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Allegato B
Seduta n. 147 del 19/4/2007
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INTERNO
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
secondo l'ordinamento giuridico italiano l'apologia e la propaganda del fascismo, dell'antisemitismo e del razzismo costituiscono gravi reati;
le scritte sui muri nazi-fasciste ed antisemite non sono in alcun modo equiparabili alle altre scritte sui muri che al più insidiano il decoro urbano;
da due mesi a questa parte le mura esterne del Liceo Classico statale «Tasso», ubicato in Via Sicilia nel centro storico di Roma e frequentato ogni giorno da centinaia di studenti, vengono di notte imbrattate da scritte i chiaro stampo nazi-fascista ed antisemita con svastiche, croci celtiche, minacce agli studenti antifascisti e scritte come «Roma è fascista», «Sieg Heil», «Juden raus», «Ebrei ai forni», «A noi»;
la mattina del 27 marzo, data di poco precedente la commemorazione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, sono comparse le scritte «Dio è con noi», traduzione in italiano del lugubre motto delle SS «Gott mit Uns», «Blocco Studentesco» e svariate croci celtiche;
per il 28 marzo era prevista un'assemblea al Liceo Tasso, che vedeva la partecipazione del Presidente dell'ANPI Lazio Massimo Rendina, medaglia d'oro della Resistenza;
nel raggio di 200 metri dal Liceo Tasso esistono una Stazione dei Carabinieri, sita in via Boncompagni e, ben più importante, il Commissariato di PS Castro Pretorio, sito in via Toscana, i cui agenti non possono non notare nelle loro perlustrazioni quotidiane di servizio e di primissimo mattino l'esistenza delle scritte;
gli stessi alunni del Liceo Tasso, pur vivendo in un'atmosfera di inquietudine e paura, sono soliti con cadenza almeno bisettimanale cancellare le scritte neo-fasciste, visto che non funziona nemmeno una catena di comunicazione rapida ed urgente tra le forze di polizia e il servizio del Comune di Roma, preposto alla cancellazione delle scritte -:
quale sia il giudizio del Ministro in indirizzo sulle vicende in parola;
se le autorità di Polizia di Roma e quelle territoriali competenti per il quartiere del Liceo Tasso abbiano cognizione della gravità della situazione abbiano sinora provveduto alla quotidiana registrazione delle scritte nazi-fasciste intorno al Tasso, che comunque costituiscono un reato penale;
se si debba assistere passivamente, nelle prossime notti, ad ulteriori imbrattamenti con turpitudini nazi-fasciste ed antisemite o se, al contrario, l'attività di controllo e di repressione delle manifestazioni di apologia di nazi-fascismo ed antisemitismo non debba esser adeguatamente rafforzata, visto che dopo le prime apparizioni delle scritte era ben prevedibile il ritorno dei responsabili di tali azioni e nulla sembra essere stato fatto da parte delle autorità preposte ai fini della identificazione degli stessi;
se il Ministro in indirizzo non ritenga una circostanza aggravante e particolarmente inquietante che i fatti suesposti siano avvenuti a breve distanza dalle postazioni delle forze di polizia;
se in ogni caso siano state intraprese da parte della Polizia Giudiziaria attività di indagine sulle vicende in parola.
(2-00473) «Burgio, Smeriglio, Migliore».
