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Allegato B
Seduta n. 154 del 9/5/2007
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INFRASTRUTTURE
Interrogazione a risposta scritta:
CATANOSO. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'aeroporto internazionale di Catania-Fontanarossa è intitolato al meteorologo e fisico catanese Filippo Eredia;
Eredia, per chi non lo conoscesse, entrò nel 1905 all'Ufficio centrale meteorologico di Roma, dove rimase fino al 1926, raggiungendo la carica di geofisico capo, nominato direttore del Servizio geofisico dell'Aeronautica, partecipò alla spedizione polare Amundsen-Ellsworth col dirigibile Norge e, successivamente, alle crociere atlantiche del 1931 e 1933. Inoltre, fece parte dei più importanti organismi geofisici e meteorologici internazionali e fu insegnante all'Accademia aeronautica e alla scuola di guerra aerea;
dal 5 maggio 2007 l'aeroporto di Catania non sarà più intitolato a «Filippo Eredia» ma a «Vincenzo Bellini», grazie al geniale colpo di teatro degli attuali manager aeroportuali che, a giudizio dell'interrogante, stanno affondando l'aeroporto e soprattutto la città di Catania;
l'aeroporto era, è e sarà di proprietà dello Stato e quindi è di competenza degli organi statuali, Ministero dei trasporti ed Ente nazionale dell'aviazione civile, cambiare il nome dell'aeroporto;
ventimila cittadini catanesi si sono espressi, con una petizione, a favore della cointitolazione dello scalo ad Angelo D'Arrigo, epigono di Konrad Lorenz e di Leonardo Da Vinci;
nello stesso senso si sono espressi giornalisti come Candido Cannavò, Piero Angela, Tiberio Timperi e Puccio Corona, scienziati come Margherita Hack, Umberto Guidoni e Fulvio Frisone, noti personaggi della televisione e del mondo dello spettacolo
come Adriano Celentano, Pippo Baudo e Licia Colò, esponenti dell'aeronautica italiana come Fausto Cereti, Giovanni Leoni, Fiorenza De Bernardi, prima donna pilota italiana, e Maria Fede Caproni;
a favore di Angelo d'Arrigo si sono espressi, inoltre, numerosi altri esponenti della comunità scientifica e culturale, alcune rappresentanze consolari straniere in Italia, gli ordini professionali provinciali degli ingegneri e degli avvocati, esponenti del mondo industriale;
in favore della cointitolazione si sono, inoltre, espressi la giunta provinciale di Catania, la giunta municipale di Catania e l'Assemblea regionale siciliana;
l'iter di intitolazione dell'aeroporto di Catania non ha visto coinvolto l'Enac né il Ministero dei trasporti, se non con una lettera ufficiale spedita quando era già partita la campagna pubblicitaria e centinaia di cartelloni pubblicitari erano già stati affissi con la denominazione «V. Bellini»;
l'Enac, in un comunicato stampa del 4 maggio, ha dichiarato di non aver mai emesso alcuna ordinanza di intitolazione, anzi fa sapere che è stata proprio la Sac con la deliberazione del suo Cda datata 30 gennaio 2007 ad aver intitolato lo scalo a «V. Bellini» smentendo pubblicamente quanto detto dall'amministratore delegato della Sac, Stefano Ridolfo -:
quali interventi intenda svolgere il ministro interrogato nei confronti degli amministratori della Sac che hanno deciso, in modo unilaterale, di intitolare l'aeroporto al musicista etneo;
se non pensi, il ministro interrogato, di invitare l'Enac a valutare l'ipotesi di una contestazione ad Angelo D'Arrigo dello scalo aeroportuale di Catania.
(4-03576)