Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 159 del 17/5/2007
INTERNO
Interpellanze:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
il Commissario straordinario per l'emergenza dei rifiuti in Campania, dottor Guido Bertolaso, nei mesi scorsi ha comunicato l'intenzione di localizzare una discarica di rifiuti solidi urbani nel comune di Serre (Salerno), ed in particolare nella località di Valle della Masseria;
nelle intenzioni la discarica di Valle della Masseria sarebbe dovuta sorgere all'interno di un'oasi di protezione faunistica (area SIC) con svariati vincoli ambientali che si affaccia sul fiume Sele, in tutto e per tutto non compatibile con un'opera di questo genere;
nel mese di marzo le forze dell'ordine tentarono di sgomberare con la forza il presidio spontaneo dei cittadini che, insieme al loro sindaco Palmiro Cornetta, si opponevano pacificamente ma con fermezza all'ennesimo scempio ambientale in un territorio già pesantemente martoriato;
nel frattempo il Comune di Serre ha presentato ricorso al Tribunale di Salerno e alla fine di aprile il giudice Antonio Valitutti ha ordinato al Commissario di Governo per l'emergenza rifiuti in Campania, di astenersi dalla costruzione dell'opera, ritenendo il sito non idoneo ad un impiego di questo tipo in virtù del suo valore ambientale. E nell'ordinanza ha affidato al comando provinciale dei Carabinieri di Salerno il compito di garantire la sicurezza ed il rispetto dell'ordinanza stessa;
venerdì 11 maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge concernente l'emergenza rifiuti in Campania che di fatto ha riproposto la soluzione di una discarica a Serre senza curarsi della decisione del Tribunale di Salerno e senza aver messo in condizione i cittadini e le cittadine del comune di partecipare alla decisione definitiva;
a seguito dell'approvazione di tale decreto le forze dell'ordine hanno tentato di forzare il presidio che i cittadini e le cittadine avevano realizzato per impedire la messa in opera della discarica provocando anche dei feriti;
in particolare sul sito www.repubblica.it (pubblicato in data 12 maggio 2007) si leggono alcune testimonianze particolarmente significative: «Ci hanno trattati come bestie - ha raccontato, dopo gli scontri, Ada Cicatelli, 59 anni, insegnante di Serre, ricoverata nell'ospedale di Eboli - eravamo un'ottantina, quando ci hanno caricati, all'improvviso: è stata l'esperienza più orribile della mia vita... All'improvviso ho visto mio marito che veniva scagliato a terra, mentre a pochi centimetri di distanza passava un mezzo del genio militare. Allora ho cominciato a gridare, ho sentito una fitta al cuore e sono svenuta». Le testimonianze proseguono «Siamo sbalzati via come fuscelli - ha aggiunto Baldassarre Chiaviello, presidente del Comitato "Serre per la Vita" - non mi hanno dato neppure il tempo di aprire bocca che mi sono ritrovato a terra, mentre un camion del genio militare mi sfiorava. Ci avevano promesso che non sarebbero entrati nella cava prima di mezzogiorno, prima cioè dell'incontro tra il prefetto di Napoli Alessandro Pansa e il senatore Tommaso Sodano. Siamo stati traditi»;
sul sito www.carta.org un articolo di Pierluigi Sullo recita testualmente «I poliziotti hanno occupato militarmente il sito, a centinaia e con elicotteri e blindati, prima ancora della pubblicazione del decreto, quindi illecitamente, contro un manipolo di carabinieri che invece erano lì per tutelare la decisione del tribunale di Salerno che giudicava illecita la discarica e mentre la Provincia di Salerno, che pure ha titolo sulla questione, indicava altri siti meno dannosi...»;
nei giorni scorsi ci sono stati momenti di tensione, anche ad Aprilia presso
il presidio permanente No Turbogas, a Campo di Carne. Nel terreno dove da settimane è in corso la protesta dei cittadini, contrari alla realizzazione della centrale dove si è presentato il proprietario, assieme ai tecnici della società Sorgenia, agli uomini della Digos e ai Carabinieri, annunciando l'avvio dei lavori di recinzione e paventando uno sgombero per i primi di giugno. Si sono avuti momenti di tensione e i partecipanti al presidio sono stati identificati;
più volte durante la campagna elettorale i rappresentanti dell'Unione hanno ribadito che prioritario ai fini della realizzazione di queste opere era il coinvolgimento delle popolazioni locali e che non si poteva ridurre tutto ad un problema di ordine pubblico, come invece aveva fatto il precedente Governo di centro destra; -:
se il Ministro interpellato sia in grado di confermare le affermazioni in premessa e quale sia la linea che intende adottare nella risoluzione della controversia relativa alla discarica di Serre;
se il Ministro ritenga di dover risolvere in termini repressivi per i cittadini anche la vicenda relativa alla realizzazione della Turbogas di Aprilia;
se il Ministro ritenga di dover rendere noto un cambiamento nella linea politica del Governo, più volte annunciata in campagna elettorale, in relazione alla risoluzione di queste problematiche.
