV.F anche qui si distinguono in negativo per le occasioni mancate;
il personale elicotterista che spesso viene inviato in missione per corsi, per copertura del servizio c/o altre sedi o per visite mediche, deve sempre anticipare le spese delle missione stessa mentre i rimborsi delle spese già anticipate dal personale dipendente che avvengono oltre i sei mesi successivi;
tutte queste discriminazioni portano l'operatore aeronautico VV.F a percepire nella sua globalità circa 500-600 euro in meno rispetto ai appartenenti della P.S. (stesso Ministero dell'Interno) e degli altri Corpi dello Stato, sempre a parità di anzianità di servizio;
attualmente lo stipendio medio mensile di un pilota dei VV.F con una anzianità di servizio di circa 22 anni, che pilota aeromobili del valore di circa 15 miliardi delle vecchie lire che rischia la vita in missioni di soccorso in condizioni estreme, è di poco superiore a euro 1.900 (al netto compresa l'indennità di volo) mentre un pilota elicotterista dei VV.F di Trento, guadagna circa euro 3.000 al mese;
il mancato riconoscimento di adeguate retribuzioni sta provocando un esodo di professionisti e specialisti formati dallo Stato; tale situazione, oltre che generare amarezza, rappresenta anche un grande spreco di denaro pubblico investito per le professionalità dei tecnici al servizio dello Stato -:
se il Governo non ritenga che sia doveroso riconoscere al personale dei Vigili del fuoco le stesse indennità previste per gli altri corpi dello Stato, considerato che le funzioni e le responsabilità nello svolgimento dei propri compiti, sono le medesime e che il decreto del Presidente della Repubblica n. 269 del 18 maggio 1987 prevede una copertura equiparata, facendo sì che l'indennità di volo mensile sia pagata nello stipendio e resa quindi pensionabile ed avvenga l'estensione delle indennità di volo della Polizia di Stato, al personale elicotterista VV.F;
se non ritenga doveroso procedere con la massima celerità ad attuare le previsioni del decreto del Presidente della Repubblica n. 314 del 23 dicembre 2002 relativo al nuovo inquadramento economico, posizioni economiche e profili professionali del personale aeronavigante dei Vigili del Fuoco.
(4-03301)
BURGIO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
il lavoratore Romano Borrelli, operaio presso la Denso di Poirino (Torino), nella primavera del 2006, e per circa due mesi, fu sottoposto a pedinamenti e appostamenti da parte di un'istituto investigativo privato, su commissione dell'azienda per la quale Borrelli lavora;
i fatti sono emersi soltanto in sede di dibattimento processuale, quando l'azienda è stata costretta a produrre la documentazione in suo possesso;
la documentazione ha inequivocabilmente dimostrato che Romano Borrelli non ha mai usufruito illecitamente di permessi concessi per cure mediche, cosa di cui era invece accusato;
la stessa documentazione ha altresì evidenziato che i pedinamenti si sono svolti anche quando Borrelli godeva di regolari periodi di ferie e che degli stessi sono stati oggetto anche il padre e il fratello del lavoratore, a causa di presunto errore commesso dall'agenzia investigativa;
l'operaio, noto per la sua attività sindacale e politica, ha ricevuto un grave danno morale a causa dell'esposizione alle ingiuste accuse, così come risulta vulnerata la sfera della riservatezza personale e familiare -:
se queste pratiche, che invadono la vita personale, possano essere considerate compatibili con la democrazia e i legittimi diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e/o dei cittadini;
se, anche alla luce della giurisprudenza in materia, non risulti necessario un chiarimento circa la teorica possibilità per il datore di lavoro di investigare legittimamente su comportamenti esterni all'attività lavorativa del proprio dipendente;
se non risulti necessario un chiarimento circa gli eventuali limiti di tale investigazione e sugli strumenti che si intendano predisporre per evitarne il superamento;
quale giudizio si dia, in ogni caso, su tale tipologia di comportamento aziendale;
quali misure si intendano adottare sul terreno normativo ed amministrativo in merito a tale ordine di problemi.
