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Allegato A
Seduta n. 155 del 10/5/2007
DISEGNO DI LEGGE: S. 1411 - CONVERSIONE IN LEGGE, CON MODIFICAZIONI, DEL DECRETO-LEGGE 20 MARZO 2007, N. 23, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI PER IL RIPIANO SELETTIVO DEI DISAVANZI PREGRESSI NEL SETTORE SANITARIO (APPROVATO DAL SENATO) (A.C. 2534)
(A.C. 2534 - Sezione 1)
ORDINI DEL GIORNO
La Camera,
premesso che:
le disposizioni contenute nelle norme del provvedimento mirano ad alleggerire il peso di disavanzi e perdite pregresse nel settore sanitario, offrendo alle regioni interessate un concorso statale al loro ripiano;
il contributo statale in questione risulta assolutamente necessario ad accompagnare finanziariamente le regioni impegnate nei piani di rientro dai deficit strutturali, affinché il peso del debito pregresso non comprometta il raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario della gestione corrente;
il concorso dello Stato al ripiano dei disavanzi del Servizio sanitario nazionale per il periodo 2001-2005 avverrà nei confronti di quelle regioni che sottoscriveranno con lo Stato l'accordo per i piani di rientro, attraverso il loro accesso al Fondo transitorio, e che adotteranno per la copertura dei disavanzi sanitari specifiche misure fiscali o destineranno al settore sanitario quote di entrate derivanti da misure fiscali già adottate o quote di tributi erariali attribuiti alle regioni,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative volte ad avviare, oltre ad una puntuale ricognizione del debito pregresso in questione, un'indagine approfondita al fine di individuare le cause che hanno determinato la voragine finanziaria alla quale si pone riparo attraverso l'approvazione del presente decreto-legge, in particolar modo appurando se vi possano essere correlazioni tra la stessa ed il cospicuo avvicendarsi di processi penali ed amministrativi in corso legati ad una dissennata gestione di risorse pubbliche.
9/2534/1. Cancrini, Poretti, Napoletano, Caruso, Astore.
La Camera,
premesso che:
lo Stato interviene con proprie risorse a fronteggiare il disavanzo sanitario delle regioni che hanno sottoscritto l'accordo con lo Stato per i piani di rientro;
il disavanzo sanitario prodotto nel periodo 2001-2005 è sintomo anche di una gestione non efficiente ed economica da parte degli amministratori regionali;
di tale cattiva gestione hanno già pagato le conseguenze in termini di maggiori aliquote IRAP i contribuenti residenti
nelle medesime regioni e le imprese che hanno sedi operative nelle regioni stesse;
in concomitanza del formarsi dei disavanzi sanitari i bilanci delle medesime regioni, pur sottoposti al rigore del patto di stabilità, avrebbero dovuto contenere alcune spese «discrezionali» per destinare risparmi a copertura del deficit sanitario;
non potendo ora le regioni assicurare la tutela della salute, il Governo interviene «forzatamente» a vantaggio delle regioni deficitarie utilizzando le risorse di tutti i contribuenti;
i vincoli di bilancio non possono incidere sulla gestione della spesa sanitaria regionale, la quale è stata volutamente esclusa dai meccanismi del patto di stabilità proprio per la specificità della spesa, i cui livelli minimi sono garantiti dalla Costituzione,
impegna il Governo
a valutare a decorrere dal prossimo anno finanziario l'opportunità di inserire nei meccanismi del patto di stabilità delle regioni in disavanzo la spesa sanitaria.
9/2534/2. Filippi.
La Camera,
premesso che:
lo Stato interviene con proprie risorse a fronteggiare il disavanzo sanitario delle regioni che hanno sottoscritto l'accordo con lo Stato per i piani di rientro;
il disavanzo sanitario prodotto nel periodo 2001-2005 è sintomo anche di una gestione non efficiente ed economica da parte degli amministratori regionali;
di tale cattiva gestione hanno già pagato le conseguenze in termini di maggiori aliquote IRAP i contribuenti residenti nelle medesime regioni e le imprese che hanno sedi operative nelle regioni stesse;
non potendo ora le regioni assicurare la tutela della salute, il Governo interviene «forzatamente» a vantaggio delle regioni deficitarie utilizzando le risorse di tutti i contribuenti;
il comma 665 dell'articolo 1 della legge finanziaria per l'anno 2007 prevede in via sperimentale la possibilità di ridefinire nei confronti di una o più regioni le regole del patto di stabilità interno, per applicare il meccanismo del saldo finanziario di cui al comma 656, che consente un ridimensionamento maggiore dei deficit di bilancio,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di applicare quanto disposto dall'articolo 1, comma 665, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007) alla regione con disavanzo sanitario maggiore.
9/2534/3. Fava.
La Camera,
premesso che:
lo Stato interviene con proprie risorse a fronteggiare il disavanzo sanitario delle regioni che hanno sottoscritto l'accordo con lo Stato per i piani di rientro;
il disavanzo sanitario prodotto nel periodo 2001-2005 è sintomo anche di una gestione non efficiente ed economica da parte degli amministratori regionali;
di tale cattiva gestione hanno già pagato le conseguenze in termini di maggiori aliquote IRAP i contribuenti residenti nelle medesime regioni e le imprese che hanno sedi operative nelle regioni stesse;
non potendo ora le regioni assicurare la tutela della salute, il Governo interviene «forzatamente» a vantaggio delle regioni deficitarie utilizzando le risorse di tutti i contribuenti;
i vincoli di bilancio non possono incidere sulla gestione della spesa sanitaria regionale, la quale è stata volutamente esclusa dai meccanismi del patto di stabilità
proprio per la specificità della spesa i cui livelli minimi sono garantiti dalla Costituzione,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di introdurre, in occasione della predisposizione della prossima legge finanziaria, vincoli di bilancio più rigorosi per le regioni che presentano disavanzi strutturali sanitari.
9/2534/4. Fugatti.
La Camera,
premesso che:
le regioni settentrionali contribuiscono in maniera determinante al finanziamento del Servizio sanitario nazionale delle regioni centro-meridionali attraverso le quote di solidarietà interregionale disciplinate dal decreto legislativo 18 febbraio 2000, n. 56;
il fondo perequativo ammonta, annualmente, a circa 6.687 milioni di euro, di cui ben 3.430 provenienti dai soli contribuenti lombardi;
a fronte di questo esborso aggiuntivo di risorse continuano a perpetuarsi in molte regioni del centro-meridionali sprechi ed inefficienze nella gestione del Servizio sanitario nazionale,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative volte a sanzionare con l'ineleggibilità a vita gli amministratori delle regioni interessate dal decreto-legge in esame che non rispettino gli obiettivi di risanamento della situazione debitoria concordati con lo Stato nei piani di rientro stipulati ai sensi dell'articolo 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2004, n. 311.
9/2534/5. Garavaglia.
La Camera,
premesso che:
lo stesso titolo del decreto-legge in esame, concernente il ripiano selettivo dei disavanzi sanitari pregressi, testimonia l'esistenza di una palese discriminazione tra le numerose regioni che hanno cumulato disavanzi nel periodo 2002-2005;
tale discriminazione è assolutamente contraria allo spirito dell'articolo 3 della Costituzione, in quanto solo alcune regioni, quelle più inefficienti e meno capaci, sono ammesse ad accedere ai finanziamenti straordinari statali;
è politicamente inaccettabile che l'accesso ai tre miliardi di euro disponibili sia stato riservato solo ad alcune regioni, quelle meno virtuose, mentre le altre regioni - non avendo cumulato disavanzi, o avendo provveduto tempestivamente con risorse proprie al ripiano dei medesimi - si vedrebbbero doppiamente danneggiate dal provvedimento in esame,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di introdurre, nel corso della prossima manovra di bilancio, specifiche sanzioni in termini di riduzione degli ordinari trasferimenti statali per il finanziamento dei livelli essenziali di assistenza nelle regioni che, in futuro, produrranno disavanzi sanitari non autonomamente sanabili con le risorse regionali.
