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Allegato B
Seduta n. 148 del 23/4/2007
ECONOMIA E FINANZE
Interrogazione a risposta orale:
GASPARRI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
nel mese di aprile 2007 le Poste Italiane hanno annunciato un accordo con Vodafone Italia per lanciare servizi telefonici con marchio e gestione di Poste Italiane;
da notizie di stampa, in particolare da Repubblica di venerdì 6 aprile 2007, si è appreso che l'autorità antitrust avrebbe chiesto documentazione per verificare la trasparenza degli accordi tra Poste Italiane e Vodafone, posto che l'Autorità antitrust già dal febbraio 2005 sta attuando verifiche sui comportamenti di alcune società di telefonia mobile, al fine di accertarsi di una reale apertura dei mercati alle regole della concorrenza -:
quali siano le valutazioni del Governo, in quanto azionista di Poste Italiane, sulle scelte di Poste Italiane;
se, per decidere quale partner individuare, le procedure seguite siano state corrette;
quali altre società abbiano fatto proposte a Poste Italiane e in base a quali criteri siano state effettuate le scelte, poi confermate, dei vertici di Poste Italiane.
(3-00836)
Interrogazione a risposta scritta:
STUCCHI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro e del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
grazie ad una legge del 1980 i reduci dei lager nazisti, dopo lunghe pratiche burocratiche e solo da un paio di anni, percepiscono un vitalizio di circa 500 euro al mese come risarcimento;
l'INPS ha valutato come reddito tale assegno vitalizio di benemerenza equiparandolo, quindi, alla pensione di guerra;
circa il 70 per cento dei beneficiari di questo vitalizio è anche titolare di pensione sociale che verrà, infatti, revocata, in quanto il presupposto per il suo ottenimento è quello di non possedere altri redditi;
a parere dell'interrogante avendo detto assegno una mera funzione risarcitoria sembra paradossale considerarlo reddito da valutare ai fini della sussistenza dei presupposti per ottenere la pensione sociale;
questo provvedimento colpisce di fatto le fasce più deboli, coloro, infatti, che percepiscono la sola pensione sociale, e che quindi non hanno altro reddito, mentre coloro che percepiscono una pensione di anzianità continueranno a percepire anche il vitalizio essendo considerato, giustamente, intoccabile;
sembra che l'INPS stia già provvedendo a chiedere gli arretrati delle pensioni sociali erogate fin d'ora, con tanto di interessi -:
quali misure e provvedimenti legislativi si intendano adottare per porre fine a questa situazione e considerare il vitalizio non come reddito ma un indennizzo irrilevante ai fini fiscali e previdenziali.
(4-03384)