(4-03303)
BORDO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
diversi Comuni della provincia di Foggia sono stati colpiti dal terremoto del 2002, con epicentro nel comune molisano di San Giuliano di Puglia, che ha provocato la distruzione o la lesione di centinaia di edifici pubblici e privati;
lo Stato è impegnato in un lungo e costoso programma di ricostruzione riqualificazione delle aree colpite dal sisma, con l'obiettivo di evitarne l'ulteriore spopolamento e impoverimento economico;
i Comuni hanno assunto un ruolo di primo piano nella gestione tecnico-amministrativa dei fondi assegnati dal Governo alle due regioni interessate - Molise e Puglia - e degli stessi programmi di ricostruzione;
tali fondi, per il solo 2007, ammontano a 46 milioni di euro e sono destinati ad alimentare, positivamente, uno dei settori fondamentali dell'economia locale qual è il comparto delle costruzioni e delle attività artigianali ad esso connesse;
il sindacato FILLEA CGIL di Foggia ha recentemente denunciato un incremento del fenomeno del lavoro nero nei cantieri attivi in quegli stessi Comuni interessati
dalla ricostruzione post sisma, come testimoniato, tra l'altro, dalla mancata iscrizione del 50 per cento delle aziende censite alla Cassa Edile;
lo stesso sindacato ritiene tale incremento riconducibile anche ad una inesatta applicazione delle norme che regolano l'applicazione del Documento Unico di Regolarità Contributiva da parte delle Amministrazioni comunali -:
quali azioni intenda, intraprendere il Governo per ripristinare la piena regolarità amministrativa dei programmi di ricostruzione e la piena legalità nei cantieri che stanno effettuando tali interventi parzialmente e/o integralmente finanziati dallo Stato.
(4-03304)
ALESSANDRI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in data 9 aprile 2006 si è conclusa la tre giorni, (Milano-Bologna-Sassuolo), organizzata dall'Islamic Relief. Incontro programmato ufficialmente per trattare il tema della «Globalizzazione e solidarietà»;
l'Islamic Relief ha chiamato a raccolta migliaia di fedeli musulmani e ha mantenuto il programma prestabilito di fatto contravvenendo anche alle intenzioni dell'amministrazione comunale di Sassuolo che aveva revocato l'autorizzazione a svolgere l'incontro previsto inizialmente all'interno di una palestra comunale e poi spostato nella moschea della città Modenese. Ad oggi non risulta nessuna presa di posizione netta da parte delle istituzioni in merito a quella che l'interrogante giudica la sostanziale elusione dell'ordinanza emanata dall'amministrazione del comune di Sassuolo che vieta l'assembramento dei musulmani in una palestra della città di Sassuolo in occasione della tre giorni promossa dall'Islamic Relief;
l'Islamic Relief è costituita ufficialmente sotto forma di organizzazione umanitaria e rappresenta l'associazione di assistenza islamica più conosciuta al mondo;
l'Islamic Relief è stata più volte al centro di polemiche relative alle sue iniziative critiche contro il mondo occidentale e per le sue campagne di incitamento alla guerra santa;
l'Islamic Relief è stata fondata nel 1984 in Inghilterra dal medico Hany El Banna, nel 2005 ha avuto un bilancio ufficiale di 140 milioni euro;
da quanto si apprende consultando alcune fonti recuperabili online su siti internet di informazione non ufficiali si può ipotizzare che dietro la facciata umanitaria gli incontri promossi dall'Islamic Relief siano finalizzati alla propaganda del fondamentalismo islamico;
da quanto si apprende dalle notizie riportate dagli organi di stampa nell'anno 2006 i servizi segreti hanno accertato la riorganizzazione di cellule terroristiche fondameliste islamiche nel nostro Paese;
nel nostro Paese, le indagini sul terrorismo internazionale hanno portato a numerosi arresti e hanno dimostrato, senza ombra di dubbio, la presenza in Italia di cellule eversive del terrorismo islamico legate al movimento di Al Qaeda;
mentre oramai è palese che anche in Italia all'interno delle comunità islamiche si annidi la presenza di gruppi eversivi allo stesso tempo non è invece facilmente riscontrabile una collaborazione con le Forze dell'ordine e la magistratura da parte di quei musulmani che si dichiarano moderati e che continuano a chiedere diritti dimostrando la volontà di volersi integrare nella nostra società;
una politica buonista, superficiale e poco attenta alle vicende internazionali ha permesso il radicamento del fondamentalismo islamico anche nel nostro Paese -:
se il ministro voglia chiarire quali siano le reali attività portate avanti dall'associazione Islamic Relief in relazione soprattutto alla tre giorni svoltasi nel nostro Paese;
se il ministro intenda approfondire nei minimi dettagli quale sia stata la
reale destinazione dei fondi raccolti dall'Islamic Relief in occasione della tre giorni promossa in Italia e, considerato che ad oggi le istituzioni non hanno ancora preso nessuna posizione netta rispetto alla violazione della direttiva comunale dell'amministrazione di Sassuolo che aveva vietato lo svolgersi della manifestazione, nella palestra quali provvedimenti e iniziative il ministro intenda prendere per far sì che in futuro non possano ripetersi fatti simili.
(4-03305)