Interrogazioni a risposta orale:
GRIMOLDI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
le Rappresentanze diplomatiche italiane, accreditate presso Stati esteri da cui proviene la maggior parte degli immigrati irregolari (ad esempio, Tirana, Il Cairo, Rabat, Tunisi, Bucarest, Algeri, Kiev, Lagos, Nairobi, eccetera), sono sprovviste di personale della Polizia di Stato, addetto al controllo, alla sicurezza e prevenzione sul rilascio dei visti d'ingresso in Italia;
fino al 2002, detto Personale, selezionato tra gli Uffici immigrazione e di frontiera, con competenze particolari e conoscenza delle lingue straniere, comprendeva circa 80 elementi, distribuiti in 35 ambasciate italiane;
lo stesso Capo della Polizia, il Prefetto De Gennaro, nel corso dell'audizione del 17 ottobre 2000 presso il Comitato Parlamentare di Controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di Vigilanza sull'attività di Europol, di Controllo e Vigilanza in materia d'immigrazione, ha esaltato il ruolo strategico di «prima linea di controllo e di gestione dei flussi migratori» condotto dal predetto pool;
dal 2002 è iniziata una vera e propria «diaspora» del Personale di Polizia in parola, sostituito da personale interinale «locale», per la cui assunzione il Governo ha emanato un decreto per lo stanziamento di 300 mila euro;
l'impiego di personale che non è alle dirette dipendenze della Pubblica Amministrazione non consente di svolgere i compiti propri del Pubblico Ufficiale, né tantomeno può subornare la funzione tipica del poliziotto specialista del settore, poiché la mancanza delle necessarie qualifiche di ufficiale o agente di poliza giudiziaria e di ufficiale o agente di Pubblica sicurezza non consentono a detto personale di accedere agli archivi informatici o di contattare gli Uffici di Polizia in Italia e all'estero, ai fini dello svolgimento della funzione di Prevenzione e Controllo sul rilascio dei visti;
gli addetti locali, in servizio presso le nostre Rappresentanze diplomatiche possono svolgere mansioni attinenti alla stampa, collezione, movimentazione fascicoli, inserimento dati, eccetera, laddove i poliziotti possono effettuare la verifica documentale (avendo fatto corsi di falso documentale), condurre interviste amministrative ed accertamenti, curare presso gli Uffici competenti l'interrogazione di archivi informatici, ai quali non possono accedere nemmeno gli impiegati del Ministero degli Affari esteri (per i limiti imposti dalla legge n. 121 del 1981, nonché dalla legge sulla privacy);
tra i compiti affidati al personale della Polizia di Stato, comandato presso le Rappresentanze diplomatiche all'estero, rientrerebbe anche quello di intelligence, basato sulle informazioni relative al rischio ed alla propensione all'immigrazione del Paese ove sono in servizio, attraverso la trasmissione di dati, articoli di stampa, atteggiamenti delle Autorità locali riguardo alla problematica immigratoria, comprese le informazioni fornite da fonti esterne, l'individuazione delle tecniche usate per espatriare fraudolentemente, ed infine l'individuazione di coinvolgimenti di organizzazioni criminali dedite al traffico di essere umani;
il personale della Polizia di Stato per poter essere comandato presso le ambasciate italiane all'estero ha sostenuto una selezione, consistente nel superamento di esami scritti e orali di lingue straniere e di normativa specifica di settore;
non si escludono dubbi sull'affidabilità di taluni dei collaboratori locali interinali, che operano in una sezione consolare così delicata, come l'Ufficio visti, in quanto si tratta di «cittadini stranieri», che non hanno giurato fedeltà alla Repubblica italiana, bensì al proprio Paese-:
in base a quale ratio i ministri interrogati hanno deciso di smantellare un
presidio di fondamentale importanza per la prevenzione e il controllo del visto d'ingresso in area Schenghen, le cui azioni non si limitano ad un mero accertamento di regolarità formale e documentale, bensì alla ponderazione circa i rischi immigratori soggettivi, da un anno e mezzo in mano ad impiegati «surrettizi»;
come intendano i ministri interrogati affrontare e risolvere un problema che rischia di accrescere le probabilità di rilascio del visto d'ingresso in Italia a pericolosi infiltrati ad opera del terrorismo internazionale.