9/2534/6. Alessandri.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame rappresenta una palese violazione del principio di autonomia e responsabilità di ciascuna regione nel finanziamento del servizio sanitario come disciplinato nella più recente legislazione di settore;
tale principio, che è alla base della stessa stipula dei «patti di stabilità» sanitari tra lo Stato e le regioni, trova un esplicito riconoscimento legislativo nel decreto-legge
18 settembre 2001, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2001, n. 405, che sancisce la responsabilità delle regioni sulla copertura degli eventuali disavanzi di gestione nel settore sanitario;
tale principio, cui il decreto in esame esplicitamente deroga, rappresenta una sorta di criterio fondamentale di riferimento che non può essere reiteratamente disapplicato, pena lo stravolgimento del complessivo equilibrio di rapporti Stato-regioni nel settore sanitario;
appare opportuno, alla luce delle considerazioni svolte, che il Governo non adotti in futuro provvedimenti analoghi a quello in esame,
impegna il Governo
a dar seguito a quanto esposto in premessa.
9/2534/7. Bricolo.
La Camera,
premesso che:
non tutte le regioni che hanno avuto accesso al Fondo transitorio di cui all'articolo 1, comma 796, lettera b), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, hanno provveduto a stipulare piani di rientro con il Governo (garantendosi così l'accesso ai 3 miliardi messi a disposizione dal decreto in esame);
esiste il pericolo che le regioni in maggiore disavanzo che si sono viste escluse dal riparto del finanziamento straordinario statale in titolo potrebbero fare appello, a breve, ad un nuovo intervento nazionale di copertura dei disavanzi sanitari,
impegna il Governo
ad adottare ulteriori iniziative normative volte a far sì che, in sede di approvazione dei nuovi piani di rientro stipulati ai sensi dell'articolo 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, il ripiano del disavanzo sanitario regionale avvenga esclusivamente con risorse regionali, escludendo conseguentemente forme ulteriori di anticipazione o straordinario finanziamento statale.
9/2534/8. Brigandì.
La Camera,
premesso che:
il nuovo intervento di ripiano statale finisce per far pagare per la quarta volta allo Stato i disavanzi sanitari regionali, dopo i primi interventi straordinari di ripiano disposti dalla legge finanziaria 2005 e dalla legge finanziaria 2006 e il Fondo transitorio istituito dalla legge finanziaria 2007;
non è assolutamente condivisibile che, nello stesso esercizio finanziario, lo Stato disponga ben due interventi di ripiano, di cui il primo (quello del Fondo transitorio) rivolto alle regioni che presentano un disavanzo pari o superiore al 7 per cento nell'anno precedente e/o nelle quali sia scattata l'applicazione ai massimi livelli delle addizionali ed aliquote regionali;
tale sovrapposizione di operazioni statali di ripiano è destinata a scoraggiare l'effettivo risanamento dei conti regionali e ad indebolire anche le aspettative delle regioni «virtuose» circa la serietà del patto stipulato con lo Stato,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di introdurre, nel corso della prossima manovra di bilancio, specifici meccanismi premiali per le regioni che non hanno maturato disavanzi sanitari o che, pur avendoli maturati, hanno provveduto tempestivamente al ripiano dei medesimi con risorse proprie.
9/2534/9. Caparini.
La Camera,
premesso che:
la regione Lazio, che in termini assoluti presenta il maggior disavanzo sanitario, pari a circa 11,2 miliardi di euro, persiste nella decisione di non introdurre i ticket sui farmaci;
nella regione Lazio, la spesa farmaceutica rappresenta una delle maggiori voci dello sfondamento: nel 2005, la spesa farmaceutica regionale è infatti cresciuta a 1.450 milioni di euro, con un'eccedenza di 450 milioni di euro rispetto al tetto di spesa del 13 per cento previsto dalla normativa nazionale e ribadito anche dai più recenti patti di stabilità sanitari tra lo Stato e le regioni;
anche in termini percentuali, nel 2005 la spesa farmaceutica del Lazio ha raggiunto una quota pari al 18,9 per cento delle risorse complessivamente destinate alla sanità, collocandosi così nettamente al di sopra della media nazionale del 14,6 per cento,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare in tempi rapidi i necessari provvedimenti, anche a carattere sostitutivo, finalizzati a reintrodurre nella regione Lazio misure di compartecipazione alla spesa farmaceutica, volte a ridurre il consumo inappropriato di medicinali e a favorire il consolidarsi di una nuova cultura del farmaco.
9/2534/10. Cota.
La Camera,
premesso che:
contrariamente a quanto previsto nel decreto-legge 28 dicembre 2006, n. 300, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2007, n. 17, da oltre quattro mesi continua a rimanere in vigore l'iniquo ticket di 10 euro a ricetta sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale introdotto dalla legge finanziaria 2007;
il ticket di 10 euro sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale è fortemente pericoloso sia per i cittadini (trattandosi di un ticket che sta gravando pesantemente sui bilanci familiari), sia per il Servizio sanitario nazionale (portando alcune prestazioni del Servizio sanitario nazionale addirittura al di fuori del loro costo di mercato);
l'articolo 1-bis del decreto in esame prevede la disapplicazione del suddetto ticket solo per l'esercizio finanziario in corso, rinviando alla legge finanziaria 2008 l'onere di disporre in merito alla copertura degli 834 milioni di euro annui necessari per la disapplicazione del ticket anche negli anni 2008 e 2009,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di provvedere, nell'ambito della predisposizione della prossima legge finanziaria, alla copertura della spesa annua necessaria per confermare la disapplicazione, anche per il 2008 ed il 2009, del ticket sulle prescrizioni relative alle prestazioni di specialistica ambulatoriale.
9/2534/11. Gibelli.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame stanzia tre miliardi di euro per una nuova operazione di ripiano dei disavanzi sanitari pregressi maturati nel periodo 2001-2005 dalle regioni che presentano i maggiori deficit;
il nuovo, straordinario, stanziamento statale non prevede alcuna misura sanzionatoria in caso di mancato rispetto degli obiettivi di risanamento del bilancio sanitario regionale;
le misure sanzionatorie previste dalla normativa vigente relativamente al rispetto degli equilibri di bilancio (applicazione ai massimi livelli consentiti dell'addizionale IRPEF e dell'aliquota IRAP fino all'integrale copertura degli obiettivi) non sembrano sufficienti a garantire l'effettiva responsabilizzazione delle regioni in disavanzo sulla definizione di percorsi di recupero dell'efficienza della spesa ed eliminazione degli sprechi;
appare opportuno il ricorso al commissariamento, fino al completo risanamento della situazione debitoria, per le regioni che si trovino in uno stato di dissesto finanziario tale da rendere inevitabile l'adozione di tale ultima misura;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di dare corso a quanto esposto in premessa.
9/2534/12. Stucchi.
