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Allegato B
Seduta n. 15 del 28/6/2006
ATTI DI INDIRIZZO
Mozione:
La Camera,
premesso che:
il programma di governo dell'Unione proposto agli elettori nella recente campagna per le elezioni politiche prevede l'esigenza di procedere nell'azione di risanamento della finanza pubblica anche in relazione ai frequenti richiami effettuati negli ultimi anni dall'Unione europea;
una delle cause dell'attuale squilibrio di conti pubblici deriva dalla completa erosione dell'avanzo primario del bilancio dello Stato, verificatosi negli ultimi cinque anni, con conseguente aumento del debito pubblico in valore assoluto;
la politica di risanamento deve basarsi non tanto sull'inasprimento di imposte e tasse, perché in tal modo si metterebbe in pericolo la ripresa economica appena avviata, bensì sul contenimento della spesa e, in particolare, con l'eliminazione delle spese inutili e di tipo clientelare;
tra le spese da ridurre, anche per evidenti ragioni di moralità politica, sono i costi della politica che, soprattutto negli ultimi anni, sono cresciuti a livello centrale, regionale e locale, sia per il proliferare di cariche ed incarichi pubblici, che con l'aumento ingiustificato delle consulenze esterne;
impegna il Governo:
ad adottare iniziative volte a realizzare il contenimento delle spese anche a livello delle alte cariche politico-amministrative;
ad adottare iniziative volte a ridurre le consulenze esterne delle pubbliche amministrazioni, utilizzando al meglio professionalità interne delle singole amministrazioni, ricorrendo anche alla mobilità interna;
ad attivarsi per ridurre il numero delle auto di servizio a disposizione, sia dei vertici politici e dei loro collaboratori, sia dell'amministrazione centrale e periferica dello Stato, nonché degli enti pubblici;
ad attivarsi affinché anche le regioni ed enti locali si muovano nella stessa direzione.
(1-00004) «Evangelisti, Borghesi».
Risoluzione in Commissione:
La IX Commissione,
premesso che l'articolo 3 del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito dalla legge 14 maggio 2005, n. 80, aveva introdotto, ai commi 4 e 5, la possibilità di effettuare gratuitamente e in via amministrativa l'autenticazione degli atti e delle dichiarazioni aventi ad oggetto l'alienazione di veicoli registrati nel pubblico registro automobilistico (PRA) o la costituzione di diritti di garanzia sui medesimi, individuando altresì le categorie di funzionari amministrativi preposti a tale adempimento e rinviando ad un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri la disciplina delle concrete modalità attuative;
considerato che il contenuto normativo di tali disposizioni è stato successivamente trasfuso nei commi 390 e 391 dell'articolo unico della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), attraverso i quali si è voluto rendere il procedimento di autentica gratuita maggiormente coerente con la vigente disciplina degli assetti amministrativi concernenti i veicoli stradali;
considerato, in particolare, che il predetto comma 390 ha ampliato il novero delle categorie di funzionari pubblici ai quali è consentito procedere all'autenticazione gratuita, ricomprendendo complessivamente in tale ambito i dirigenti del
comune di residenza del venditore, i funzionari di cancelleria in servizio presso gli uffici giudiziari appartenenti al distretto di corte d'appello di residenza del venditore, i funzionari degli uffici del Dipartimento per i trasporti terrestri del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, i funzionari del pubblico registro automobilistico gestito dall'Automobile Club d'Italia (ACI) e i titolari delle agenzie automobilistiche autorizzate presso le quali è stato attivato lo sportello telematico dell'automobilista;
considerato inoltre che il comma 391 ha invece rimesso ad un decreto di natura non regolamentare adottato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con il Ministero dell'economia e delle finanze, con il Ministero della giustizia e con il Ministero dell'interno, la disciplina delle concrete modalità applicative dell'attività di cui al comma 390 da parte dei soggetti ivi elencati;
rilevato che, allo stato, il decreto attuativo non risulta essere stato ancora adottato e che quindi, a distanza di più di un anno dal primo intervento del legislatore, non è ancora stato reso effettivo il diritto, per i cittadini e le imprese, di usufruire della gratuità dell'autenticazione degli atti e delle dichiarazioni aventi ad oggetto l'alienazione di veicoli, risultando dunque pregiudicati, oltre agli evidenti benefici economici in favore degli utenti, anche le finalità di semplificazione e crescita del mercato connesse a tale misura;
considerato, infine, che l'elevatissimo numero di atti di compravendita di veicoli che vengono perfezionati annualmente rende non più procrastinabile la sollecita adozione del predetto decreto attuativo,
impegna il Governo
ad adottare, entro trenta giorni dall'approvazione del presente atto di indirizzo, il decreto attuativo previsto dal comma 391 dell'articolo unico della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), assicurando che l'attività di autenticazione gratuita degli atti di cui al comma 390 della stessa legge data la natura pubblicistica e peculiare della funzione, sia svolta nel rispetto dei principi di imparzialità, uniformità e vigilanza.
(7-00012)
«Meta, Barbi, Lovelli, Boffa, Attili, Fiano, Zunino, Velo, Lusetti, Carra, Giorgio Merlo».