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Allegato B
Seduta n. 150 del 2/5/2007
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UNIVERSITÀ E RICERCA
Interrogazioni a risposta immediata:
MISITI. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
la politica della ricerca scientifica e dell'università qualifica ogni Stato moderno;
in Italia gli investimenti pubblici e privati nella ricerca di base e tecnologica sono agli ultimi posti dei Paesi sviluppati;
manca una politica di investimenti in laboratori e borse di studio per trattenere i nostri giovani e attrarre quelli dei Paesi vicini;
è noto che i giovani laureati ricercatori non trovano molte possibilità nel nostro Paese e, quindi, sono costretti sempre più spesso ad emigrare;
l'età media dei nostri ricercatori è molto elevata rispetto a quella dei colleghi degli altri Paesi;
il trattamento economico dei ricercatori italiani è tra i più bassi d'Europa;
quanto sopra evidenziato incide negativamente sulla quantità e qualità dei brevetti da utilizzare nell'industria avanzata, al fine di poter competere con i Paesi maggiormente sviluppati -:
quali provvedimenti il Governo intenda assumere al fine di superare questa situazione che penalizza il nostro Paese in tutti i settori portanti dell'economia e avviare una nuova politica degli investimenti in ricerca, tale da poter evitare la fuga dei cervelli e attirare, soprattutto, i giovani laureati dei Paesi del Mediterraneo, che, oltre a migliorare la formazione della classe dirigente locale, potrebbero fornire un grande contributo allo sviluppo economico e sociale dell'Italia.
(3-00841)
LA RUSSA, FRASSINETTI, BONO, FILIPPONIO TATARELLA, PERINA, PROIETTI COSIMI, PEDRIZZI, ANTONIO PEPE, RAMPELLI, AIRAGHI, ALEMANNO, AMORUSO, ANGELI, ARMANI, ASCIERTO, BELLOTTI, BENEDETTI VALENTINI, BOCCHINO, BONGIORNO, BRIGUGLIO, BUONFIGLIO, BUONTEMPO, CASTELLANI, CASTIELLO, CATANOSO, CICCIOLI, CIRIELLI, CONSOLO, GIORGIO CONTE, CONTENTO, GIULIO CONTI, COSENZA, DE CORATO, GIANFRANCO FINI, FOTI, GAMBA, GASPARRI, GERMONTANI, ALBERTO GIORGETTI, HOLZMANN, LAMORTE, LANDOLFI, LEO, LISI, LO PRESTI, MANCUSO, MARTINELLI, MAZZOCCHI, MELONI, MENIA, MIGLIORI, MINASSO, MOFFA, MURGIA, ANGELA NAPOLI, NESPOLI, PATARINO, PEZZELLA, PORCU, RAISI, RONCHI, ROSITANI, SAGLIA, SALERNO, GARNERO SANTANCHÈ, SCALIA, SILIQUINI, TAGLIALATELA, TREMAGLIA, ULIVI, URSO e ZACCHERA. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
la situazione finanziaria in cui versano le università è altamente drammatica, come ha anche denunciato il 19 aprile 2007 l'assemblea generale della conferenza dei rettori delle università italiane, secondo la quale mancano 1,5 miliardi di euro per fronteggiare le più immediate urgenze, rappresentate, in primo luogo, dagli aumenti stipendiali dei docenti e del personale tecnico-amministrativo delle università;
già all'inizio del 2007, la conferenza dei rettori delle università italiane denunciava una riduzione delle risorse pari a circa un miliardo, limitando il calcolo ai costi sostenuti nel solo biennio 2005-2006;
il predetto decremento di 1 miliardo è stato aggravato dall'effetto dell'inflazione, che, nell'ultimo biennio, è stato del 5 per cento annuo riguardo ai principali beni e servizi (acqua, elettricità, combustibili ed altro);
oltre alla grave emergenza finanziaria, il mondo accademico è affetto da altri mali storici, come ha ben evidenziato, circa un anno fa, il comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca, che, chiamato dalla cosiddetta «riforma Moratti» a fornire uno strumento utile per la programmazione e l'attribuzione delle risorse necessarie, ha presentato i risultati della valutazione delle università italiane;
dalla valutazione compiuta dal comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca emerge un quadro non confortante, giacché esistono non poche università
italiane che gestiscono in modo non virtuoso le diverse aree di attività (la ricerca, la didattica, i corsi di studio, le attività di sostegno al territorio e così via);
da quanto risulta agli interroganti, la nuova ripartizione dei finanziamenti statali alle università non sarà toccata dall'esito della predetta valutazione, dal momento che, recentemente, è stato approvato dal Consiglio dei ministri, in via definitiva, uno schema di regolamento (sotto forma di decreto del Presidente della Repubblica) istitutivo di un nuovo organismo pletorico, l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, a cui sarà affidato il compito di svolgere un'ulteriore istruttoria sul funzionamento complessivo delle università italiane;
l'istituzione della nuova agenzia appare inopportuna, alla luce delle esaustive valutazioni già compiute dal precedente comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca, e, pertanto, il ministero dell'università e della ricerca, così facendo, manifesta apertamente l'intenzione di non voler, fin da subito, attuare i necessari cambiamenti volti a premiare seriamente gli atenei più efficienti e qualificati -:
quali urgenti iniziative legislative ed amministrative il Ministro interrogato intenda assumere per rilanciare il sistema universitario italiano, sempre meno competitivo in Europa e nel mondo, come dimostrano la costante «fuga di cervelli» e l'eccessivo ingessamento burocratico del sistema stesso, che contribuisce ad ostacolare il raggiungimento di quegli standard di meritocrazia a cui, invece, si deve tendere.
(3-00842)