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Allegato B
Seduta n. 146 del 18/4/2007
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INTERNO
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
da quanto si evince dall'articolo del quotidiano Il Foglio datato 13 aprile 2007,
la possibilità di infiltrazioni terroristiche islamiche in Italia, soprattutto attraverso le coste della Regione Sardegna, è ormai una preoccupante realtà;
secondo le indagini dell'intelligence, i nuovi punti di approdo dell'immigrazione algerina interessano soprattutto le coste della Sardegna e fonti del Viminale confermano che questo flusso di immigrati non può più essere considerato un «caso»;
soltanto poco tempo fa si è verificato l'ultimo sbarco di clandestini provenienti dall'Algeria: mercoledì 7 marzo 2007, infatti, intorno alle 04,30, sono sbarcati oltre 30 immigrati nella zona di Porto Pino, a sud della Sardegna; soltanto tra gli ultimi giorni del 2006 e il mese di gennaio 2007 sono sbarcati 60 clandestini algerini;
secondo quanto affermato da fonti del Viminale, e da quanto riportato sull'articolo di stampa in questione, i clandestini provenienti dall'Algeria sono riconducibili all'Islam di ispirazione salafita che non si appoggia all'associazionismo musulmano ma, piuttosto, ad una rete di conoscenze individuali - tra le quali spiccano contatti frequenti con miliziani di Al Qaida - strettamente connessa al flusso migratorio;
secondo quanto affermato nel testo dell'articolo, la minaccia è rappresentata in particolar modo dal Gruppo salafita per la predicazione ed il combattimento ma dalle coste dell'Algeria si imbarcano anche affiliati di altre formazioni;
le cellule salafite sono tra le più pericolose in quanto avversano ogni forma di governo nazionale e rivendicano assoluta informalità; cambiano zona o città con frequenza impedendo la loro individuazione e quella dei loro luoghi di ritrovo;
la consapevolezza del pericolo imminente ha convinto i rappresentanti del Governo algerino ad aumentare il numero di poliziotti sulle loro coste -:
quale sia la linea politica sul piano dalla sicurezza che il Governo intende adottare per garantire all'Italia ed alla Sardegna, attualmente principale punto di approdo del flusso migratorio di clandestini provenienti dall'Algeria, il controllo sulle nostre coste e la sicurezza dei cittadini sardi ed evitare che l'Isola diventi uno dei centri logistico-operativi dell'estremismo islamico organizzato e punto di riferimento per le cellule terroristiche salafite.
(2-00471) «Murgia».
Interrogazione a risposta orale:
MASCIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 14 aprile 2007 nella zona di Via Paolo Sarti a Milano si è sviluppata una vistosa protesta della Comunità di Cittadini della Repubblica Popolare Cinese in seguito ad una contravvenzione emessa da pattuglia dei Vigili Urbani ai danni della titolare di un esercizio commerciale;
nel corso della manifestazione ci sono stati scontri tra manifestanti e forze dell'ordine che hanno determinato il trasporto al pronto soccorso di alcuni cittadini cinesi e di qualche agente della stessa pubblica sicurezza;
quanto avvenuto il 14 aprile 2007 non è riconducibile al fatto specifico della contravvenzione emessa ai danni della signora Rouwei Bu, ma trova le sue fondamenta nel malessere di una comunità così importante come quella cinese, che non vede riconosciute le proprie libertà ed i propri diritti al pari di tanti cittadini italiani;
la manifestazione di cui sopra è stata spontanea ed ha visto in particolare una forte partecipazione dei commercianti cinesi e di tantissimi giovani della comunità;
i commercianti cinesi della zona lamentano da tempo una profonda ed ingiusta disparità di trattamento nei loro confronti, riferendo di essere oggetto di controlli continui e particolarmente severi che non verrebbero effettuati nei confronti degli esercenti italiani;
a titolo esemplificativo la recente decisione del Comune di Milano di stabilire orari definiti e inderogabili per il carico e lo scarico delle merci presso gli esercizi commerciali di questa zona, intervenuta dopo anni di totale assenza di regolamentazione e senza nessuna concertazione con i commercianti e imponendo il rispetto di tale regola attraverso una presenza massiccia della polizia municipale e l'istallazione di telecamere, si è configurata, secondo l'interrogante come una scelta dettata più dalla volontà di ostacolare tali attività commerciali che come una esigenza di sicurezza del quartiere;
il Console della Repubblica Popolare Cinese a Milano, Zhang Limin, ha lamentato di aver più volte richiesto un incontro alle autorità locali per analizzare la situazione e che tal; richieste siano sempre rimaste inevase;
la legislazione nazionale vigente non prevede tra le funzioni della polizia locale operazioni per la tutela dell'ordine ordine pubblico;
da numerose foto e da alcuni video apparsi sui media è possibile rintracciare la presenza di agenti in borghese o presunti tali ed in particolare di uno di essi che, privo di qualunque segno di riconoscimento, agisce tra le forze dell'ordine accanendosi con particolare determinazione contro alcuni manifestanti -:
in base a quale disposizione la polizia locale sia stata coinvolta in un servizio di ordine pubblico e se tale attività trovi giustificazioni in norme o disposizioni dell'ordinamento;
a chi siano riconducibili le persone prive di divisa e di qualunque segno di riconoscimento che agivano tra le fila della polizia locale durante gli scontri di Via Paolo Sarti;
se sia a conoscenza di valutazioni divergenti tra il Questore e il Comandante della Polizia Locale circa il tipo di utilizzo degli agenti di polizia locale in occasione dei disordini del 12 aprile;
se non si ritenga che l'uso degli strumenti di autotutela, ed in particolare del manganello, abbia oltrepassato quanto previsto dalle normative vigenti.