(3-00829)
GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il Degrado, locale romano dove circa 10 anni fa è nato il movimento transgender in Italia, è stato chiuso il 31 marzo 2007 a seguito di un bliz da parte di una cinquantina di carabinieri;
il locale è un'Associazione privata il cui intendimento è quello di rappresentare un momento di aggregazione culturale contro ogni tipo di discriminazione e contro lo sfruttamento della persona a partire dall'autoderminazione delle proprie scelte sessuali al di fuori di ogni mercimonio;
nel corso dei dieci anni dell'apertura del locale sono stati innumerevoli i controlli da parte di polizia, carabinieri e vigili urbani ma i rilievi fatti hanno prodotto solo sanzioni di ordine amministrativo di non particolare gravità;
l'intervento di carabinieri, seguito dal fermo di molti presenti per diverse ore, è stato gestito con modalità alquanto plateali, bloccando la strada antistante per ore;
nel corso dell'operazione sono stati posti agli arresti domiciliari Silvio Orsaia e Eugenio Pistinizzi, un clochard senza fissa dimora che dorme in un'auto dismessa di fronte al locale;
è stata arrestata e condotta nel carcere di Regina Coeli, Carla Lopes, presidente dell'Associazione, rifiutandole la possibilità di essere trasferita nel carcere di Rebibbia dove esiste un'apposita sezione per transessuali, rilasciata il 16 aprile senza alcuna restrizione personale;
trattandosi di tre arresti, malgrado il signor Eugenio Pistinizzi sia del tutto estraneo alla conduzione del locale poiché si tratta di un senza tetto che staziona abitualmente davanti al Degrado, pare sia scattata l'imputazione di associazione a delinquere;
nel corso della perquisizione è stato ordinato, sembrerebbe senza alcuna disposizione del giudice, di rendere disponibile la password del computer attraverso la quale è possibile accedere ai dati sensibili di tutti soci dell'archivio nazionale Arcigay di Bologna, a cui il locale è affiliato, compromettendo in questo modo la privacy di comuni cittadini che aderiscono a tale associazione su tutto il territorio nazionale;
con la stessa procedura sono stati posti sotto sequestro tutti i documenti del locale comprese le stesse tessere degli associati;
tra le motivazioni addotte per la chiusura è stata indicata quella relativa a episodi di prostituzione transessuale e sfruttamento della prostituzione stessa ipoteticamente avvenuti all'interno del locale-:
se il Ministro sia al corrente di tale procedura e se nell'ambito delle proprie competenze non intenda verificare le modalità con cui è stata condotta;
se non ritenga che i motivi che si presumono alla base della scelta della chiusura del Degrado, un locale privato per accedere al quale occorre possederne la tessera, interferiscano con le libere scelte di cittadini che decidono di frequentarlo a partire dall'autodeterminazione delle proprie scelte sessuali al di fuori di ogni mercimonio.
(3-00832)
Interrogazioni a risposta scritta:
ANGELA NAPOLI. - Al ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da qualche anno gli imprenditori turistici della zona tirrenica del Vibonese, agli inizi di ogni stagione estiva, vengono sottoposti alla pressione della criminalità organizzata, la quale evidenzia la sua presenza con preoccupanti atti intimidatori;
è dei giorni scorsi l'ennesimo atto intimidatorio ai danni di Pino Giuliano, imprenditore turistico di Capo Vaticano e Presidente della Sezione Turismo della Confindustria Provinciale Vibonese;
la costa tirrenica vibonese, che rappresenta una delle più belle zone della Calabria, è caratterizzata dalla presenza di numerosi ed importanti insediamenti turistici, dove gli uomini e le donne delle locali cosche criminali tentano di «mettere le mani» per avanzare illegittime richieste di racket, forniture, assunzioni di unità lavorative e guardianie varie;
è impensabile che coloro i quali, puntando sul turismo, principale risorsa economica dell'intera Calabria, riescono a contribuire, anche con supporto occupazionale, al reale sviluppo delle Regione, diventino «preda» della criminalità organizzata ad ogni inizio di stagione estiva -:
se non ritenga necessario e urgente fare avviare un adeguato piano di sicurezza sulla costa tirrenica vibonese, al fine di garantire gli insediamenti turistici di quel territorio, i relativi operatori ed i turisti tutti che decidono di godere delle bellezze del territorio calabrese.
(4-03356)
DIOGUARDI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in data 6 agosto 2004 fu emanato un concorso per quaranta posti di vigile del fuoco, riservato agli iscritti nei quadri del personale volontario delle isole di Lampedusa, Lipari e Pantelleria;
tale concorso, al momento della sua emissione, prevedeva, tra i requisiti richiesti, quello dell'età non superiore a 37 anni, disposizione questa che ha impedito ad alcuni dei soggetti interessati che da decenni svolgevano, in maniera lodevole, questa attività di trovare una soluzione lavorativa definitiva;
questo requisito, con l'articolo 11-bis, aggiunto alla legge 17 agosto 2005 n. 168 di conversione del decreto legge 30 giugno 2005, è stato in seguito eliminato, tanto è vero che con bando pubblicato in G.U.R.I - S.S Concorsi - del 7 luglio 2006 n. 18 è stato indetto nuovo concorso per la copertura degli undici posti rimasti vacanti presso la sede di Lipari, riservato al personale volontario in servizio presso quella sede e senza porre limiti di età;
quanto accaduto ha creato una disparità di trattamento che, se non sanata, rischia di levare ogni speranza residua a persone che, per oltre venti anni, hanno svolto l'attività di volontario dei vigili del fuoco presso le isole minori della Sicilia, in una realtà in cui la difficoltà di trovare un lavoro è nota a tutti, ed è ancora maggiore per coloro che hanno superato i quaranta anni di età -:
se non si ritenga doveroso ed urgente, stante anche l'esiguità dei costi, sanare tale situazione, prevedendo, nel caso, un nuovo bando di concorso che non tenga conto dei limiti di età anche per isole di Lampedusa e Pantelleria, al fine di consentire a tutti coloro che, negli anni, hanno svolto un'attività importante di trovare finalmente una stabilità lavorativa.
