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Allegato B
Seduta n. 151 del 3/5/2007
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INFRASTRUTTURE
Interrogazioni a risposta scritta:
ANTONIO PEPE. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
l'autostrada A14 costituisce una importantissima infrastruttura del sistema viario italiano;
in particolare tale arteria autostradale congiunge lungo la dorsale adriatica il Nord al Sud del Paese e viceversa, garantendo in questo modo, tra l'altro, la possibilità per le aziende meridionali di avere accesso su strada a mercati importanti del settentrione e del Nord Europa;
non meno rilevante è la funzionalità che la A14 svolge favorendo il rapido spostamento dei turisti che specie nella stagione estiva affollano la costa delle regioni meridionali ed in particolare della Puglia;
la Città di Foggia è servita da un unico casello autostradale sulla A14, casello che si inserisce a Nord Est del tessuto urbano della Città con una propensione a servire il traffico orientato verso il Gargano e le zone a forte vocazione turistico religiosa della provincia;
l'autostrada A14, peraltro, continua il suo sviluppo lambendo una larga ed estesa fascia della Città di Foggia andando però, solo a toccare la zona industriale del capoluogo dauno e di fatto escludendola dall'accesso diretto alla rete autostradale;
la zona industriale di Foggia è sede di alcune importanti aziende di piccola e media dimensione e di alcune grandi realtà come Sofim, Alenia, Barilla;
tutto il sistema imprenditoriale locale avrebbe grande giovamento dalla possibilità di essere direttamente servito da una uscita autostradale sulla A14 all'altezza della zona industriale e precisamente in zona Incoronata;
tale ulteriore uscita autostradale è stata già definita essenziale anche durante l'approvazione Consiliare del Documento Preliminare e Programmatico al PUG di Foggia costituendo elemento essenziale per spostare parte del traffico pesante, oggi costretto a transitare in Città, verso l'esterno della rete urbana e per aumentare il potenziale attrattivo della zona industriale che in questo modo potrebbe accogliere meglio l'insediamento di nuove imprese -:
quali iniziative intenda porre in essere al fine di agevolare la costruzione di una nuova uscita autostradale sulla direttrice A14 in zona Incoronata a Foggia e se in particolare non ritenga di chiedere urgentemente alla società Autostrade di interessarsi della problematica di cui sopra eventualmente aprendo un tavolo tecnico con gli enti locali interessati al fine di individuare le modalità più economiche e meno impattanti dal punto di vista ambientale per realizzare l'opera.
(4-03467)
LO MONTE. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la città di Messina continua a pagare un pesante tributo in termini urbanistici, ambientali e socio-economici se non verrà affrontata in modo sistematico l'emergenza principale del territorio che viene ricondotta alla vertenza sui trasporti nell'Area dello Stretto e alla richiesta del potenziamento del sistema infrastrutturale;
per arrivare a trovare una soluzione per le principali problematiche sia urbane che di sviluppo socio-economico del territorio messinese il Ministero delle Infrastrutture e RFI dovrebbero dare l'avvio immediato alla rielaborazione del progetto preliminare delle opere connesse alla nuova sistemazione ferroviaria, presentato al CIPE nel novembre del 2005, secondo lo schema progettuale predisposto dalla stessa RFI e concluso con il Comune di Messina ed il Ministero delle Infrastrutture;
se non verrà conclusa l'elaborazione del progetto preliminare non vi sarà alcuna possibilità di poter richiedere e quindi reperire le risorse finanziarie idonee per la realizzazione della nuova stazione ferroviaria di Messina;
parallelamente alla richiesta di completamento dell'iter progettuale del nuovo Nodo ferroviario, si potrebbe aprire un confronto con RFI per la costituzione di una Società Mista tra le stesse ferrovie e l'Amministrazione Locale per il riutilizzo delle aree ferroviarie dimesse e da dimettere;
tale società mista potrebbe anche essere aperta a soci privati al fine di attirare ulteriori risorse con l'obiettivo di recuperare e valorizzare gli scali e le aree ferroviarie non più utilizzate e cercando di potenziare la mobilità urbana ed extra-urbana attraverso lo sviluppo e l'integrazione logistico funzionale del trasporto pubblico e privato dentro e fuori il centro urbano -:
quali iniziative il Ministro in oggetto intenda porre in essere al fine di completare l'iter progettuale per la realizzazione
della nuova Stazione di Messina e quali progetti si intendano realizzare per dare finalmente, in un'ottica regionale e nazionale una risposta ai bisogni di lavoro, alle esigenze delle imprese e agli interessi legati all'Area dello Stretto.