(2-00540) «Cannavò».
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
preoccupa particolarmente la situazione dell'ordine pubblico a Bologna, che comporta a giudizio dell'interpellante una vera e propria emergenza, ed il sospetto dell'esistenza di collegamenti fra settori del radicalismo islamico e della estrema sinistra locale, nonché dell'area anarchica, anche alla luce della realizzazione della futura moschea in area CAAB;
in particolare, risulta all'interpellante che alcuni immigrati oggetto di perquisizione da parte delle forze dell'ordine e/o soggetti a provvedimenti di espulsione sarebbero stati trovati in possesso di nominativi di alcuni politici nazionali e locali riconducibili all'area dell'estrema sinistra locale;
appena prima di Pasqua si è tenuto un incontro al Palazzo dello Sport di Bologna al quale avrebbe dovuto intervenire un autorevole esponente dell'islamismo, trattenuto per gravi ragioni di ordine pubblico a Milano;
varie dichiarazioni del ministro dell'interno hanno sostanzialmente confermato, a parere dell'interpellante, il rischio che le moschee si trasformino da luogo di culto in centri di diffusione dell'estremismo islamico e ciò appare confermare l'esistenza di gravi ragioni di ordine pubblico che sconsigliano la costruzione della nuova moschea, prevista nell'area CAAB -:
se corrisponda al vero quanto indicato in premessa;
se risultino avviate indagini in merito a collegamenti fra settori del radicalismo islamico e politici dell'area eversiva locale;
quali iniziative intenda il Governo assumere per far luce sull'incontro tenutosi prima di Pasqua al Palazzo dello Sport di Bologna, citato in premessa.
(2-00543) «Garagnani».
Interrogazioni a risposta scritta:
DE CORATO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel marzo 2007 organi di stampa hanno riportato fatti di cronaca che evidenziano uno stato di emergenza su treni-notte con vagoni-letto in partenza da Milano a causa dell'aumento di furti e rapine a danno di viaggiatori;
furti e rapine sarebbero causate da bande presumibilmente di stranieri dell'Europa
orientale in grado di forzare i lucchetti delle cuccette perpetrando anche episodi di violenza a danno del personale di Tenitalia con grave pericolo per l'incolumità dei passeggeri;
l'intercity plus che effettua la tratta Vienna-Milano sosta alla stazione di Venezia-Mestre per circa tre ore in attesa di agganciarsi col primo intercity diretto alla città;
il suddetto treno rimane fermo di notte con le portiere aperte dalle 3 alle 6 su uno dei binari più distanti dalla stazione ferroviaria, permettendo l'intrusione di malintenzionati;
sullo stesso treno sono stati denunciati casi di furto e, come asserisce il personale che opera sul convoglio, lo stesso è abitualmente oggetto di razzie di bande di scippatori;
ai viaggiatori non vengono garantite alcune misure di sicurezza e sono costretti a vivere ore di tensione, per la paura di imbattersi nei rapinatori -:
se intenda verificare, sentita la direzione di Trenitalia, la possibilità di far sostare il treno sul binario più prossimo alla stazione ferroviaria;
se intenda istituire un presidio costante e per l'intera durata della sosta da parte di agenti della Polizia Ferroviaria;
se intenda far installare, se non presenti, strumenti di videosorveglianza che possano aiutare a identificare le bande responsabili delle razzie.
