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Allegato B
Seduta n. 157 del 15/5/2007
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INTERNO
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
risulta essere pervenuto all'agenzia di Bologna della Banca d'Italia (notizia apparsa anche sul il Domani di Bologna l'8 maggio scorso) un mandato dal Ministero dell'interno relativo ad uno stanziamento di euro 775.443 alla Prefettura di Bologna per lavori di ristrutturazione al Centro di permanenza temporanea (d'ora in poi CPT) di Via Mattei a Bologna, ex Caserma Chiarini;
tale mandato è suddiviso in tre voci, due delle quali, rispettivamente di 556.000 e di 100.000 euro, sembrano essere destinate a manutenzione ordinaria della struttura, mentre la terza (ammontante ad euro 119.000) a lavori di straordinaria manutenzione;
la commissione di inchiesta e monitoraggio dei CPT - istituita dal ministro dell'interno e presieduta da Steffan De Mistura - ha redatto un rapporto sulla struttura in oggetto in seguito alla visita dell'ex caserma Mattei tenutasi il 6 ottobre 2006, dal quale scaturiscono le particolari condizioni d'invivibilità del CPT di Bologna;
tali condizioni, secondo quanto dichiarato nel suddetto rapporto dal commissario Raffaele Miraglia, sono addebitabili anche ad una dotazione della struttura di un numero eccessivo di cancelli, sbarre e grate - queste ultime sistemate persino orizzontalmente a coprire la parte superiore degli spazi aperti comuni, caso unico in Italia - tale da indurre effetti claustrofobici nelle persone che ivi sono trattenute assimilabili a quelli provocati nei detenuti delle strutture carcerarie;
dentro al CPT di Bologna, proprio in ragione delle valutazioni, richiamate in premessa, si sono verificati numerosi episodi di autolesionismo e di suicidio, tentativi di fuga e di ribellione dovuti alla situazione di particolare restrizione nella quale gli immigrati sono costretti a vivere quotidianamente, senza dimenticare in
passato denunce relative a pesanti sedazioni delle persone ivi trattenute;
per queste ed altre ragioni (le innumerevoli carenze igienico sanitarie, la presenza di filo spinato, la grave limitazione degli spazi aperti) il rapporto ministeriale ha «bocciato» il CPT ed accoglienza di Bologna qualificandolo come uno dei peggiori del nostro Paese e suggerendo che la struttura di via Mattei perdesse il carattere prevalentemente «detentivo» che attualmente svolge;
il ministro dell'interno ha disposto martedì 24 aprile 2007 la soppressione dei CPT di Brindisi, Crotone e Ragusa e l'avvio di uno studio approfondito sulle altre strutture - in particolare quelle di Torino, Modena, Gradisca d'Isonzo e per l'appunto Bologna - per valutare eventuali future soppressioni o procedere alla loro riqualificazione, che terrà conto della valutazione dei Prefetti, dei Comitati Provinciali per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica e dei rappresentanti degli Enti territoriali;
gli stanziamenti indicati in premessa sembrerebbero avere prevalentemente la destinazione di implementare le dotazioni «restrittive» del CPT di Bologna e che, in base alle considerazioni svolte precedentemente, tale destinazione dei fondi appare agli interpellanti, altamente inopportuna in quanto andrebbe ad aggravare le condizioni di vita delle persone trattenute -:
quali motivazioni abbiano comportato gli stanziamenti di cui in premessa da parte del Ministero competente e per avere chiarimenti circa la loro specifica ripartizione;
se nell'erogazione di tali stanziamenti si sia tenuto conto delle considerazioni contenute nel rapporto ministeriale della commissione De Mistura relative alla struttura bolognese e se sì in che modo;
quali siano le intenzioni del Ministero competente circa la chiusura o la trasformazione del CPT di Bologna ed eventualmente i relativi tempi.
(2-00531)
«Mungo, Frias, Migliore, Acerbo, Cacciari, Cannavò, Cardano, Caruso, Cogodi, De Cristofaro, De Simone, Dioguardi, Duranti, Falomi, Daniele Farina, Ferrara, Folena, Forgione, Iacomino, Locatelli, Lombardi, Guadagno detto Vladimir Luxuria, Mascia, Olivieri, Pegolo, Perugia, Provera, Khalil detto Alì Rashid, Andrea Ricci, Mario Ricci, Franco Russo, Siniscalchi, Smeriglio, Sperandio, Zipponi, Giordano, Rocchi».
