Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato A
Seduta n. 15 del 28/6/2006
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
(Sezione 1 - Emergenza rifiuti in Campania)
LA RUSSA, NESPOLI, TAGLIALATELA, CASTIELLO, PEZZELLA, AIRAGHI, ALEMANNO, AMORUSO, ANGELI, ARMANI, ASCIERTO, BELLOTTI, BENEDETTI VALENTINI, BOCCHINO, BONGIORNO, BONO, BRIGUGLIO, BUONFIGLIO, BUONTEMPO, CASTELLANI, CATANOSO, CICCIOLI, CIRIELLI, CONSOLO, GIORGIO CONTE, CONTENTO, GIULIO CONTI, COSENZA, DE CORATO, FILIPPONIO TATARELLA, GIANFRANCO FINI, FOTI, FRASSINETTI, GAMBA, GASPARRI, GERMONTANI, ALBERTO GIORGETTI, HOLZMANN, LAMORTE, LANDOLFI, LEO, LISI, LO PRESTI, MANCUSO, MARTINELLI, MAZZOCCHI, MELONI, MENIA, MIGLIORI, MINASSO, MOFFA, MURGIA, ANGELA NAPOLI, PATARINO, PEDRIZZI, ANTONIO PEPE, PERINA, PORCU, PROIETTI, RAISI, RAMPELLI, RONCHI, ROSITANI, SAGLIA, SALERNO, GARNERO SANTANCHÈ, SCALIA, SILIQUINI, TREMAGLIA, ULIVI, URSO e ZACCHERA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
in Campania da dodici anni vige un regime commissariale per il ciclo integrato dei rifiuti ed una irrisolta problematica collegata alla sua gestione, che genera continue emergenze;
la situazione dell'emergenza rifiuti in Campania è tale da determinare il continuo rinnovo della dichiarazione dello stato di emergenza, che ha finora prodotto scarsissimi risultati, a fronte di un autentico disastro economico ed ambientale;
nelle ultime settimane l'emergenza rifiuti ha prodotto una quasi totale paralisi dell'attività di raccolta, tale da comportare la presenza di tonnellate di rifiuti in strade e piazze di molte città campane;
tra i poteri esercitati dalla struttura commissariale, vi è anche quello di autorizzare impianti di tritovagliatura, biostabilizzazione e eco-imballaggio dei rifiuti solidi urbani, destinati agli impianti per la produzione del combustibile derivato da rifiuti e costruire impianti di termovalorizzazione non ancora attivati;
in questi anni, secondo gli interroganti, per effetto di molteplici ritardi determinati dalle indecisioni della struttura commissariale, alimentate dalle azioni di protesta politica contro la realizzazione degli impianti di termovalorizzazione necessari al completamento del piano rifiuti, non si è rispettata la tempistica relativa alla costruzione degli impianti stessi;
secondo gli interroganti, gli amministratori locali hanno completamente fallito i propri compiti, tra i quali c'è, soprattutto, quello di portare ad una percentuale decente la raccolta differenziata. A Napoli, solo per citare l'esempio più grave, la differenziata è ferma all'8,6 per cento, mentre la legislazione vigente fissa il livello minimo al 30 per cento. Peraltro, è necessario completare i lavori per la realizzazione di impianti di termovalorizzazione
già previsti dal piano rifiuti per la regione Campania;
in queste settimane, nonostante l'impegno prodotto dalla struttura commissariale per assicurare il funzionamento degli impianti di combustibile derivato da rifiuti, in molte zone della Campania non è possibile garantire la raccolta dei rifiuti per l'impossibilità di consentire lo sversamento degli stessi negli impianti che risultano saturi di materiale;
tra le possibili soluzioni annunciate dai mezzi di informazione si affaccia l'ipotesi di riaprire le vecchie discariche, che hanno creato notevolissimi disagi tra le popolazioni interessate, le quali hanno già minacciato proteste popolari per evitare che i loro territori siano ancora una volta quelli maggiormente penalizzati dalle scelte delle amministrazioni pubbliche;
contemporaneamente si hanno notizie relative allo stoccaggio di rifiuti solidi urbani presso aree non autorizzate, per le quali mancano i permessi sanitari e per le quali è evidente un pericolo per la salute pubblica; tali aree sono state segnalate nel comune di Torre del Greco (località Santa Maria La Bruna), nel comune di Portici (presso aree della società Leucopetra) e nel comune di Caivano (presso aree della società Igica);
il Ministro interrogato, in un'intervista pubblicata sul quotidiano la Repubblica di domenica 25 giugno 2006, ha dichiarato a chiare lettere che il piano rifiuti del commissariato di Governo è tutto da rifare, si è espresso in modo esplicito contro il progetto di realizzazione degli impianti di termovalorizzazione ed ha manifestato la sua contrarietà al mantenimento in vita della struttura commissariale;
tali dichiarazioni hanno determinato ulteriore allarme e confusione nelle amministrazioni locali, alle quali non viene offerta nessuna valida alternativa che consenta una regolare raccolta dei rifiuti attraverso il completamento dell'attuale piano, che è stato giudicato in modo positivo anche dall'Unione europea -:
in che modo il Governo intenda affrontare l'attuale fase emergenziale e superare i rischi per la salute pubblica legati alla presenza sul territorio di rifiuti e quale sarà l'atteggiamento del Governo in relazione al mantenimento in vita della struttura commissariale. (3-00068)
(27 giugno 2006)