(4-03685)
DURANTI e MASCIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante che il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Taranto, ha emanato una disposizione di servizio, la n. 85 del 24 aprile 2007 che, in considerazione di un servizio di difesa NBCR (nucleare-batteriologico-chimico e radiologico) ha sospeso le ferie per il dipendente personale qualificato abilitato alle squadre NBCR, nei giorni 22 e 23 maggio 2007, senza che fossero comunicate le reali motivazioni di tale decisione per la quale il richiamato dirigente ha addotto delle «esigenze superiori coperte da riservatezza»;
il personale operativo dei Vigili del Fuoco è a tutti gli effetti personale civile del Ministero dell'interno, con un rapporto di lavoro contrattualizzato e per il quale vige un sistema di relazioni sindacali non disdetto da nessuna delle parti;
per lo stesso personale è ancora in vigore il contratto collettivo nazionale di lavoro 2002-2005 che, nulla ha mutato rispetto a quanto previsto dal titolo VIII del Contratto Collettivo Integrativo, siglato il 24 maggio 2000, il quale norma i criteri per far fronte alle particolari esigenze di servizio aventi carattere straordinario e di emergenza, individuati all'articolo 34 quali «eventi calamitosi»;
la disposizione di servizio citata, secondo gli interroganti, viola tale accordo sindacale -:
quali siano i motivi che hanno portato il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Taranto al mancato rispetto degli accordi sindacali in questione;
se non ritenga necessario rendere noto, almeno ai lavoratori e alle lavoratrici interessati dal provvedimento, le motivazioni che stanno alla base di tale disposizione di servizio.
(4-03686)
HOLZMANN. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 36 per cento dei reati commessi in Italia è opera di immigrati e costoro rappresentano meno del 5 per cento della popolazione;
ne consegue che la «propensione» a delinquere degli immigrati è enormemente superiore a quella dei cittadini italiani e ciò causa malessere nell'opinione pubblica, situazioni di vera e propria invivibilità in alcuni quartieri, come, ad esempio, a Padova,
Torino, Milano e Roma, oltre a elevati costi sociali per processare e detenere i responsabili -:
se il Ministro interrogato abbia già provveduto ad effettuare uno studio per valutare i costi sociali dell'immigrazione, tenuto conto anche dell'assegnazione di sussidi e abitazioni popolari;
se si è valutata l'ipotesi di introdurre nuove norme nei confronti degli immigrati che commettono reati in Italia, al fine di facilitarne l'allontanamento coatto, con l'inasprimento di sanzioni verso coloro che non ottemperano all'ordine di rientro nel paese d'origine.
(4-03693)
CAMPA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'ultimo episodio accaduto a Chioggia non ha solo del paradossale, ma pone preoccupanti punti interrogativi sulla situazione delle celle di sicurezza dei Commissariati di Polizia;
il fermo di un cittadino rumeno, presunto responsabile di un furto, ha paralizzato l'attività dell'intero nucleo di Polizia durante tutto il fine settimana, poiché le celle non sono assolutamente adatte a custodire un fermato, dal momento che sono sprovviste di servizi igienici e le brande possono essere facilmente smontate e adattate a strumenti contundenti;
per questa ragione, il cittadino rumeno è stato piantonato, ma per far fronte a questa esigenza, sono stati utilizzati gli uomini delle pattuglie esterne. Un nuovo problema è sorto quando si è posta l'esigenza di somministrare al fermato i pasti;
lo straniero è stato trattenuto nel Commissariato per volere del magistrato, dalla sera di venerdì al lunedì mattina, quando era stato fissato il processo per direttissima. Se fosse stato trasferito al Carcere circondariale il problema non sarebbe sorto;
casi analoghi si sono verificati e continuano a presentarsi anche nei Commissariati di Jesolo e di Portogruaro, oltre alla Questura di Venezia, dove in nessun caso esistono celle di sicurezza idonee, anche se in alcuni casi sono stati eseguiti lavori che però si sono dimostrati parziali rispetto alle esigenze. Va tenuto conto anche del fatto che gli stessi Commissariati si stanno da tempo rivolgendo alle autorità per mancanza di personale e di mezzi, e lo stesso sottoscritto interrogante ne è stato interprete presentando una prima interrogazione, della quale attende una risposta -:
quali provvedimenti intenda adottare per risolvere questa che deve essere considerata una vera e propria emergenza.