(3-00825)
Interrogazione a risposta in Commissione:
CAPARINI, BRICOLO e COTA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
sabato 7 aprile 2007 il Bresciaoggi denunciava il mancato trasferimento dall'attuale sito di via Codignole di Brescia della sede del Corpo dei Carabinieri del quartiere Lamarmora al nuovo edificio di via San Zeno, sempre nella Città di Brescia, appositamente progettato e costruito;
l'operatività della nuova caserma di via San Zeno, adeguatamente progettata e funzionale al mantenimento dell'ordine e della pubblica sicurezza nella zona Brescia Sud, consentirebbe l'auspicato ampliamento dell'organico in servizio;
l'immediata operatività della struttura di via San Zeno è necessaria in quanto si prospettano cambiamenti nella disposizione territoriale delle Circoscrizioni della Città di Brescia, in particolare della Sesta, territorio di competenza dell'attuale Comando dei Carabinieri Lamarmora che aumenterà di trentamila unità il proprio numero di residenti;
come evidenziato dalla stampa, la nuova sede è da tempo ultimata e solo intoppi burocratici ne impediscono l'utilizzo effettivo, dando ancora una volta l'impressione ai cittadini, che ne hanno seguito la costruzione, di «inutile perdita di tempo e spreco di denaro»;
la motivazione di questo ritardo secondo le indiscrezioni apparse sulla stampa locale pare dovuta alla mancanza delle autorizzazioni ministeriali al trasloco della stazione di Lamarmora dall'attuale
ed inospitale sede di via Codignole (nel cuore del quartiere di Lamarmora) in via San Zeno -:
quali iniziative il Ministro intenda intraprendere per rendere operativa la nuova sede del Comando dei Carabinieri di Via San Zeno;
i tempi previsti per tale trasferimento.
(5-00946)
Interrogazioni a risposta scritta:
PICANO e FABRIS. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nell'informativa emessa dall'INPDAP (protocollo n. 10184) avente ad oggetto la richiesta dell'amministrazione comunale di Roma in merito all'accredito figurativo del personale chiamato a ricoprire cariche pubbliche elettive, si evince che per alcune cariche relative a funzioni pubbliche elettive, tra le quali quella di consigliere circoscrizionale, trova applicazione la legge 27 dicembre 1985, n. 816, e successive modificazioni, la quale considera il periodo trascorso in aspettativa non retribuita come servizio effettivamente prestato, quindi utile ai fini pensionistici, con onere a carico dell'ente datore di lavoro;
nell'informativa n. 22 emessa dall'INPDAP il 23 giugno 2003 avente ad oggetto i riflessi contributivi relativi alle aspettative non retribuite degli amministratori locali è specificato che il decreto legislativo del 18 agosto 2000, n. 267 stabilisce che l'ambito soggettivo dello status di amministratore locale appartiene anche alla carica elettiva dei componenti degli organi di decentramento (articolo 77), dispone inoltre che i periodi di aspettativa concessi per l'espletamento del mandato sono da considerare come servizio utile a tutti gli effetti e che tali aspettative comportano, pertanto, l'obbligo all'effettivo versamento contributivo per tutta la durata del mandato elettivo (articolo 81);
i riferimenti legislativi summenzionati, nonostante siano chiaramente orientati a tutelare il personale dipendente presso la pubblica amministrazione chiamato a ricoprire cariche elettive o presso organi di decentramento, non contengono alcun riferimento specifico alla carica di assessore municipale, come invece avviene per le cariche di assessore della giunta comunale, provinciale, eccetera -:
se il Ministro interrogato, alla luce di quanto descritto dalla presente interrogazione, non ritenga necessario adottare le opportune iniziative, anche normative, al fine di chiarire le posizioni contributive dei dipendenti comunali chiamati a svolgere incarichi di assessori municipali, considerato che, ad oggi, non risultano ancora versati i contributi previdenziali.