La Camera,
premesso che:
le regioni settentrionali contribuiscono in maniera significativa al finanziamento del Servizio sanitario nazionale attraverso le relative quote di concorso alla solidarietà interregionale, come disciplinate dall'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 18 febbraio 2000, n. 56;
il provvedimento in esame finisce per gravare una seconda volta le regioni del Nord del costo delle inefficienze nella gestione del Servizio sanitario nazionale perpetuate nelle regioni interessate da maggiori disavanzi sanitari;
tale situazione rappresenta una palese violazione del principio di eguaglianza formale e sostanziale di cui all'articolo 3 della Costituzione,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative volte a ridurre, per le regioni che, non avendo maturato disavanzi sanitari, o avendo provveduto tempestivamente alla copertura dei medesimi, non accedono alle risorse di cui al decreto legge in esame, le quote di concorso alla solidarietà interregionale.
9/2534/13. Giancarlo Giorgetti.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 1, comma 3, del decreto-legge in esame stabilisce che il riparto delle risorse disponibili avviene con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, sentito il Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali;
l'esplicitazione, nel nuovo Titolo V della Costituzione come riformato dalla legge costituzionale n. 3 del 2001, del principio della leale collaborazione tra gli enti territoriali ha accompagnato il consolidarsi nel settore sanitario di un nuovo spirito cooperativo incentrato sulla stipula periodica di «patti di stabilità» tra lo Stato e le regioni per la fissazione del fabbisogno sanitario ed il riparto delle risorse disponibili;
il provvedimento in esame, ponendosi come intervento unilaterale dello Stato in un settore che invece dovrebbe essere oggetto di preventiva intesa con le regioni, rappresenta una palese violazione di tale principio costituzionale di leale collaborazione,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di conseguire, per il futuro, la preventiva intesa della Conferenza Stato-regioni su tutti i provvedimenti destinati ad incidere sulla determinazione del fabbisogno sanitario, sulla copertura dei disavanzi sanitari regionali e sul finanziamento dei livelli essenziali di assistenza.
9/2534/14. Grimoldi.
La Camera,
premesso che:
con il presente decreto-legge il ticket sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale è abolito dalla data di conversione del provvedimento fino al 31 dicembre 2007,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare, nell'ambito della predisposizione della prossima legge finanziaria, ulteriori iniziative volte ad abolire in via definitiva il ticket sulle prescrizioni relative alle prestazioni di specialistica ambulatoriale.
9/2534/15. (Testo modificato nel corso della seduta) Baldelli, Giudice, Leone.
La Camera,
premesso che,
il presente decreto-legge autorizza la spesa di 3 miliardi di euro per l'anno 2007 al fine di garantire il puntuale pagamento dei debiti accertati nelle annualità 2001-2005 nelle regioni che non hanno rispettato le linee d'indirizzo dell'agosto 2001;
in ogni Unità Sanitaria Locale, in base all'articolo 3 ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, cosi come inserito dall'articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, è presente un collegio sindacale per verificare l'amministrazione dell'azienda sotto il profilo economico, accertare la regolare tenuta della contabilità e la conformità del bilancio alle risultanze dei libri e delle scritture contabili ed effettuare periodicamente verifiche di cassa nonché riferire almeno trimestralmente alla regione, anche su richiesta di quest'ultima, sui risultati del riscontro eseguito, denunciando immediatamente i fatti se vi è fondato sospetto di gravi irregolarità;
i componenti del collegio sindacale possono procedere ad atti di ispezione e controllo, anche individualmente;
il collegio sindacale è composto da cinque membri, di cui due designati dalla regione, uno designato dal Ministro dell'economia e delle finanze, uno dal Ministro della salute e uno dalla Conferenza dei Sindaci; per le aziende ospedaliere quest' ultimo componente è designato dall'organismo di rappresentanza dei comuni;
i componenti del collegio sindacale sono scelti tra gli iscritti nel registro dei revisori contabili istituito presso il ministero della giustizia, ovvero tra i funzionari del Ministero dell'economia e delle finanze, che abbiano esercitato per almeno tre anni le funzioni di revisori dei conti o di componenti dei collegi sindacali;
l'indennità annua lorda spettante ai componenti del collegio dei revisori è fissata in misura pari al 10 per cento degli emolumenti del direttore generale dell'unità sanitaria locale. Al presidente del collegio compete una maggiorazione pari al 20 per cento dell'indennità fissata per gli altri componenti, il costo del suo funzionamento è pari al 52 per cento del costo del direttore generale maggiorati da eventuali rimborsi spese;
l'articolo 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, prevede, con disposizione di carattere permanente, che gli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali trasmettano alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, una relazione sul bilancio di previsione e una relazione sul rendiconto dei comuni e delle province. Le relazioni sono predisposte secondo criteri e linee guida definiti unitariamente dalla Corte dei conti;
il medesimo articolo 1 stabilisce, al comma 170, che le disposizioni dei commi 166 e 167 si applicano anche agli enti del servizio sanitario nazionale;
la Sezione delle autonomie della Corte dei conti ha approvato, con la deliberazione n. 7/AUT/2006 del 27 aprile
2006, pubblicata nel supplemento ordinario n. 132 alla Gazzetta ufficiale n. 124 del 30 maggio 2006, le linee guida e il relativo questionario per la predisposizione della relazione dei collegi sindacali degli enti del servizio sanitario nazionale sul bilancio di esercizio al 31 dicembre 2005,
la presente deliberazione approva le linee guida e il questionario per la relazione sul bilancio di esercizio al 31 dicembre 2006, tenendo conto delle indicazioni delle Sezioni regionali di controllo sulle questioni emerse nel primo anno di applicazione delle nuove disposizioni;
la legge prescrive un contenuto minimo obbligatorio delle relazioni dei collegi sindacali che devono segnalare: a) le situazioni di rischio per il mantenimento dell'equilibrio del bilancio; b) il rispetto delle regole contabili e degli atti d'indirizzo emanati dalle regioni; c) il rispetto del limite posto dall'articolo 119 della Costituzione per l'indebitamento; d) ogni grave irregolarità contabile o finanziaria, in ordine alla quale l'ente sanitario non abbia adottato le misure correttive segnalate dal collegio sindacale. Il concetto di «grave irregolarità» non può essere definito in astratto, ma deve essere valutato con riguardo alla situazione del bilancio dell'ente. I collegi sindacali invieranno alle Sezioni regionali la loro relazione subito dopo l'approvazione del bilancio di esercizio da parte del direttore generale dell'ente, in modo da permettere il tempestivo controllo della Corte dei conti,
impegna il Governo
ed in particolare il Ministero della salute e il Ministero dell'economia e delle Finanze, competenti per la nomina per i due membri del collegio sindacale delle aziende sanitarie locali, a verificare nelle aziende sanitarie locali delle regioni di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a) del presente decreto le azioni che il collegio sindacale ha intrapreso, anche i singoli membri, al fine del rispetto delle competenze a loro attribuite dalla legge e dalle linee guida per l'attuazione dell'articolo 1, comma 170, della legge 23 dicembre 2005, n 266, a rimuovere gli stessi, se inadempienti rispetto alle leggi elencate, e, nel caso in cui tali membri nominati risultino iscritti all'albo dei revisori contabili istituito presso il Ministero della giustizia, a segnalare al medesimo le loro inadempienze.
9/2534/16. Nannicini
La Camera,
in riferimento al ripiano selettivo dei disavanzi pregressi di alcune regioni riguardanti l'amministrazione sanitaria nel periodo 2001-2005,
impegna il Governo
ad adottare tutte le iniziative di propria competenza volte a migliorare presso le regioni sistemi di monitoraggio e controllo della spesa nel settore sanitario.