(4-03471)
OLIVA, LO MONTE, NERI, RAO e REINA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la strada statale 417 è una delle arterie più trafficate di tutta la Sicilia, percorsa giornalmente da migliaia di autoveicoli;
sul tratto stradale Catania-Gela, tristemente noto anche come «strada della morte», si registrano, ogni anno numerosi incidenti stradali con un pesante bilancio di morti e feriti;
dal 1977, anno in cui tale strada è stata presa in consegna dall'Anas, non sono stati effettuati interventi significativi per rendere la circolazione più sicura;
le istituzioni locali, prima tra tutte la Provincia Regionale di Catania, ormai da anni sollecitano un intervento dell'Anas;
il raddoppio delle corsie di questo tratto stradale è da ritenersi come l'unico intervento significativo in grado di migliorare la viabilità e la sicurezza -:
quali siano i tempi previsti per la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza della strada statale 417, quali siano i tempi previsti per il raddoppio delle corsie e se il ministro interrogato non ritenga, stante la dimostrata pericolosità della SS Catania-Gela, di intervenire per rendere più sollecita la realizzazione delle suddette opere.
(4-03472)
LO MONTE. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
lo scorso 16 novembre il Ministro Di Pietro ha presentato il Documento sulle infrastrutture prioritarie definendo un quadro generale di scelte infrastrutturali per lo sviluppo del Paese;
nella premessa del documento il Ministro sostiene che l'operazione di rivisitazione del 1o programma delle infrastrutture strategiche è il risultato di un processo di programmazione, condiviso e partecipato con le regioni, gli enti locali e territoriali;
per quanto riguarda i sistemi ferroviari, si prevede il raddoppio della linea Messina-Palermo. In particolare gli interventi rientrano nell'ambito della realizzazione delle opere ferroviarie per la velocizzazione dell'asse Messina-Palermo, con riferimento alle seguenti tratte: Tratta Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono (l'intervento riguarda un'estesa complessiva di oltre 32 Km e comporta il raddoppio della tratta e l'interramento della nuova stazione di Cefalù); Tratta Fiumetorto-Cefalù Ogliastrillo: i lavori sono stati affidati in data 11 ottobre 2005 al Contraente Generale Maire Engineering S.p.A. ed è in corso la progettazione definitiva; Tratta Cefalù Ogliastrillo: lavori in appalto tramite contraente Generale; Tratta Patti-Messina. Il soggetto aggiudicatore degli interventi è RFI S.p.A.;
da tempo gira la voce secondo la quale RFI non ha la disponibilità di cassa in quanto sembra che i fondi destinati al raddoppio della tratta sopra citata siano stati dirottati per la realizzazione di un'altra opera in provincia di Modena;
ciò sembra essere avvalorato dall'inclusione dei due lotti della Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono nell'elenco pubblicato dal Ministero delle infrastrutture relativo alle opere strategiche da realizzare, secondo quanto previsto dalla Legge Obiettivo e da finanziare con il DPEF 2007-2011;
questo contraddice le assicuranti affermazioni fornite da RFI al Comune di Cefalù con nota del 17 giugno 2005 dove si afferma testualmente che «il raddoppio della tratta ferroviaria Fiumetorto-Ogliastrillo-Castelbuono è totalmente finanziato»
e, nella quale, si precisa inoltre che la completa disponibilità economica per la realizzazione della predetta opera è stata conseguita alla fine del 2004 -:
quali provvedimenti il Ministro in oggetto intenda adottare visto che la predetta opera è inserita nell'asse ferroviario Berlino-Palermo, corridoio transeuropeo n. 1, al fine di assicurare la necessaria disponibilità di cassa di RFI così che l'impresa aggiudicataria dei lavori, sin dal dicembre 2005, possa procedere alla realizzazione del 1o lotto Fiumetorto-Cefalù Ogliastrillo e quali iniziative intende porre in essere al fine di dare avvio alle più volte annunciate procedure di espletamento delle procedure di appalto del 2o lotto Cefalù-Ogliastrillo Castelbuono.
