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Allegato B
Seduta n. 151 del 3/5/2007
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COMUNICAZIONI
Interrogazioni a risposta scritta:
ZACCHERA. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
da indiscrezioni si apprende che le Ferrovie - più precisamente la società Trenitalia-Cisalpino - intenderebbero apportare delle variazioni all'attuale orario ferroviario sulla linea Domodossola-Milano con la conseguente cancellazione della fermata di Stresa per alcuni treni «Cisalpino» a partire dal prossimo orario ferroviario estivo;
se tale ipotesi venisse confermata sarebbe soppressa l'unica fermata dei treni «Cisalpino» su tutto il Lago Maggiore con grave pregiudizio per il turismo della zona, e verrebbe tolta la possibilità di usare questi treni alla numerosa clientela di lavoratori pendolari su Milano che tengono la residenza nelle province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola -:
se quanto sopra corrisponde a verità e quali sarebbero in questo caso le motivazioni apportate per questa decisione;
se non si ritenga di dover riconsiderare l'eventualmente già presa decisione tenendo conto dell'unanime preoccupazione delle forze economiche, politiche, sindacali e turistiche della zona che già oggi sottolineano come i treni «Cisalpino» vedano compromessa la loro utilità dall'esiguo numero di fermate sulla linea Milano-Domodossola in presenza di una linea dove i treni normali impegnano molto tempo per percorrere poche decine di chilometri e quindi la pur costosa scelta del «Cisalpino» è spesso l'unica possibile per giungere al lavoro in tempi ragionevoli.
(4-03468)
VIOLA. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
in data 21 aprile 2007 su importante organo di stampa è apparso un articolo che riportava notizie allarmanti sui disservizi registrati nell'Ufficio Postale di San Donà di Piave (Venezia) circa il non puntuale recapito della corrispondenza in vaste aree della città in argomento;
tali disservizi hanno riguardato sia l'utenza civile che quella di numerose imprese operanti nel territorio di questo importante comune del Veneto orientale (40.000 abitanti circa);
detti ritardi nella consegna della corrispondenza in passato sono già stati lamentati dalla cittadinanza;
da una prima verifica delle possibili cause, viene citata una carenza di personale adibito alla consegna della corrispondenza oltre che ad un recente cambiamento organizzativo e territoriale dei centri di smistamento, con aggravio di lavoro a carico dell'ufficio di San Donà di Piave (Venezia) su cui sono state dirottate le lettere dei comuni limitrofi -:
se intenda verificare le ragioni di detto disservizio e quali iniziative intende intraprendere nei confronti di Poste Italiane affinché il concessionario del Servizio ponga in essere tutte le azioni atte ad eliminare i disagi per l'utenza;
se intenda verificare, qualora tali ragioni fossero relative ad una carenza di personale di verificare le reali condizioni di operatività del personale di questo importante Ufficio Postale e le condizioni di lavoro dello stesso.
(4-03474)
DI GIOIA. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
ormai da tempo si registra un malfunzionamento dell'ufficio postale di Orta Nova, che si concretizza nell'assenza del postino e il conseguente accumulo di posta inevasa;
la cittadinanza ortese ha intrapreso un'azione diretta alla soluzione del problema interessando il direttore della posta di Orta Nova e, in seguito, il sindaco Moscarella;
vista l'impossibilità di sanare la situazione in questione mediante tali vie informali, alcune centinaia di cittadini hanno deciso di sottoscrivere una petizione inoltrata al prefetto, per informarlo della vicenda concernente la posta ortese;
al ministero delle comunicazioni, quale Autorità nazionale di regolamentazione del settore postale, spettano i compiti di regolamentazione e verifica della qualità del Servizio postale nel territorio nazionale -:
se intenda risolvere con ogni misura di sua competenza, il problema che sta coinvolgendo l'ufficio postale di Orta Nova.
(4-03483)
POLETTI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
la frequenza 100.000 mhz da molti anni è sospesa, essendo stata a suo tempo «chiusa» dal ministero perché creava sistematicamente disturbi gravi alle frequenze vicine e in particolare all'emittente Radio Lombardia (ex radio Montevecchia inaugurata nel 1975) che trasmette sui 100.300 mhz;
significativamente lo stesso ministero il 18 giugno 1999 negava ogni sperimentazione della frequenza 100.000;
il 1o marzo 2004 Radio Lombardia inviava al Ministero perizia tecnica che evidenziava gravi disturbi alla nostra frequenza 100.300 in Milano per causa della presenza del segnale di radio Dj classic sui 100.000;
all'interrogante risulta che, pur persistendo tutti i problemi di danno emergente per disturbo segnale evidenziati nel passato, il ministero (segretario generale dott. Fiori) starebbe concedendo autorizzazione provvisoria su Milano frequenza 100.000 mhz -:
se corrisponda al vero che si intende autorizzare la radiotrasmissione sui 100.000 mhz e in caso affermativo quali ragioni siano alla base del mutato atteggiamento della segreteria generale.
(4-03493)