9/2534/17. (Testo modificato nel corso della seduta) Baiamonte, Di Virgilio, Bocciardo, Ceccacci Rubino, Crimi, Gardini, Mazzaracchio, Palumbo.
La Camera,
premesso che,
le imprese private che operano nel sociale svolgono una meritoria ed imprescindibile attività nei riguardi della cittadinanza tutta e che moltissime di esse vantano notevoli crediti da parte di strutture del Servizio Sanitario Nazionale.
impegna il Governo
a tenere nella giusta considerazione l'importanza della funzione sociale svolta dalle suddette imprese, e ad attivarsi affinché queste possano ricevere tempestivamente il rimborso dei propri crediti, permettendo alle stesse imprese la continuazione della loro meritoria attività ad esclusivo vantaggio dei cittadini italiani.
9/2534/18. Ulivi.
La Camera,
premesso che:
lo Stato interviene con proprie risorse per fronteggiare il disavanzo sanitario delle regioni che hanno sottoscritto l'accordo con lo Stato per i piani di rientro;
il disavanzo sanitario prodotto nel periodo 2001-2005 è sintomo anche di una gestione non efficiente ed economica da parte degli amministratori regionali;
tale cattiva gestione comporta un utilizzo di notevoli risorse di tutti i contribuenti a vantaggio delle regioni deficitarie, i cui amministratori non rispondono in alcun modo dei debiti accumulati,
impegna il Governo
ad adottare iniziative volte a rimodulare i criteri per il riparto delle risorse annualmente destinate al finanziamento dei livelli di assistenza introducendo criteri premiali per le regioni che negli ultimi cinque anni non hanno maturato disavanzi sanitari.
9/2534/19. Allassia.
La Camera,
premesso che:
lo Stato interviene con proprie risorse per fronteggiare il disavanzo sanitario delle regioni che hanno sottoscritto l'accordo con lo Stato per i piani di rientro;
il disavanzo sanitario prodotto nel periodo 2001-2005 è sintomo anche di una gestione non efficiente ed economica da parte degli amministratori regionali;
lo Stato è costretto ad intervenire per ripianare i debiti pregressi utilizzando ingenti risorse del bilancio dello Stato, che avrebbero potuto essere impiegate diversamente, o meglio, destinate a potenziare le strutture sanitarie in tutte le regioni;
la cattiva gestione delle regioni deficitarie, dunque, penalizza le regioni meritevoli, che già contribuiscono ad implementare il Fondo perequativo,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare iniziative volte a rimodulare i criteri per il riparto delle risorse annualmente destinate al finanziamento dei livelli di assistenza introducendo criteri premiali per le regioni che maggiormente contribuiscono al fondo perequativo.
9/2534/20. Bodega.
La Camera,
premesso che:
lo Stato interviene con proprie risorse a fronteggiare il disavanzo sanitario delle regioni che hanno sottoscritto l'accordo con lo Stato per i piani di rientro;
il disavanzo sanitario prodotto nel periodo 2001-2005 è sintomo anche di una gestione non efficiente ed economica da parte degli amministratori regionali;
tale cattiva gestione comporta un utilizzo di notevoli risorse di tutti i contribuenti a vantaggio delle regioni deficitarie, i cui amministratori non rispondono in alcun modo dei debiti accumulati;
appare opportuna l'adozione di provvedimenti che non consentano agli assessori alla sanità e al bilancio delle regioni deficitarie di assumere in futuro alcun ruolo esecutivo,
impegna il Governo
a dar seguito a quanto indicato in premessa.
*9/2534/21. Pini.
La Camera,
premesso che:
lo Stato interviene con proprie risorse a fronteggiare il disavanzo sanitario delle regioni che hanno sottoscritto l'accordo con lo Stato per i piani di rientro;
il disavanzo sanitario prodotto nel periodo 2001-2005 è sintomo anche di una gestione non efficiente ed economica da parte degli amministratori regionali;
tale cattiva gestione comporta un utilizzo di notevoli risorse di tutti i contribuenti a vantaggio delle regioni deficitarie, i cui amministratori non rispondono in alcun modo dei debiti accumulati;
appare opportuna l'adozione di provvedimenti che non consentano agli assessori alla sanità delle regioni deficitarie di assumere in futuro alcun ruolo esecutivo,
impegna il Governo
a dar seguito a quanto indicato in premessa.
*9/2534/22. Lussana.
La Camera,
premesso che:
tra i requisiti per l'accesso al riparto dei tre miliardi di euro, l'articolo 1, comma 1, lettera b) del presente decreto impone alle regioni di disporre, anche in via alternativa: la destinazione al settore sanitario di quote di manovre fiscali già adottate; la destinazione al settore sanitario di quote di tributi erariali attribuiti alle regioni stesse; la destinazione al settore sanitario, nei limiti dei poteri attribuiti alla regione dalla normativa statale, di nuove misure fiscali da attivarsi sul territorio;
mentre nell'originaria formulazione del decreto legge presentata in Consiglio dei ministri si specificava che il gettito derivante dalle ulteriori misure fiscali doveva essere pari almeno al 20 per cento del gettito derivante dall'applicazione delle addizionali IRPEF ed aliquote IRAP ai massimi livelli, nel testo in esame non è specificata l'entità delle ulteriori manovre fiscali da attivarsi ai sensi della lettera b);
l'articolo 1, comma 1 del decreto legge si limita, infatti, ad indicare che tali misure devono «assicurare complessivamente risorse superiori rispetto a quelle derivanti dal predetto incremento nella misura massima»,
impegna il Governo
ad adottare, in sede di attuazione del decreto in esame, iniziative volte ad interpretare il vincolo di destinazione di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), come finalizzato a destinare al settore sanitario un gettito non inferiore al 20 per cento del gettito derivante dall'applicazione delle addizionali IRPEF ed aliquote IRAP ai massimi livelli.
9/2534/23. Montani.
La Camera,
impegna il Governo
ad adottare eventuali iniziative nel corso della manovra finanziaria 2008, volte a un'organica revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria, introducendo in tale sede nuovi meccanismi di modulazione, in ambito regionale, del livello di compartecipazione dei cittadini secondo una logica direttamente proporzionale all'entità del disavanzo sanitario regionale.
9/2534/24. (Testo modificato nel corso della seduta) Goisis.
La Camera,
premesso che:
in sede di conversione del presente decreto è stato inserito un nuovo articolo 1-ter, in virtù del quale i piani di rientro e gli esiti della relativa verifica annuale sono tempestivamente trasmessi dal Ministro dell'economia e delle finanze alla Corte dei conti per le valutazioni di propria competenza;
appare essenziale che il Governo garantisca massimo rigore e serietà nel monitoraggio degli adempimenti previsti dai piani di rientro stipulati dalle regioni in disavanzo;
a seguito della stipula degli accordi previsti dall'articolo 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, il Governo si è infatti impegnato in solido con le Regioni inadempienti per il risanamento della situazione debitori,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di provvedere direttamente, ovvero avvalendosi degli organi ausiliari, al monitoraggio con cadenza trimestrale degli adempimenti adottati dalle regioni interessate dal presente decreto in attuazione dei piani di rientro, procedendo anche a rilevare eventuali responsabilità amministrative e gestionali.
9/2534/25. (Testo modificato nel corso della seduta) Dozzo.