(4-03313)
ANGELA NAPOLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'interrogante già in precedenza ha inteso denunziare il sottodimensionamento degli organici dei Vigili del Fuoco in Calabria;
ormai da diverso tempo viene evidenziata l'esigenza di adeguare l'organico del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Lamezia Terme (Catanzaro) che comprende ben 20 Comuni;
l'organico attuale del distaccamento di Lamezia Terme è composto da soli 8 Vigili permanenti, suddivisi in due turni di 12 ore ciascuno, più gli straordinari: quindi, una sola squadra per turno;
si è fatto un gran parlare dell'emergenza sicurezza nella Città di Lamezia Terme e sono stati assunti impegni governativi per intervenire nel merito;
in particolare, era stato garantito l'aumento di un adeguato numero di Vigili del Fuoco, ma a tutt'oggi l'impegno assunto non è stato mantenuto -:
se non ritenga necessario ed urgente adeguare opportunamente l'organico dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Lamezia Terme, anche al fine di garantire sicurezza di interventi.
(4-03314)
D'AGRÒ. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
a distanza di due anni dal primo incidente di volo che causò la morte di uno specialista del Reparto Volo di Abbasanta (Oristano) e degli altri due incidenti avvenuti nei mesi di aprile e maggio 2005 che causarono la perdita di altri quattro aeronaviganti della Polizia di Stato, non ci sono stati interventi utili a modificare il pericoloso stato di fatto;
mentre per i Reparti Volo dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato si sta già provvedendo all'acquisto di diversi elicotteri (17 per i Carabineri, 7 per la Guardia di Finanza e 3 per il Corpo Forestale), da quasi venti anni non si è provveduto al rinnovo del parco elicotteri per il personale aeronavigante della Polizia di Stato;
i mezzi a disposizione sono così obsoleti che risulta più costosa la manutenzione che l'acquisto di nuovi mezzi;
inoltre, gli Autocentri di Polizia non hanno più risorse sufficienti per far fronte alle spese per le riparazioni ed i ricambi, il carburante è «contingentato» e l'attività di volo drasticamente ridimensionata -:
quali iniziative intenda adottare per fronteggiare le sopra indicate difficoltà del personale aeronavigante della Polizia di Stato, al fine anche di garantire sicurezza e l'incolumità degli operatori.
(4-03316)
RAMPELLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il sindacato autonomo di Polizia (S.A.P.) ha denunciato nei giorni scorsi una evidente disparità di trattamento economico ad oggi presente tra dipendenti della Polizia di Stato;
mentre gli agenti della Polizia Stradale, Ferroviaria e Postale si vedono retribuire una specifica indennità - che viene versata al Ministero dell'interno dagli enti a favore dei quali viene reso il particolare e qualificato servizio (come Società Autostrade, Trenitalia, Poste Italiane, eccetera) - questo non avviene per i poliziotti che operano presso tutti gli Uffici di Polizia di Frontiera aeroportuali, portuali e di frontiera terrestre;
in questo particolare momento storico parlare di Polizia di Frontiera, significa soprattutto parlare di sicurezza dei cittadini/viaggiatori;
dopo i tragici eventi dell'11 settembre 2001, la sicurezza dei trasporti è, infatti, diventata l'interesse primario di tutte le nazioni che hanno dato impulso a tutte quelle iniziative finalizzate all'innalzamento dei relativi standard;
l'Ufficio di Polizia presso lo scalo aereo di Roma-Fiumicino opera in un aeroporto intercontinentale che vede transitare, nella propria aerostazione, circa 90.000 viaggiatori al giorno;
l'attività profusa dagli operatori della Polaria di Fiumicino ha portato ad un immediato ed elevato innalzamento degli standard di sicurezza che ha consentito all'aeroporto «Leonardo da Vinci» di essere stato il primo scalo al mondo a ripristinare i collegamenti aerei con gli Stati Uniti d'America interrotti, per motivi di sicurezza e su espressa richiesta delle autorità statunitensi, all'indomani dell'11 settembre;
proprio a Fiumicino, pochi mesi dopo i tragici eventi narrati, è stato tratto in arresto uno dei membri di spicco dell'organizzazione terroristica «Al Quaeda» sorpreso da un agente della Polizia di Frontiera con documenti falsi all'atto del controllo documentale;
la Polaria di Fiumicino è stata, da sempre, battistrada per le innovazioni e le migliorie dei servizi di Polizia in ambito aeroportuale;