Interrogazione a risposta immediata:
MARONI, COTA, DOZZO, GIBELLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI e STUCCHI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da notizie rilanciate dalle agenzie di stampa si apprende che nella giornata di lunedì 14 maggio 2007 è approdato sulle coste di Lampedusa un barcone con 205 clandestini a bordo;
l'imbarcazione ha attraversato il canale di Sicilia, superando tutti i controlli della Marina e delle forze dell'ordine, senza essere avvistato;
per effetto degli ultimi sbarchi il centro di accoglienza è al collasso, visto che può contenere soltanto 190 persone, e sino a questo momento sono oltre 400 gli extracomunitari arrivati a Lampedusa nelle giornate di domenica e lunedì, nel
corso delle quali si sarebbero succeduti ben sette sbarchi;
negli ultimi mesi si sono ripetuti sulle coste di Lampedusa sbarchi quasi quotidiani di immigrati clandestini provenienti dal Nord Africa, che non accennano a diminuire, come mostrano anche le notizie degli ultimi giorni;
da settimane si registrano sbarchi di clandestini persino sulle coste della Sardegna, che in passato non era mai stata interessata da eventi di questo tipo e che anche nelle ultime ore ha dovuto affrontare l'arrivo di clandestini sulle coste sud occidentali nei pressi di Chia;
il numero e la frequenza di questi sbarchi di clandestini è uno dei sintomi che l'Italia viene percepita all'esterno come un Paese nel quale è possibile entrare anche irregolarmente e poi soggiornare, confidando nella tolleranza delle autorità e nell'attesa di una regolarizzazione;
la percezione sopra illustrata è senza dubbio alimentata, ad avviso degli interroganti, dall'annuncio dell'approvazione da parte del Governo di un progetto di riforma della disciplina sull'immigrazione, che avrà l'effetto di eliminare il rigore della cosiddetta «legge Bossi-Fini»;
in particolare, la prospettata chiusura dei centri di permanenza temporanea e la promessa di incentivi anche di carattere economico ai clandestini che coopereranno al proprio rimpatrio rappresentano. Ad avviso degli interroganti, un vero e proprio incitamento per gli immigrati a raggiungere l'Italia, confidando poi in una possibilità di regolarizzazione o nella peggiore delle ipotesi di conseguire un vantaggio economico per il proprio rimpatrio;
nonostante la situazione di allarme determinata dall'entità e dalla frequenza degli sbarchi, il Governo non pare intenzionato a porre un freno al fenomeno, ma anzi le misure ventilate si muovono in una direzione opposta -:
quale sia la reale situazione degli sbarchi di clandestini sulle coste italiane e quali gli indirizzi che il Governo intenda perseguire per contrastare il fenomeno crescente dell'immigrazione clandestina verso il nostro Paese.
(3-00887)
Interrogazioni a risposta scritta:
MURA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
come riportato da fonti di stampa cittadina, da più di un mese, nella città di Bergamo, ed in particolare in via Sora, si verificano ripetutamente furti all'interno delle automobili parcheggiate lungo la strada;
il fenomeno sembra verificarsi con una frequenza tale da costituire una vera emergenza per i cittadini di Bergamo;
al fenomeno dei furti si aggiunge quello della forte presenza di parcheggiatori abusivi;
l'esistenza di tale problema è stato riconosciuto anche dal Comune di Bergamo che, con l'assessore alla sicurezza, ha invitato i cittadini a sporgere denuncia alle forze dell'ordine per consentire loro di avere l'esatta dimensione del fenomeno e per predisporre gli interventi necessari a debellarlo;
la strada di via Sora è situata a pochi metri dalla sede della prefettura di Bergamo e che il ripetersi di furti in questa via oltre a procurare un grave danno economico ai cittadini di Bergamo, arreca un evidente danno di immagine e di prestigio ai danni della forze dell'ordine;
tale danno è ancor più accentuato dal fatto che su via Sora è in funzione una telecamera, collegata alla centrale operativa del comando di polizia, che dovrebbe vigilare sulla strada, ma che fino ad ora non è servita ad evitare il verificarsi di furti all'interno delle automobili parcheggiate, né a fornire indizi circa l'identità dei ladri che hanno commesso questi furti -:
se il ministro sia a conoscenza del fenomeno e quali provvedimenti intenda adottare per debellare il fenomeno dei furti all'interno delle auto in sosta che si verifica nella città di Bergamo ed in particolare, in via Sora.