La Camera,
considerato che:
il decreto in esame dispone una erogazione straordinaria di ben 3 miliardi di euro a vantaggio delle regioni che hanno accumulato rilevanti debiti sanitari e quindi discrimina le regioni «virtuose» e i cittadini ivi residenti in quanto questi ricevono minori risorse dallo Stato per il Servizio Sanitario Nazionale;
in tal modo si viola la Costituzione, ed in particolare l'articolo 3, nonché il principio del federalismo fiscale e si deresponsabilizzano le regioni in ordine alla spesa sanitari,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di correggere l'impostazione troppo lassista della propria politica finanziaria nei confronti delle regioni non «virtuose» sotto il profilo finanziario ed a trattare allo stesso modo tutte le regioni e, di conseguenza. tutti i cittadini.
9/2534/26. Gardini.
La Camera,
premesso che:
uno studio del Cergas-Bocconi (cosiddetto «Rapporto OASI») pubblicato nel novembre 2006 ha confermato che a determinare il disavanzo sanitario nazionale sono sempre le stesse regioni, quelle costrette per legge ad incrementare le addizionali fiscali, a presentare piani di rientro e ad accettare l'affiancamento ministeriale;
tra il 2001 e il 2005, tre regioni da sole sono riuscite ad assorbire oltre il 63 per cento del debito complessivo: trattasi del Lazio (28 per cento), della Campania (23 per cento) e della Sicilia (12 per cento);
ancora più grave è la situazione se si valuta il disavanzo pro-capite cumulato nel 2001-2005 (al lordo delle assegnazioni a copertura del debito previste dalle ultime leggi finanziarie): il debito pro-capite dei cittadini del Lazio è infatti di 1.480 euro, 788 euro per i cittadini della Campania e 570 per i cittadini dell'Abruzzo;
appare conseguentemente non prorogabile l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause che hanno contribuito al formarsi dei disavanzi sanitari nelle Regioni che accedono al riparto dei 3 miliardi di euro stanziati dal presente decreto,
appare opportuno che il Governo adotti tutte le iniziative di propria competenza affinchè siano previste misure per il monitoraggio della situazione precedentemente descritta,
impegna il Governo
a dare seguito a quanto indicato in premessa.
9/2534/27. (Testo modificato nel corso della seduta) Maroni.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame contiene una serie di disposizioni fortemente penalizzanti, per l'intero sistema sanitario nazionale, sia dal punto di vista del livello del finanziamento per gli anni successivi, sia per evidenti disparità di trattamento fra le amministrazioni regionali che violano i principi costituzionali;
appare opportuno pertanto introdurre norme che possano modificare sostanzialmente l'intero impianto normativo del provvedimento in esame, anche sotto il profilo della copertura finanziaria del provvedimento;
l'utilizzo delle disponibilità del fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie, appare inaccettabile e penalizzante in quanto riguarda un fondo che doveva essere destinato ad altre spese per interventi fondamentali di politica europea nel nostro Paese,
impegna il Governo
a valutare, l'opportunità in sede di attuazione del provvedimento, di destinare lerisorse disponibili e derivanti all'extragettito fiscale al ripiano del disavanzo sanitario.
9/2534/28. Floresta, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il presente provvedimento prevede una serie di disposizioni che alterano tutti i principi su cui si è cercato di contenere la spesa pubblica a livello sanitario, stravolgendo qualsiasi regola del mercato sanitario e dei principi di spesa pubblica;
la spesa sanitaria infatti rappresenta un monitoraggio che è demandato alle Regioni e il cui controllo avviene proprio a livello regionale;
il decreto-legge in esame in realtà prevede disposizioni volte a garantire rilevanti contributi finanziari, a sostegno di quelle Regioni che si sono contraddistinte per evidenti gestioni negative della spesa sanitaria regionale, penalizzando al contrario quelle Regioni che invece hanno raggiunto i bilanci in pareggio o addirittura con un surplus maggiore,
impegna il Governo
a considerare l'opportunità, in sede di monitoraggio, di adottare ulteriori iniziative normative volte a sanzionare in termini economici le Regioni che hanno violato
il patto per la salute siglato tra il Governo e le Regioni il 22 settembre 2006.
9/2534/29. Campa, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 1-bis del provvedimento in esame dispone l'abolizione - limitata al solo 2007 - del ticket sulla diagnostica;
tale decisione arriva ad appena quattro mesi dall'entrata in vigore della legge finanziaria per il 2007 con la quale il Governo - nonostante l'opposizione avesse criticato la crudeltà e l'iniquità della disposizione e ne avesse prefigurato gli effetti estremamente negativi e vessatori sui cittadini - aveva reintrodotto i ticket sulle prestazioni ambulatoriali specialistiche e quelli sul ricette;
successivamente il Governo è arrivato a contraddire se stesso decidendo, nella versione originale del decreto-legge in esame, di abbattere parzialmente il ticket sulla diagnostica da 10 a 3,5 euro, ma solo per il 2007;
infine, con un ulteriore più profonda contraddizione, è arrivato alla «storica» decisione di abolire del tutto - nella versione, si spera, definitiva del provvedimento in esame - il ticket sulla diagnostica, ma limitatamente per l'anno in corso giungendo ad accogliere - sia pure in minima parte - i rilievi dell'opposizione,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare le iniziative di propria competenza volte ad estendere la disapplicazione del ticket, per gli esercizi finanziari futuri, alle prestazioni di pronto soccorso, nonché a rendere tale disapplicazione definitiva per le prestazioni diagnostiche.
9/2534/30. Bocciardo, Di Virgilio, Baiamonte, Ceccacci Rubino, Crimi, Gardini, Mazzaracchio, Palumbo, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro
Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
le disposizioni relative alla copertura finanziaria del provvedimento in esame, prevedono un rilevante, quanto eccessivo, intervento dello Stato nel ripiano dei debiti sanitari contratti dalle Regioni contraddicendo il principio del federalismo fiscale;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede infatti l'utilizzo del fondo previsto dall'articolo 1, comma 50 della finanziaria per il 2006 e del fondo per l'estinzione dei debito pregressi delle amministrazioni centrali dello Stato e per 411 milioni di euro, utilizzando il Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie;
l'utilizzo del predetto Fondo rischia di bloccare fondamentali interventi di politica comunitaria nel nostro Paese;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità, in sede di attuazione del provvedimento in esame, di utilizzare parte delle risorse derivanti dall'extragettito costituito dalle maggiori entrate fiscali al ripiano del disavanzo sanitario.
9/2534/31. Tortoli, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
all'articolo 1, comma 796, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, viene stabilito il pagamento di un ticket di 25 euro per prestazioni erogate in regime di pronto soccorso ospedaliero non seguite da ricovero, classificate in «codice bianco» in quanto considerate prestazione non urgenti; ad eccezione di traumi ed avvelenamenti acuti, degli esenti e dei minori di 14 anni;
1 25 euro sono da intendersi per il solo accesso al servizio, perché qualora si effettuino ulteriori visite specialistiche o altre prestazioni diagnostiche, oltre alla citata tassa di «ingresso» vanno sommati gli importi dei ticket sulle prestazioni aggiuntive, calcolati secondo le regole di conteggio previste per la specialistica ambulatoriale;
questa norma sta creando enormi disagi non solo sociali ma anche sanitari, con il personale medico chiamato a stabilire la gravità della malattia e a pretendere da una persona, che arriva in pronto soccorso in evidente stato di bisogno, il pagamento della visita;
inoltre, molto spesso i medici non concordano sulla diagnosi e legittimamente pongono dubbi che necessariamente hanno bisogno di essere chiariti con ulteriori indagini diagnostiche;
la corresponsione di 25 euro per prestazioni non seguite da ricovero sta comportando costi sanitari e sociali sempre più intollerabili, perché il costo della visita è ormai quasi equiparabile alla parcella di un medico privato e questo vuol dire scoraggiare le famiglie con redditi medio bassi a curarsi, o a procrastinare la visita con il pericolo di un aggravamento e, viceversa, spingere quelle con reddito medio alto ad optare esclusivamente per il privato;
ci troviamo davanti una norma iniqua e gravemente limitativa del fondamentale diritto alla salute dei cittadini, in quanto in una società democratica, essa deve essere assicurata a tutti, come è garantito dall'articolo 32 della Costituzione;
impegna al Governo
a valutare l'opportunità di adottare le iniziative di propria competenza volte ad estendere, per gli esercizi finanziari futuri, la disapplicazione del ticket anche alle prestazioni citate in premessa.