(4-03358)
ALESSANDRI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
agli inizi dell'anno in corso, il Ministero dell'interno prevedeva di stipulare una convenzione con la società Telecom Italia Mobile, al fine di abbattere i costi telefonici sostenuti dagli uffici della Polizia di Stato e dalle Prefetture;
la predetta convenzione doveva entrare in vigore dallo scorso febbraio;
con proprie inserzioni pubblicitarie, Telecom Italia Mobile aveva già dato notizia della convenzione e della conseguente possibilità di attivare nuovi contratti agevolati determinatasi in favore del personale appartenente alle Forze dell'ordine;
ciò nonostante, delle annunciate promozioni non risulta ancora esservi traccia;
non è stata fornita alcuna spiegazione della mancata entrata in vigore della convenzione -:
quale sia l'opinione del Governo in merito ai fatti generalizzati nella premessa e soprattutto cosa abbia determinato la mancata entrata in vigore della predetta convenzione.
(4-03360)
ALESSANDRI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
nelle Province di Reggio Emilia e Parma, la stampa locale ha dato notizia di episodi di avvelenamento verificatisi nelle ultime settimane ai danni di alcuni animali domestici;
i predetti animali, soccorsi dai presidi veterinari, sono risultati intossicati in seguito all'ingestione di polpette deliberatamente avvelenate da ignoti;
è probabile che degli avvelenamenti sia stato vittima anche un imprecisato numero di animali selvatici;
tali polpette costituiscono un potenziale pericolo anche per la salute dei bambini che frequentano gli spazi verdi delle Province di Reggio Emilia e di Parma;
non a caso, in alcuni Comuni, è stata ventilata anche l'ipotesi di sospendere la caccia per almeno due anni e ciò allo scopo di scoraggiare la diffusione di esche avvelenate sul territorio -:
quale sia l'opinione del Governo sui fatti generalizzati nella premessa e cosa il Governo ritenga possibile fare per proteggere l'incolumità degli animali domestici e degli stessi bambini che frequentano i parchi pubblici e gli spazi verdi nelle Province di Reggio Emilia e Parma.
(4-03361)
PELLEGRINO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in data 15 aprile, l'emittente televisiva Sky ha proposto uno speciale dal titolo «La camorra abita qui», all'interno del quale viene esaminato il grave fenomeno dell'occupazione abusiva di alloggi dell'edilizia residenziale pubblica ad opera di persone legate ad organizazioni camorristiche;
la presenza all'interno degli alloggi pubblici di soggetti legati a clan camorristici, presume l'esistenza di un meccanismo alternativo di assegnazione che non tiene conto del reale bisogno della popolazione ma tende a privilegiare gli adepti della camorra;
gli alloggi assegnati vengono liberati dai legittimi titolari attraverso minacce e violenza, per poi essere trasformati dalle organizzazioni malavitose in market dello spaccio di droga, sale giochi, bische clandestine, fabbriche per la produzione di capi di abbigliamento falsi o dimore che ospitano aderenti a clan locali;
questo sconcertante fenomeno incentiva la creazione di veri e propri quartieri controllati dai clan camorristici, i cosiddetti «fortini» della camorra, zone in cui la legalità fatica ad arrivare;
gli unici dati ufficiali in riferimento a questa sconvolgente situazione, emergono da una inchiesta del 2003 della Corte dei conti. Secondo i magistrati contabili, quanto all'Istituto autonomo case popolari di Napoli, su 35.877 alloggi di cui lo stesso è proprietario, 7.650
risultano occupate abusivamente, mentre per il comune di Napoli su 23.457 alloggi di proprietà, circa 10.000 sono in possesso di illegittimi titolari -:
se il Governo intenda assumere provvedimenti per verificare la sussistenza di quanto anzi premesso e se confermato, ritenga opportuno disporre quanto necessario alla risoluzione.
(4-03364)