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Allegato B
Seduta n. 15 del 28/6/2006
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INFRASTRUTTURE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture, il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
Il Giornale di Sicilia del 19 giugno 2006 riferisce a pagina 5 del mancato raddoppio estivo conseguente all'operato del Governo, del collegamento via mare fra Milazzo, le isole Eolie e Napoli che comporterà una riduzione di quattro corse su sei settimanali e la cancellazione del collegamento veloce Mazara del Vallo-Pantelleria, di recente introduzione -:
come mai si sia deciso di penalizzare così pesantemente le Isole Minori siciliane arrecando alla popolazione gravi danni soprattutto perché operati nella stagione estiva, notoriamente sorgente di linfa vitale per l'economia di tutta la Regione.
(2-00033)
«Fallica, Germanà, La Loggia, Romagnoli, Giudice, Grimaldi, Minardo, Aprea, Marinello, Bertolini, Moroni, Biancofiore, Carfagna, Licastro Scardino, Palumbo, Gardini, Ceccacci, Baiamonte, Bocciardo, Mazzaracchio, Craxi, Vitali, Picchi, Armosino, Di Centa, Milanato, Marras, Cicu, Martusciello, Luciano Rossi, Verro, Osvaldo Napoli, Stagno d'Alcontres, Zorzato, Carlucci, Fedele, Paoletti Tangheroni, Rivolta, Santelli, Cesaro».
Interrogazione a risposta in Commissione:
MARGIOTTA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
una recente ricerca dell'Istituto Tagliacarne, presentata da Unioncamere, relativa alla dotazione infrastrutturale delle singole province, mostra con tutta evidenza un'Italia divisa in due; fatta 100 la media nazionale, le province sono divise in 5 classi, e la maggior parte delle Regioni meridionali ricadono nella prima, con un valore compreso tra 24,81 e 63,612, molto inferiore cioè al dato nazionale;
entrambe le province di Potenza e Matera, e dunque l'intera Basilicata, rientrano nella classe a maggior deficit infrastrutturale rispetto al resto del Paese, con ovvie conseguenze sulle politiche di sviluppo regionale;
è evidente una allarmante situazione finanziaria, che mette a rischio il completamento di opere già avviate, e rende complesso l'avvio di opere ancora in fase di progettazione;
in particolare, con riferimento alla sola legge obiettivo, oltre 100 opere risultano attualmente oggetto di una specifica delibera CIPE, per un investimento valutato per la loro realizzazione di circa 90 miliardi di euro, mentre l'ammontare totale delle risorse stanziate è pari a 24 miliardi di euro;
la Basilicata necessita di importanti interventi di infrastrutturazione viaria, ricompresi nell'Accordo di programma sottoscritto ai sensi della legge obiettivo, alcuni già oggetto di delibera CIPE (SA-RC, SS106 Ionica - Variante di Nova Siri), altri ancora in fase di studio di fattibilità, o di progetto preliminare -:
se ritiene che, risultando necessario definire priorità, esse vadano stabilite, tra l'altro, tenendo presente l'obiettivo di redistribuire le risorse economiche in modo anzitutto da attenuare gli enormi equilibri tra territori ad alto grado di infrastrutturazione ed altri (Mezzogiorno e Basilicata) con gravi deficit infrastrutturali.
(5-00040)
Interrogazioni a risposta scritta:
SGOBIO. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il percorso della tratta Roma-Velletri lungo 42 Km, che secondo l'orario ufficiale dovrebbe essere coperto al massimo in 55 minuti, si svolge su un solo binario e su treni affollatissimi, con passeggeri in piedi nelle ore di punta;
sulla linea in questione i problemi più ricorrenti denunciati dai pendolari sono: a) ritardi cronici giornalieri che vanno da 10-30 minuti, ogni volta per un motivo diverso (guasti alla linea, passaggi a livello rotti, calo di tensione elettrica, materiale rotabile guasto); b) treni sporchi; c) aria condizionata puntualmente rotta e che il più delle volte sprigiona aria fredda in inverno; d) mancanza di informazione o di altro tipo di comunicazione ai viaggiatori; e) mancanza di manutenzione su tutta linea;
negli ultimi 15 giorni si è verificato un intensificarsi di ritardi e soppressioni di treni, soprattutto nelle ore di punta dei rientro dei pendolari, con particolari problemi ai treni delle 18,34 e 19,34 in partenza da Roma;
il 5 giugno scorso, il treno delle 19,34 in partenza da Roma e diretto a Velletri con orario di arrivo previsto per le pre 20,30, non è mai partito. I viaggiatori sono stati fatti salire sul treno (modello Vivalto) e sono rimasti fermi a Termini sino alle ore 20,00 quando è stato loro annunciato che quel treno era rotto e avrebbero dovuto prendere il treno delle 20,06 per Albano; dopo il cambio di treno i viaggiatori sono partiti da Termini alle ore 20,20 per giungere alla stazione di Ciampino dove un altro treno li avrebbe fatti proseguire per Velletri. A Velletri i viaggiatori sono giunti alle ore 21,20, con un ritardo di circa 50 minuti e dopo una vera odissea;
il perdurare di tale situazione crea gravi disagi ai passeggeri e determina in tante persone l'inevitabile scelta di tornare all'auto privata, che le costringe ad addossarsi gli altissimi costi dei parcheggi e contribuisce al peggioramento dei traffico e dell'inquinamento, specialmente per la città di Roma -:
se non ritenga opportuno chiedere di attivare una precisa verifica nel servizio effettuato, per assicurare rispetto di orari, regolarità ed efficienza dei servizi ai passeggeri, adeguate e tempestive informazioni;
quali iniziative intenda intraprendere per sollecitare, con le dovute procedure il corretto funzionamento della predetta linea ferroviaria;
se non ritenga opportuno intervenire presso i soggetti interessati al fine di operare presso le Ferrovie dello Stato affinché siano garantiti puntualità dei servizio, condizioni di accettabilità dei mezzi, affinché i cittadini che regolarmente pagano tariffe ben superiori alla qualità dei servizio offerto, possano esercitare il loro diritto essenziale alla mobilità attraverso un trasporto ferroviario dignitoso ed efficiente.
(4-00365)
STUCCHI. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'Unione Nazionale delle autoscuole e studi di consulenza (UNASCA) ha denunciato il rischio di blocco delle immatricolazioni, registrando disagi e aggravi economici per le pratiche automobilistiche;
a Bergamo già da alcuni giorni le concessionarie di auto e veicoli sono a corto di nuove targhe;
gli uffici della Motorizzazione non recapitano i documenti di immatricolazione a causa del cronico ritardo del Poligrafico di Stato nelle consegne delle «placche»;
questa situazione determina un grave disagio per chi ha già venduto la vecchia auto e si trova impossibilitato a ritirare il nuovo veicolo;
quanto sopra comporta ingenti danni a tutto il mercato delle auto e non consente allo Sportello telematico dell'Automobilista (STA) di fornire il servizio richiesto;
la problematica interessa l'intero Paese, dove alcune città sono già da mesi impossibilitate a targare nuovi motorini;
la concomitanza delle circostanze di cui sopra con la stagione estiva accentua i disagi -:
se il Ministro interrogato intenda intervenire per riportare alla normalità il funzionamento del settore automobilistico, provvedendo a restituire al cittadino l'indiscutibile diritto di poter disporre del bene acquistato;
se ritenga di intervenire al più presto per verificare le motivazioni dei ritardi da parte del Poligrafico dello Stato.
(4-00370)