9/2534/32. Ceccacci Rubino, Di Virgilio, Bocciardo, Gardini.
La Camera,
impegna il Governo
a corredare i propri provvedimenti di analisi tecnico normativa.
9/2534/33. (Testo modificato nel corso della seduta) Fratta Pasini, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
impegna il Governo
a corredare i provvedimenti dell'analisi di impatto della regolamentazione.
9/2534/34. (Testo modificato nel corso della seduta) Bertolini, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare le opportune iniziative normative al fine di contribuire ad elevare e rendere più efficiente e razionale il sistema di Welfare del nostro Paese.
9/2534/35. (Testo modificato nel corso della seduta) Gregorio Fontana, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento al nostro esame contiene norme per il ripiano dei debiti sanitari delle Regioni, prevedendo l'intervento
dello Stato con un «finanziamento a pioggia», che non tiene conto del rispetto delle norme costituzionali di cui al Titolo V della Costituzione;
tale intervento è in contrasto con i principi costituzionali di cui all'articolo 117 della Costituzione che prevede la potestà legislativa concorrente delle Regioni in materia di salute;
il provvedimento è improntato ad una logica puramente statalista e elettoralistica, nonché dirigista, perché non rispetta in modo adeguato i principi costituzionali ed il federalismo fiscale;
impegna il Governo
a presentare, per il futuro, provvedimenti legislativi che tengano conto dei principi costituzionali di cui all'articolo 117 della Costituzione e del federalismo fiscale.
9/2534/36. Azzolini, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame contiene norme per il ripiano dei debiti sanitari con un intervento statuale che contraddice apertamente con il dettato letterale dell'articolo 117 della Costituzione che prevede la potestà legislativa concorrente delle Regioni in materia di salute;
è necessaria, in questo momento, una politica di rigore economico o, soprattutto una politica che destini le risorse economiche per fini sociali, viste le condizioni dei ceti più deboli e medi del nostro Paese che sono stati colpiti indiscriminatamente dal Governo con la Finanziaria per il 2007;
è politicamente contraddittorio l'atteggiamento del Governo che da una parte interviene per ripianare i debiti sanitari delle Regioni e dall'altra non destina risorse economiche per fini sociali alfine di compensare la manovra economica che ha così duramente colpito i ceti medi e più deboli del nostro Paese;
è, quindi, indispensabile che la destinazione delle risorse economiche non sia erogata per ripianare i debiti sanitari delle Regioni, ma, per chi vuole una politica sociale di riequilibrio economico e favorire, i ceti deboli e medi;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di attuare, per il futuro, politiche economiche e sociali con l'erogazione di risorse economiche per i ceti medi del nostro Paese e attivare un percorso virtuoso di risanamento economico
della spesa sanitaria delle Regioni con una maggiore responsabilizzazione della stesse.
9/2534/37. Mistrello Destro, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
impegna il Governo:
ad attivarsi, per quanto di sua competenza, al fine di varare riforme sociali incisive che contribuiscano a migliorare il livello dello Stato sociale del nostro Paese ed, al contempo, necessariamente intervenire per migliorare la gestione del servizio sanitario nazionale in termini di razionalizzazione ed efficienza.
9/2534/38. Mario Pepe, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di varare riforme strutturali che permettano di migliorare il sistema ordinamentale del nostro Paese contribuendo a creare un federalismo solidale,
ma che responsabilizzi le Regioni, quali centri politico-amministrativi vicini ai cittadini.
9/2534/39. (Testo modificato nel corso della seduta) Jannone, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tremonti, Tortoli, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera;
premesso che:
l'articolo 1, comma 3, del decreto-legge in titolo stabilisce che il riparto delle risorse disponibili avviene con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, sentito il Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali;
l'esplicitazione, nel nuovo Titolo V della Costituzione come riformato dalla legge costituzionale n. 3 del 2001, del principio della leale collaborazione tra gli enti territoriali ha accompagnato il consolidarsi nel settore sanitario di un nuovo spirito cooperativo incentrato sulla stipula periodica di «patti di stabilità» tra lo Stato e le Regioni per la fissazione del fabbisogno sanitario ed il riparto delle risorse disponibili;
il provvedimento in esame si pone come intervento unilaterale dello Stato in un settore che invece dovrebbe essere oggetto di preventiva intesa con le regioni, rappresentando pertanto una palese violazione di tale principio costituzionale di leale collaborazione,
impegna il Governo
ad adottare, in sede di attuazione della presente legge, iniziative volte a emanare il decreto di riparto di cui all'articolo 1, comma 3, del decreto-legge in esame previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome.
9/2534/40. Di Cagno Abbrescia, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone,
La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame risulta nel complesso estremamente grave ed irresponsabile, in quanto la decisione del Governo di procedere al ripiano selettivo dei disavanzi delle regioni in ambito sanitario rappresenta la volontà di premiare attraverso i contributi finanziari previsti le amministrazioni regionali che invece hanno gravi responsabilità nella gestione dei bilanci sanitari;
il ripiano dei debiti sanitari contratti dalle regioni contraddice infatti quanto previsto dal patto per la salute;
la finalità del provvedimento inoltre, si indirizza in una direzione opposta rispetto a quella invece che avrebbe dovuto colpire gli autentici responsabili del deficit, che sono gli amministratori delle Regioni,
impegna il Governo
ad attuare un più approfondito monitoraggio del provvedimento, in particolare intervenendo sulle dinamiche della spesa sanitaria, per le Regioni direttamente interessate dalle disposizioni previste del decreto-legge 20 marzo 2007, n. 23.
9/2534/41. Galli, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame contiene una serie di disposizioni altamente discriminatorie e penalizzanti sia per le regioni interessate, che per il Servizio sanitario nazionale, in quanto prevede incentivi per e amministrazioni regionali che hanno prodotto un deficit eccessivo, mentre penalizza quelle amministrazioni virtuose, che invece hanno mantenuto i saldi di bilancio in attivo o in pareggio;
gli effetti che le norme previste all'interno del provvedimento, produrranno, per il sistema sanitario nazionale saranno negative e aggraveranno ulteriormente la situazione economica e finanziaria per il settore,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative volte a rivedere i meccanismi d'intervento al fine di monitorare la spesa sanitaria, attraverso strumenti più efficaci, senza discriminazioni fra le Regioni.