detto Ufficio ha istituito, primo in Italia, la cosiddetta «Unità di Sicurezza Voli Sensibili», costituita da personale appositamente addestrato per prevenire situazioni «critiche» collegate ad attentati terroristici;
relativamente all'attività di Frontiera, presso l'aeroporto «Leonardo da Vinci» opera da anni la «SVIF» (Squadra Verifiche ed Investigazioni di Frontiera) costituita da personale che, unendo alta specializzazione nel falso documentale ed elevata esperienza nel riconoscere quei voli sicuramente vettori dei flussi immigratori clandestini (ad esempio quelli provenienti dal Corno d'Africa e dall'Africa occidentale, dai Balcani, dall'Europa orientale, dal Medio ed Estremo Oriente, dal Subcontinente Indiano e dall'America Latina) riesce, quotidianamente, ad ottenere risultati importanti nella lotta all'immigrazione clandestina;
l'importante concetto di «sicurezza dei trasporti» ha riguardato anche il settore marittimo;
a seguito dell'emanazione da parte dell'«International Marittim Organization» (I.M.O.) di un nuovo codice sulla security delle navi e delle infrastrutture portuali definito I.S.P.S. Code (International Ship and Port facility Security Code), le imprese marittime sono tenute ad adottare un piano di sicurezza per ogni nave che comprenda anche procedure di emergenza in caso di atti terroristici;
altri obblighi riguardano l'installazione a bordo di ogni nave un sistema automatico di identificazione e l'individuazione di un ufficiale responsabile della sicurezza a bordo sia durante la navigazione che nelle relazioni «esterne» con i delegati alla sicurezza presenti presso tutti i porti di approdo;
sempre l'I.S.P.S. Code prevede l'obbligatorietà dell'adozione di un dettagliato piano di sicurezza portuale al quale devono concorrere, ovviamente, tutte le forze di Polizia;
anche in questo caso, l'attività della Polizia di Frontiera, rivolta ad adeguare gli standard di sicurezza degli Uffici Marittimi da esse dipendenti, è stata immediata e proficua;
l'Ufficio di Polizia Marittima presso il porto di Civitavecchia da sempre garante della sicurezza sui numerosi ed importanti collegamenti con la Sardegna e la Corsica, è divenuto vero e proprio crocevia di tutto il traffico marittimo europeo;
i nuovi collegamenti con la Sicilia attivi tutto l'anno e l'inaugurazione della «Autostrada del Mare» Civitavecchia-Barcellona hanno portato, a partire dal 2004, ad un notevole incremento sia del traffico commerciale che turistico con l'approdo di oltre 600 navi in un anno per un totale di oltre 600.000 passeggeri -:
quali urgenti iniziative intenda intraprendere da un punto di vista normativo al fine di riconoscere a tutti i poliziotti che operano presso gli Uffici di Polizia di Frontiera aeroportuali, portuali e di frontiera terrestre una specifica indennità, del resto già concessa a tutti gli operatori di altre specialità, in modo da eliminare una evidente disparità di trattamento e garantire una ancor più proficua professionalità di detto personale;
se non ritenga opportuno, d'intesa con il Ministero dell'economia, valutare l'ipotesi di aumentare il costo delle tasse aeroportuali - come in occasione della privatizzazione dei controlli di sicurezza sui bagagli - così da ottenere un gettito fiscale sufficiente per retribuire gli addetti ai controlli e incidendo in misura molto ridotta e quasi irrilevante sul costo di ogni singolo biglietto aereo e/o marittimo.
(4-03318)
BELLANOVA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel corso delle ultime settimane si è verificato un notevole aumento del numero di furti in appartamento nel territorio della provincia di Lecce, con particolare intensità nell'area del Basso Salento;
in particolare i fatti di cronaca riferiscono di: numero 5 furti a Casarano; un furto presso un frantoio da cui è stato sottratto un grosso quantitativo di olio, e diversi furti in appartamento nel comune
di Collepasso; numero 5 furti a Matino, di cui 2 nel corso della stessa giornata; diversi furti in abitazioni e studi professionali nel comune di Racale; 3 furti in appartamento a Tuglie;
gli episodi richiamati stanno destando forte preoccupazione nella popolazione tanto da far pensare ad una riorganizzazione della criminalità locale -:
quali informazioni siano in possesso del Ministro circa il fenomeno criminale di cui in oggetto e se le forze dell'ordine presenti sul territorio siano ritenute in numero sufficiente per poter fronteggiare la situazione;
quali iniziative urgenti il Ministro ritenga di adottare affinché le autorità preposte al controllo del territorio possano riuscire a contrastare questi fenomeni particolarmente numerosi nell'ultimo periodo.
