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Allegato A
Seduta n. 146 del 18/4/2007
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(Sezione 10 - Iniziative per l'omogeneizzazione della valutazione catastale degli immobili)
NARDI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il Governo ha dichiarato di voler caratterizzare la legge finanziaria per il 2007 con il richiamo al concetto dell'equità fiscale, considerandola, quindi, anche quale manovra redistributiva;
nella legge finanziaria per il 2007 è contenuta la previsione della revisione degli estimi catastali degli immobili;
i problemi inerenti alla suddivisione del territorio nazionale in zone censuarie e alla determinazione delle tariffe d'estimo sono stati oggetto di vari provvedimenti legislativi, al fine di ottenere una corretta determinazione degli estimi catastali, onde ripartire in maniera equa, rapportata cioè all'effettivo valore delle unità immobiliari, i necessari e conseguenti oneri tributari;
quindi, le zone censuarie devono essere determinate sulla base delle caratteristiche ambientali e socio-economiche similari in tutto il relativo territorio;
possono essere individuate microzone, sia sull'intero territorio comunale, sia su porzioni di esso o di più comuni, e, quindi, in base a caratteristiche di omogeneità riferite alla posizione dell'immobile, ai requisiti urbanistici, storico-ambientali, socio-economici, alla dotazione di servizi e di infrastrutture urbane;
il regolamento di attuazione emanato con decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138, ha dettato i criteri per la determinazione delle tariffe d'estimo, basate sui criteri di redditività media degli immobili e del loro valore di mercato;
nonostante la chiarezza delle norme, non vi è stata in molti casi una loro completa applicazione per svariate cause, alcune di carattere burocratico, come, ad esempio, il mancato rinnovo della commissione censuaria centrale, di cui al secondo comma dell'articolo 37 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, oppure l'incongruenza tra le banche dati dei comuni e quelli dell'agenzia del territorio, non essendo normate le riconciliazioni delle divergenze e non esistendo termini perentori entro cui provvedere all'omogeneizzazione degli estimi;
infine, questo status quo ha consentito ad alcuni comuni di lucrare un indebito aumento del gettito fiscale, derivante da un'iniqua applicazione della legge, come avviene per molti comuni confinanti con Roma e con le altre grandi città italiane;
ad esempio, il comune di Frascati ha incluso il proprio territorio in un'unica zona censuaria, pur in presenza di situazioni urbanistiche estremamente diversificate, con l'assurda conseguenza che, laddove il confine divide il territorio di Frascati dalle zone periferiche di Roma, i valori fondiari di abitazioni vicine e simili divergono fino ad essere gli uni il triplo degli altri -:
se il Governo sia al corrente dell'esistenza di tali sperequazioni tra i cittadini e quali iniziative intenda porre in essere per farle cessare, determinando un'equa omogeneizzazione della valutazione catastale di immobili simili tra comune e comune.(3-00820)
(17 aprile 2007)