(4-03494)
PELLEGRINO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
a ridosso del ramo autostradale della A 30 Caserta-Salerno vi sono diverse costruzioni edificate prima e dopo l'apertura del suddetto tratto stradale;
sono numerose le costruzioni che non rispettano le distanze di sicurezza dal succitato ramo autostradale, alcune di esse perché preesistenti alla creazione dell'infrastruttura autostradale quindi non in contrasto con disposizioni di legge, altre perché oggetto di abusivismo edilizio proprio di una logica fraudolento-speculativa;
il paradosso che si è creato vede, sempre in prossimità del tratto della A30, da un lato numerose costruzioni abusive, sorte dopo l'apertura del ramo autostradale, erigersi con dimensioni spudoratamente e sconsideratamente estese dove, oltre che a contravvenire a precise disposizioni di legge in materia di distanze di sicurezza, vengono ad essere trasgredite, viste le monumentali dimensioni, anche disposizioni concernenti la tutela ambientale e dall'altro abitazioni di esigue dimensioni non abusive, in quanto di costruzione antecedente a quella autostradale, il cui divieto di un benché minimo ampliamento costituisce un gravoso vincolo nei confronti di quei proprietari che si vedono comprimere il proprio diritto soggettivo a godere in modo pieno ed esclusivo della proprietà in nome di un meno satisfatorio interesse legittimo derivante dal vincolo imposto dalla Pubblica Amministrazione;
accanimenti piuttosto pressanti, in specie nella zona del comune di San Marco Evangelista, in provincia di Caserta, si sono verificati nei confronti di presunti abusi edilizi afferenti costruzioni di ridottissime dimensioni (20-40 mq) edificate in aderenza alle succitate edificazioni che, tra l'altro, come sopra specificato, sorgevano prima dell'apertura del tratto autostradale in aggetto, senza contravvenire a nessuna disposizione normativa in materia edilizia;
nessuna azione è stata intrapresa da parte della competente autorità giudiziaria nei confronti di «monumentali» costruzioni edificate successivamente al 1976, anno di apertura del ramo autostradale, in dispregio dei vincoli urbanistici imposti, costituite da strutture ben note e ben in vista percorrendo il succitato tratto autostradale: Hotel imponenti, complessi residenziali ed edifici abitativi con annessi capannoni industriali;
sarebbero piuttosto evidenti e risapute le gravi omissioni e le irregolari concessioni di licenze edilizie da parte dell'ufficio tecnico del comune di San Marco Evangelista che avrebbe favorito in maniera significativa oltre che abusi edilizi riguardanti costruzioni di piccole dimensioni, con ingiustificati favoritismi e particolarismi, anche più rilevanti fenomeni di abusivismo afferenti interi complessi residenziali -:
se sia a conoscenza delle gravi irregolarità di cui sopra e se non ritenga opportuno e necessario verificarne le reali dimensioni intervenendo con gli opportuni e più incisivi mezzi al fine di contrastare don decisione e tempestività l'annoso ed insostenibile fenomeno di abusivismo edilizio, anche monitorando, per quanto di competenza, la edificazione di nuove enormi costruzioni ed attivandosi presso i
comuni, per segnalare abusi edilizi nei pressi dell'autostrada verificando con particolare scrupolo i casi di irregolarità nelle concessioni di licenze edilizie da parte degli organi comunali.
(4-03501)