(4-03652)
FORLANI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 1o maggio si sono verificati gravi fatti di intolleranza in piazza San Giovanni rivolti anche nei confronti dei banchi del Comitato promotore della campagna «Verso l'Italia delle Primarie» finalizzata a raccogliere firme per la presentazione di un progetto di legge di iniziativa popolare volto all'introduzione nel nostro sistema elettorale delle primarie aperte obbligatorie;
il Comitato ha subito un grave attacco da parte di gruppi di contestatori i quali hanno, tra l'altro, sottratto i moduli di adesione liberamente e democraticamente sottoscritti dai cittadini -:
quali provvedimenti il ministro dell'interno intenda adottare al fine di garantire la sicurezza del libero esercizio del diritto costituzionalmente garantito di raccolta firme finalizzata alla presentazione di un progetto di legge d'iniziativa popolare.
(4-03653)
PAROLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
Brescia è una delle province più estese del nostro Paese, contando 206 Comuni e una popolazione di circa 1.200.000 abitanti e vantando un comparto industriale di enormi proporzioni a cui si aggiunge la presenza di un gran numero di lavoratori immigrati che pone la provincia al terzo posto per presenza di manodopera straniera;
una ricerca per Legautonomie e per il Sole 24 Ore ha evidenziato il posizionamento di Brescia alla penultima posizione nella classifica italiana per rapporto abitanti/operatori di Polizia potendo contare in media su un agente di polizia di stato ogni 535 abitanti a fronte, ad esempio, di realtà come Trieste che vantano un agente ogni 84 abitanti;
a scapito di una richiesta di 50 uomini, la Questura di Brescia ne ha ottenuto 30 in regime di aggregazione (non assegnati definitivamente) e ciononostante l'organico risulta essere ben al di sotto di quello previsto dall'articolo 7 del decreto ministeriale del 16 marzo 1989 per i Reparti di Polizia della provincia di Brescia;
Brescia, terza provincia italiana per presenza d'immigrati, ha visto lievitare a dismisura le esigenze dell'Ufficio Immigrazione che conta soltanto 40 addetti, i quali lamentano da tempo l'enorme mole di lavoro a danno dei servizi alla collettività, malgrado il recente tentativo di ripartizione del lavoro tra Comune e Questura;
sofferenze d'organico vengono lamentate anche dagli Uffici che si occupano di Polizia Giudiziaria e di prevenzione dei reati come la Squadra Mobile, la Digos e la Squadra Volante e così pure la Polizia Scientifica che da qualche tempo denuncia scarsezza di personale e carichi di lavoro arretrato;
la carenza d'organico colpisce direttamente anche la Polizia Ferroviaria (- 27
per cento rispetto l'organico previsto) mentre per la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni il disavanzo numerico rispetto a quello previsto ammonta addirittura al 78 per cento;
il Commissariato di Polizia di Stato di Desenzano del Garda, ufficio decentrato importante per la sua dislocazione sul territorio e unico in tutta la provincia raccogliendo 31 Comuni, soffre per la scarsità d'organico e l'insufficienza dei mezzi a disposizione, con una Squadra Volante che fa uso di autovetture obsolete e riciclate dalla Questura ed una Squadra Investigativa costretta ad utilizzare una sola e vecchia auto per giunta priva dell'apparato radio;
all'interno dell'importante aeroporto Montichiari la situazione del Posto di Polizia conta una forza complessiva di 17 persone, tra queste viene impiegato un solo Operatore a sorvegliare lo Scalo nelle ore notturne;
Brescia e provincia primeggia nella triste classifica di mortalità per incidenti stradali ma la Polstrada risulta sott'organico di 33 persone e dispone di soli 18 veicoli contro i 50 previsti, tra questi 11 oberati da oltre 250 mila Km -:
se sia a conoscenza del ministro la situazione di estrema difficoltà del settore sicurezza di Brescia e, più in particolare, le gravissime carenze di organico e di mezzi;
se non ritenga più funzionali alle esigenze di sicurezza dello scalo il passaggio del Posto di Polizia dell'Aeroporto Montichiari a Polizia di Frontiera, passaggio che permetterebbe di aumentare le unità operative;
quali azioni intenda intraprendere affinché le forze di Polizia di Brescia possano svolgere con maggiore incisività e produttività un adeguato controllo sul territorio anche attraverso la creazione di una Sala Operativa Unica Interforze;
se, infine, sia nelle intenzioni del ministro adeguare alle odierne esigenze di sicurezza l'ormai datato decreto ministeriale del 16 marzo 1989.
(4-03657)