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Allegato A
Seduta n. 147 del 19/4/2007
(Sezione 5 - Gestione del servizio idrico integrato dell'ambito territoriale ottimale di Caltanisetta)
E)
I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell'interno, per sapere - premesso che:
l'interrogazione a risposta orale Misuraca n. 3-00178, presentata il 2 agosto 2006, già segnalava che dopo l'assegnazione, con gara d'appalto da parte dell'ambito territoriale ottimale di Caltanissetta, della gestione del servizio idrico integrato di tale provincia per i prossimi trent'anni al raggruppamento di imprese Aqualia, si era verificata una grave anomalia;
tale anomalia consisteva nel fatto che il raggruppamento temporaneo di imprese Ibi, principale concorrente di Aqualia - escluso dalla gara per un cavillo formale - rinunciava al ricorso al tribunale amministrativo regionale, con l'intenzione di stipulare un'intesa con Aqualia ed entrando nel servizio idrico, sia pure con il 49 per cento delle azioni;
la medesima interrogazione, evidenziando che tale procedura (così come poi si è verificato), ad avviso degli interpellanti è espressamente vietata dal «codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi o forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», come pure confermato dal comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche, organo della pubblica amministrazione, chiedeva ai Ministri competenti se non fosse opportuno avviare verifiche circa la citata anomalia dell'intesa successiva all'aggiudicazione dell'appalto;
all'interrogazione citata non è ad oggi stata fornita alcuna risposta all'interrogante;
nel frattempo, come soggetto gestore dal servizio idrico integrato dell'ambito territoriale ottimale di Caltanissetta, è stata creata la Acque di Caltanissetta s.p.a., costituita da un raggruppamento di imprese (con capofila la società Aqualia);
Acque di Caltanissetta s.p.a. è una società privata, che opera con capitale pubblico e gestisce un servizio pubblico, ed è per questo che ad inizio dall'anno 2007 è stato richiesto dalle organizzazioni sindacali un incontro sia all'ambito territoriale ottimale che a Acque di Caltanissetta s.p.a., per chiarire i primi atti amministrativi del nuovo gestore del servizio idrico integrato di Caltanissetta, con particolare riferimento alla ventilata assunzione di nuove unità lavorative, al fine di evitare strumentalizzazioni e speculazioni sull'iter relativo al personale da assumere e per conoscere meglio il piano aziendale;
a tal proposito si registrano diverse rimostranze da parte di dipendenti di alcuni comuni della provincia di Caltanissetta, i quali contestano il trasferimento alle dipendenze del gestore idrico Acque di Caltanissetta s.p.a. per l'incertezza del loro futuro a seguito della scarsa informazione della dirigenza; si contesta, altresì, la procedura amministrativa seguita per la ricognizione del personale dipendente soggetto al trasferimento, in quanto non sarebbe rispettata la preventiva concertazione in sede locale con le organizzazioni sindacali competenti;
dopo la messa in liquidazione dell'Ente acquedotti siciliani, il personale adibito in provincia di Caltanissetta non è stato mai contattato - come risulta da dichiarazioni sulla stampa di rappresentanti sindacali - dalla dirigenza di Acque di Caltanissetta s.p.a. per un trasferimento alle proprie dipendenze, nonostante la qualificazione acquisita dopo decenni di lavoro, vedendo così mortificata la propria professionalità;
sembra emergere la totale assenza di una pianta organica che possa essere in grado di definire i reali bisogni per la gestione dei servizi e le concrete necessità
dello stesso, prefigurando, quindi, pesanti ripercussioni sugli utenti e le loro bollette, influendo sulla stessa economicità del servizio;
vi è, inoltre, la forte preoccupazione, riportata dalla stampa, che la Acque di Caltanissetta s.p.a. abbia avviato delle assunzioni senza un preventivo protocollo finalizzato a quantificare i bisogni della gestione, la dotazione organica dell'ambito territoriale ottimale e quanto necessario ad intraprendere il servizio;
sono migliaia - come consta agli interpellanti - i giovani che fanno la fila presso le segreterie politiche per la segnalazione ad un'assunzione presso il gestore del servizio idrico e per evitare tale forma di clientelismo è stato più volte sollecitata una maggiore trasparenza;
ad oggi non vi sono atti che rispondono all'impegno preso dalla dirigenza dell'ambito territoriale ottimale per concertare un protocollo di legalità ed il fatto è tanto più grave nell'imminenza dell'avvio della campagna elettorale per le elezioni amministrative in 12 comuni su 22 della provincia di Caltanissetta;
più volte la Acque di Caltanissetta s.p.a. e l'ambito territoriale ottimale sono state sollecitate da rappresentanze istituzionali, politici e sindacali a portare a pubblica conoscenza le varie fasi come si andranno ad attuare, quali i rapporti con i comuni, l'assunzione del personale, i costi per l'utenza e, in particolare, il relativo programma industriale nelle sue varie componenti, senza peraltro ottenere mai una risposta;
tutti i sindaci della provincia di Caltanissetta compongono l'assemblea dei soci dell'ambito territoriale ottimale e molti di essi sono membri del consiglio di amministrazione;
presso il ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è istituito il comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche, organo indipendente della pubblica amministrazione, istituito dalla legge 5 gennaio 1994, n. 36, il quale riferisce annualmente al Parlamento circa lo stato del settore, relativamente al servizio idrico integrato comprensivo dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione;
tra i compiti fondamentali affidati al comitato vi è anche quello di garantire l'osservanza dei principi della legge di riforma dei servizi idrici, con particolare riferimento all'efficienza, efficacia ed economicità del servizio;
a tale comitato è attribuito il potere di proporre azione innanzi alle autorità competenti contro gli atti posti in essere in violazione della legge, nonché di esercitare l'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori e di risarcimento dei danni a tutela dei diritti dell'utente -:
se siano a conoscenza dei fatti esposti;
se non ritengano opportuno intervenire con immediatezza, informando il comitato di vigilanza di cui in premessa, nei confronti della società Acque di Caltanissetta s.p.a. per verificare la regolarità nei comportamenti amministrativi - efficienza, efficacia ed economicità del servizio - in particolare chiedendo di rendere pubbliche le procedure del piano industriale;
se non ritengano opportuno, in vista della tornata elettorale, intervenire per suggerire di sospendere temporaneamente le procedure di assunzione, almeno fino alla chiusura della campagna elettorale, in considerazione del fatto che molti sindaci controllano, in qualità di consiglieri e amministratori dell'ambito territoriale ottimale, il gestore idrico;
se non sia opportuno, considerato come si legge dalla stampa il notevole numero di assunzioni previste, vigilare sulla pubblicità dei provvedimenti relativi
alle assunzioni, ai subappalti e alla fornitura di servizi e al costo del servizio da applicare ai cittadini di Caltanissetta.
(2-00456)
«Misuraca, Fallica, Boscetto, Cicu, Testoni, Palmieri, Romele, Licastro Scardino, D'Ippolito Vitale, Santelli, Germanà, Giuseppe Fini, Ceroni, Fasolino, Osvaldo Napoli, Uggè, Lazzari, Garagnani, Caligiuri, Angelino Alfano, La Loggia, Giudice, Mormino, Baiamonte, Martino, Prestigiacomo, Stagno d'Alcontres, Floresta, Palumbo, Minardo, Grimaldi, Fedele, Mario Pepe».
(11 aprile 2007)