9/2534/42. (Testo modificato nel corso della seduta) Casero, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tremonti, Tortoli, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame, prevede una copertura finanziaria rilevante, la cui finalità consiste in una nuova operazione di ripiano dei disavanzi sanitari pregressi maturati nel periodo 2001-2005 dalle regioni che presentano i maggiori deficit;
il nuovo, straordinario, stanziamento statale non prevede alcuna misura sanzionatoria in caso di mancato rispetto degli obiettivi di risanamento del bilancio sanitario regionale;
le misure sanzionatorie previste dalla normativa vigente relativamente al rispetto degli equilibri di bilancio (applicazione ai massimi livelli consentiti dell'addizionale IRPEF e dell'aliquota IRM fino all'integrale copertura degli obiettivi) non sembrano sufficienti a garantire l'effettiva responsabilizzazione delle regioni in disavanzo sulla definizione di percorsi di recupero dell'efficienza delle spese ed eliminazione degli sprechi;
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di provvedere nel caso di mancato rispetto degli obiettivi di risanamento del disavanzo sanitario da parte delle Regioni interessate dal provvedimento in titolo;
ad adottare tempestivamente le dovute misure sostitutive atte a garantire il rispetto degli impegni di rientro dalla situazione debitoria concordati con lo Stato.
9/2534/43. Romele, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di
Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
lo Stato interviene con proprie risorse a fronteggiare il disavanzo sanitario delle Regioni che hanno sottoscritto l'accordo con lo Stato per i piani di rientro;
il disavanzo sanitario prodotto nel periodo 2001-2005 è sintomo anche di una gestione non efficiente ed economica da parte degli amministratori regionali;
di tale cattiva gestione ne hanno già pagato le conseguenze in termini di maggiori aliquote IRAP i contribuenti residenti nelle medesime regioni e le imprese, che hanno sedi operative nelle regioni stesse;
non potendo ora le Regioni assicurare la tutela della salute, il Governo interviene «forzatamente» a vantaggio delle Regioni deficitarie utilizzando le risorse di tutti i contribuenti;
il comma 665 dell'articolo 1 della legge finanziaria per l'anno 2007 prevede in via sperimentale la possibilità di ridefinire nei confronti di una o più regioni le regole del patto di stabilità interno, per applicare il meccanismo del «saldo finanziario» di cui al comma 656, che consente un ridimensionamento maggiore dei deficit di bilancio;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di applicare quanto disposto dall'articolo 1, comma 665, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007), alla Regione con disavanzo sanitario maggiore.
9/2534/44. Licastro Scardino, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di introdurre, in occasione della prossima manovra di bilancio, vincoli di bilancio più rigorosi per le Regioni che presentano disavanzi strutturali sanitari.
9/2534/45.(Testo modificato nel corso della seduta) Grimaldi, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame rappresenta una palese violazione del principio di autonomia e responsabilità di ciascuna Regione nel finanziamento del servizio sanitario come disciplinato nella più recente legislazione di settore;
tale principio, che è alla base della stessa stipula dei «patti di stabilità» sanitari tra lo Stato e le Regioni, trova un esplicito riconoscimento legislativo nel decreto-legge n. 347 del 2001, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2001, n. 405, che sancisce la responsabilità delle Regioni sulla copertura degli eventuali disavanzi di gestione nel settore sanitario;
tale principio, cui il decreto in esame esplicitamente deroga, rappresenta una sorta di criterio fondamentale di riferimento che non può essere reiteratamente disapplicato, pena lo stravolgimento del complessivo equilibrio dei rapporti Stato-Regioni nel settore sanitario;
appare opportuno, alla luce delle considerazioni svolte, che il Governo non adotti in futuro provvedimenti analoghi a quello in esame,
impegna il Governo
a dare risposta a quanto esposto in premessa.
9/2534/46. Giuseppe Fini, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà,
Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
considerato che:
il decreto legge in esame contiene norme che penalizzano in campo sanitario i cittadini di alcune regioni a danno di cittadini di altre regioni, in quanto dispone erogazioni statali per la somma assai ingente di 3 miliardi di euro pari, è bene ricordarlo, a ben 6 mila miliardi delle vecchie lire a favore delle sole regioni che hanno sforato i limiti di spesa sanitaria;
questo provvedimento avvantaggia le regioni meno virtuose dal punto di vista della disciplina finanziaria, il che è ingiusto ed inaccettabile;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di evitare l'adozione di norme che premino le regioni meno efficienti e meno disciplinate sotto il profilo finanziario e che creino disparità di trattamento fra i cittadini in ambiti importanti come quello sanitario.
9/2534/47. Elio Vito, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
considerato che:
il decreto-legge n.23 del 2007 introduce misure urgenti per il ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitari;
i numerosi interventi sulla spesa farmaceutica, tra cui la liberalizzazione della vendita degli OTC, il payback a carico delle imprese di settore in caso di sfondamento di spesa, i ritardi di pagamento delle ASL, stanno mettendo in forte difficoltà le farmacie rurale e dei piccoli comuni, delle quali pure si è riconosciuta l'importanza nel provvedimento sui piccoli comuni, di recente approvazione;
impegna il Governo:
ad adottare ogni utile iniziativa affinché, nei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti si preveda la corresponsione in termini abbreviati alle farmacie ivi esistenti di quanto dovuto dal Servizio sanitario nazionale.
9/2534/48.(Testo modificato nel corso della seduta) Paroli, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative, eventualmente di carattere normativo, anche di intesa con l'associazione nazionale delle imprese di settore per incrementare l'uso dei farmaci generici, quanto meno nell'ambito delle strutture del SSN, al fine di contribuire al contenimento della spesa sanitaria.
9/2534/49.(Testo modificato nel corso della seduta) Della Vedova, Paroli, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative affinché si provveda ad adottare misure atte
a garantire il rispetto da parte delle regioni dei Livelli essenziali di assistenza, nonché ad evitare ulteriori oneri e disagi per i cittadini.
9/2534/50.(Testo modificato nel corso della seduta) Lazzari, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
impegna il Governo
a riferire al Parlamento sullo stato di attuazione del sistema descritto in premessa.
9/2534/51.(Testo modificato nel corso della seduta) Armosino, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
considerato che:
i lodevoli sforzi per limitare la spesa sanitaria producono lo spiacevole effetto collaterale di ridurre talune prestazioni, anche di primaria importanza ed anche nelle regioni «virtuose»;
la recente approvazione alla Camera della legge sui piccoli comuni ha statuito che ad essi debbono essere garantiti i servizi essenziali, tra i quali in primis i servizi sanitari;
nelle regioni del nord ed in particolare in Carnia (Friuli) sussiste una grave carenza di pediatri in quanto i medici in graduatoria non sono disponibili a ricoprire l'incarico a causa del compenso non commisurato alla gravosità del compito;
appare opportuno, comunque, reperire maggiori risorse per assicurare alle zone montane livelli essenziali di assistenza analoghi a quelli del resto del Paese, nonché introdurre criteri di maggiore valutazione del servizio prestato dai medici nelle zone montane ai fini della progressione della carriera o dell'inquadramento nei ruoli della dirigenza sanitaria,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative volte ad assicurare la realizzazione di quanto esposto in premessa.
9/2534/52. Di Centa, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge n. 23 del 2007 introduce misure urgenti per il ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitari;
con decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, è stata recepita la direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali;
in particolare, l'articolo 4 del decreto legislativo n. 231 del 2002, stabilisce che gli interessi decorrono automaticamente dal giorno successivo alla scadenza del termine per il pagamento;
l'articolo 5 dello stesso decreto stabilisce che il saggio degli interessi è determinato in misura pari al saggio di interesse del principale strumento di rifinanziamento della Banca Centrale Europea maggiorato di sette punti percentuali;
il successivo articolo 6 stabilisce il diritto del creditore al risarcimento dei costi sostenuti per il recupero delle somme non tempestivamente corrispostegli;
impegna il Governo
ad adottare, in occasione della predisposizione della prossima legge finanziaria, provvedimenti volti alla estensione delle disposizioni di cui al citato decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, anche ai crediti maturati dalle farmacie pubbliche e
private nei confronti delle ASL e delle Aziende Ospedaliere per i farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
9/2534/53. Fedele, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
impegna il Governo
a monitorare e a riferire al Parlamento sull'impatto dei singoli provvedimenti in materia di risparmio sanitario e a valutare l'opportunità di razionalizzare la spesa amministrativa ed il personale amministrativo del SSN.