(4-03697)
ALESSANDRI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 13 maggio 2007, un banchetto allestito dalla Lega Nord in Piazza Trento e Trieste a Ferrara allo scopo di raccogliere firme contro la ventilata proposta di riforma dell'attuale normativa di disciplina dell'immigrazione è stato fatto oggetto di un'aggressione da parte di due individui apparentemente di origine extracomunitaria;
gli aggressori hanno divelto alcuni manifesti che costituivano parte integrante dell'allestimento del predetto banchetto, minacciando altresì il personale addetto che stava cercando insieme al Segretario provinciale della Lega Nord, Giovanni Cavicchi, di indurli a più miti consigli;
all'arrivo delle forze dell'ordine gli aggressori si erano già dileguati;
il tutto è avvenuto al cospetto di numerosi cittadini -:
quale sia l'opinione del Governo in merito alla grave intimidazione descritta nella premessa nonché quali misure il Governo intenda adottare per assicurare la libertà di espressione sulle piazze del nostro Paese ed in particolare in quelle che
si trovano nei centri storici delle principali città, come la predetta Piazza Trento e Trieste a Ferrara.
(4-03700)
GIORDANO e ROCCHI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 9 della legge 28/2000 stabilisce che, dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto (dal 12 aprile al 28 maggio 2007 per questa tornata elettorale), è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale e indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni;
l'articolo 29, comma 6, della legge 81/93 (tuttora in vigore) stabilisce che è fatto divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, ancorché inerente alla loro attività istituzionale, nei trenta giorni antecedenti l'inizio della campagna elettorale e per tutta la durata della stessa (dal 28 marzo al 28 maggio 2007 per questa tornata elettorale);
il signor Giuseppe Demola, in qualità di delegato della lista L'UNIONE per Vittuone che si presenta alle prossime elezioni comunali di Vittuone (Milano), ha denunciato alle autorità competenti la violazione delle norme succitate da parte dell'attuale amministrazione comunale di Vittuone;
in particolare, il signor Dimola ha segnalato alcune pubblicazioni comunali di chiaro intento elettorale-propagandistico:
lettera dell'assessore Tenti (candidato sindaco alle prossime elezioni) per il Festival della Canzone, inviata per posta a tutte le famiglie all'inizio di aprile;
depliant per la festa patronale (Fiera di S. Croce), prodotto per la prima volta e distribuito tra tutti i cittadini tra aprile e maggio (e sul sito web del Comune); contiene una presentazione a firma del sindaco Portaluppi e dell'assessore Tenti (rispettivamente candidato consigliere e candidato sindaco alle prossime elezioni comunali) e relative fotografie;
libretto Arte in Vittuone, prodotto per la prima volta e distribuito tra tutti i cittadini tra aprile e maggio (tuttora in distribuzione presso l'Ufficio del Cittadino); contiene una presentazione a firma del sindaco Portaluppi e dell'assessore Tenti, rispettivamente candidato consigliere e candidato sindaco alle prossime elezioni comunali;
inoltre, il 14 maggio il signor Dimola ha inviato una email di sollecito (inviata per conoscenza al competente Dipartimento del Ministero dell'interno e riprodotta in calce). In attesa di risposte formali, ha ottenuto alcune anticipazioni telefoniche: l'Autorità delle comunicazioni ritiene che le pubblicazioni in questione non rientrino nella fattispecie disciplinata dalla legge 28/00 e che debba pertanto essere il Prefetto ad intervenire per il rispetto della legge 81/93; la Prefettura di Milano a sua volta, in un primo tempo (riunione ufficiale del 3 maggio per la campagna elettorale), ha ritenuto che la competenza fosse dell'Authority; l'Authority, ha poi comunicato che le pubblicazioni in questione non si configurano come propaganda elettorale e che, in ogni caso, potrebbe intervenire solo a seguito di un verbale di accertamento della violazione redatto dai Carabinieri o dai Vigili urbani -:
se non ritenga necessario attivarsi affinché venga definitivamente chiarito il contenuto delle norme citate in premessa, esplicitando che - in periodo elettorale - qualsiasi pubblicazione dei Comuni che contenga nomi e/o foto di candidati (ad eccezione di quelle che garantiscano la par condicio, quale può essere un periodico comunale che pubblichi candidati e programmi delle liste in competizione) costituisce una violazione di legge e quindi va sanzionata tempestivamente.
(4-03715)