(4-03323)
GRIMOLDI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il parco autovetture di cui dispone la Questura di Como poggia ancora sulla vecchia linea delle Fiat Marea, ormai giunte oltre il limite della loro normale vita operativa, come prova la crescente frequenza dei guasti meccanici che ne limita l'utilizzo;
la predetta Questura attende un quantitativo sostitutivo di Alfa Romeo 159, il cui arrivo tuttavia non pare ancora in vista, mentre si ha notizia di altri presidi, come quello di Nuoro, dove le vetture sono state consegnate lo scorso agosto;
sempre a Como risulta critica la situazione in cui versa il presidio dell'Arma dei Carabinieri, situato nei locali della vecchia caserma Culquaber, mentre risulta inutilizzata la sede dell'ex Distretto militare cittadino, che sarebbe ideale per ospitare i Carabinieri;
a metà aprile 2007, il Sindacato Autonomo di Polizia lamentava altresì il mancato pagamento degli straordinari relativi al dicembre 2006, nonché delle indennità dovute per lavoro notturno o festivo -:
quali misure il Governo intenda assumere per accelerare la consegna della nuova linea di autovetture promessa alla Questura di Como, la liquidazione delle prestazioni straordinarie, di lavoro notturno e festivo dovute al personale delle forze di Polizia in servizio a Como ed il trasferimento del presidio cittadino dell'Arma dei Carabinieri dalla caserma Culquaber alla sede dell'ex Distretto militare.
(4-03327)
BELLILLO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
di recente nella trasmissione «Anno zero», condotta da Michele Santoro, sono state presentate alcune storie di donne mussulmane che vivono in una condizione di totale sottomissione e violenza domestica;
una delle più drammatiche è la storia di Najat Haddi, cittadina marocchina in Italia regolarmente dal 1987, sposata con Ali Kishk, cittadino egiziano, anch'egli con regolare permesso di soggiorno. La coppia si è sposata in Italia ed ha avuto 4 figli;
la donna, non solo ha subito maltrattamenti e violenze, certificati dalle strutture sanitarie italiane, ma ha dovuto subire anche un secondo matrimonio poligamico del marito, a cui era contraria;
la donna ha ottenuto l'affidamento dei figli dal Tribunale per i Minorenni di Roma;
il 26 settembre 2006 il marito ha sottratto i due figli più piccoli e, contro la loro volontà, li ha portati in Egitto, sottraendo anche i documenti della figlia più grande e della prima moglie;
partendo dall'Italia, l'uomo non ha portato con sé il passaporto, che è rimasto
a casa; ciò nonostante l'uomo ha potuto lasciare l'Italia con due minorenni, senza alcun problema;
tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Araba d'Egitto è in vigore una Convenzione per il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze in materia civile, commerciale e di stato delle persone, firmata al Cairo nel 1977 e resa esecutiva in Italia con legge 24 ottobre 1980, n. 764, entrata in vigore il 30 ottobre 1981 -:
quali controlli effettivi siano stati attuati al momento della partenza del cittadino egiziano dall'Italia, essendo privo di passaporto e portando con sé due minorenni, senza il consenso della madre;
per quali motivi, a distanza di 7 mesi, non sia stato possibile ottenere la benché minima informazione sulla sorte dei due bambini, nonostante la competenza dell'Italia ad intervenire secondo la regola giuridica della territorialità entro cui avvengono i reati di sottrazione;
quali azioni intendano attivare per la soluzione positiva del problema dei due minori sottratti alla madre, legittima affidataria;
quali azioni di sostegno alla prima moglie e alla figlia maggiore si intendono attivare, dal momento che sono prive di documenti, illegalmente sottratti dal cittadino egiziano al momento della partenza, innescando una situazione che pone le due donne a rischio di espulsione dall'Italia.
(4-03332)
MIGLIORI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
si apprende la notizia dell'imminente chiusura del distaccamento della Polizia Stradale di Volterra (PI);
la soppressione di tale essenziale presenza ai fini della sicurezza stradale e civile di tutta tale parte della Provincia di Pisa comporterebbe danni significativi alla qualità della vita e all'economia turistica rappresentando una incomprensibile scelta di irrazionale «razionalizzazione»-:
se non si reputi opportuno ed urgente riconfermare la presenza e il distaccamento in Volterra della Polizia Stradale.
(4-03348)