9/2534/54. (Testo modificato nel corso della seduta) Milanato, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
impegna il Governo
ad adoperarsi affinché, nell'esercizio della funzione legislativa, la lettera e lo spirito della Carta costituzionale siano pienamente rispettati.
9/2534/55. (nuova formulazione) (Testo modificato nel corso della seduta) Leone, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino
Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto legge in esame contiene fra l'altro la violazione di quanto previsto dal comma 4 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) che prescrive che le maggiori entrate che si realizzano nel 2007 siano destinate prioritariamente a conseguire gli obiettivi di riduzione dell'indebitamento netto della Pubblica amministrazione e, in quanto eccedenti a tali obiettivi, a riduzione della pressione fiscale; ora invece ben 3 miliardi di euro di maggiori entrate rispetto alle previsioni per il 2007 saranno invece destinati da questo provvedimento al ripiano selettivo dei disavanzi sanitari delle Regioni, il che configura la violazione oltre che di una norma fondamentale della legge finanziaria anche il mancato rispetto di un solenne impegno politico del Presidente del Consiglio dei ministri,
impegna il Governo
a dar seguito agli impegni concernenti la delineazione delle maggiori entrate rispetto alle previsioni alla riduzione della ormai insostenibile pressione fiscale per i cittadini e per le imprese.
9/2534/56. La Loggia, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
le norme indicate dal decreto-legge in esame, recante disposizioni urgenti per il ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitario, risultano ambigue oltre che discriminatorie sia sotto il profilo della chiarezza normativa, che nelle finalità che s'intendono perseguire;
in particolare l'articolo 1, comma 1, prevede l'autorizzazione per una regolazione debitoria della spesa di 3 milioni di euro per il 2007 quale concorso al ripiano dei disavanzi del Servizio sanitario nazionale per il periodo 2001-2005, ovvero un arco di tempo ormai datato, essendo trascorso già un anno e mezzo;
appare pertanto difficile giustificare in questo contesto lo stesso titolo del provvedimento e l'intervento proposto con l'articolo 77 della Costituzione, che individua come presupposti di un decreto-legge l'urgenza di provvedere;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare, in futuro, provvedimenti più consoni ai principi previsti dalla Costituzione per quanto concerne l'adozione dei decreti-legge.
9/2534/57. Giro, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame contiene una serie di disposizioni distorsive ed inaccettabili sia dal punto di vista costituzionale, che dal punto di vista di equità ed uguaglianza, che inoltre dal punto di vista finanziario;
in particolare la copertura finanziaria prevista degli oneri derivanti dalla cancellazione della quota fissa sulla ricetta relativa alle prestazioni di specialistica ambulatoriale, viene per la massima parte imputata al Fondo di rotazione per le politiche comunitarie;
le penalizzanti conseguenze produrranno oltre che una dequalificazione della spesa, anche il rischio che l'utilizzo di quota parte delle risorse del fondo nella misura indicata possa pregiudicare l'attuazione degli interventi già finanziati;
impegna il Governo
ad adottare ulteriori iniziative normative volte a reintegrare il Fondo di rotazione per le politiche comunitarie.
9/2534/58. (Testo modificato nel corso della seduta) Stradella, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini,
Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame penalizza irragionevolmente le amministrazioni regionali che, in virtù di un'oculata gestione mirata al controllo della spesa sanitaria, hanno fortemente contenuto il dissesto;
le disposizioni ivi contenute violano pertanto il principio di uguaglianza, sancito dall'articolo 3 della Costituzione;
l'efficacia delle norme inserite inoltre s'intendono retroattive ed introducono, sostanzialmente, una vera e propria sanatoria a favore di Regioni la cui gestione sanitaria non è stata improntata a criteri virtuosi, violando ulteriormente lo stesso articolo 3 della Costituzione;
impegna il Governo
monitorare con attenzione gli effetti del provvedimento in esame al fine di adottare ulteriori iniziative normative ispirate ad una maggiore ragionevolezza ed uguaglianza sia verso le amministrazioni regionali che i cittadini italiani.
9/2534/59. Nan, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crimi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
per la copertura finanziaria delle disposizioni contenute nel decreto si vanno a sottrarre risorse già impegnate per i Fondi per la famiglia, per le non autosufficienze, per le politiche giovanili, e per la ricerca sulla salute,
tali fondi, già sofferenti per disponibilità economica, sono altresì fondamentali per il sostegno alle famiglie, ai deboli e alla salute
impegna il Governo
ad attivare con urgenza un meccanismo di compensazione per tali Fondi, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni.
9/2534/60. Lenna, Bocciardo, Di Virgilio, Baiamonte, Ceccacci Rubino, Crimi, Gardini, Palumbo.
La Camera,
premesso che:
in sede di verifica periodica, da parte dei dicasteri competenti, della situazione finanziaria della sanità delle regioni, potrebbe evidenziarsi una tendenza allo splafonamento oppure una documentazione ritenuta non sufficientemente corretta,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di nomina di commissari ad acta per gli accertamenti al fine di porre in atto i conseguenti provvedimenti per il ripristino della corretta gestione finanziaria da parte delle regioni inadempienti.
9/2534/61. (Testo modificato nel corso della seduta) Mazzaracchio, Di Virgilio, Baiamonte, Bocciardo, Ceccacci Rubino, Crimi, Gardini, Palumbo.
La Camera,
premesso che
il decreto-legge in esame prevede misure per favorire l'efficacia e l'efficienza del servizio sanitario regionale;
le ASL della regione Campania utilizzano il 5 per cento destinato dallo Stato alla prevenzione in altri capitoli di spesa, il che - unitamente ad altre disfunzioni - relega le migliori professionalità del settore ad un ruolo inaccettabilmente subalterno oltre a favorirne l'esodo in altre regioni con incalcolabili danni operativi e funzionali dell'intero sistema sanitario regionale,
impegna il Governo
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché la regione Campania e le altre regioni inadempienti rispettino tale destinazione, con particolare riguardo sia agli screenings per le malattie neoplastiche ed infettive, per le quali si è opportuna l'integrazione delle équipe universitarie ed ospedaliere con i medici di medicina generale al fine di coinvolgere alte percentuali di popolazione bersaglio, sia alla lotta contro la brucellosi bufalina, con un piano di intervento organico ed unitario su tutto il territorio nazionale.
9/2534/62. Fasolino.
La Camera,
premesso che
il decreto-legge in esame prevede misure per favorire l'efficacia e l'efficienza del servizio sanitario regionale, nonché per assicurare l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza;
in quest'ottica devono essere assicurate le risorse per il rinnovo del contratto
dei medici e lo sblocco delle risorse già previste per l'attuazione del contratto degli specializzandi,
impegna il Governo
ad attuare quanto esposto in premessa.
9/2534/63. Di Virgilio, Baiamonte, Bocciardo, Ceccacci Rubino, Crimi, Gardini, Mazzaracchio, Palumbo, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baldelli, Berlusconi, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito Vitale, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Gregorio Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Marino, Martusciello, Milanato, Minardo, Mistrello Destro, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Previti, Ravetto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno d'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.