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Allegato B
Seduta n. 164 del 5/6/2007
...
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare, per sapere - premesso che:
si apprende che qualche giorno fa il Ministro ha posto il divieto ai lavori previsti dai consorzio industriale del Sulcis Iglesiente per il dragaggio dei porto;
il programma, proposto dal Consorzio per il nucleo industriale del Sulcis Iglesiente, già concordato con la Regione Sardegna e il ministero dello sviluppo economico, prevede l'asportazione di un milione di tonnellate di sabbia per consentire l'attracco di navi di maggiore stazza all'interno dell'area portuale e il ripascimento del litorale prospiciente il bacino dei fanghi rossi;
il ministero prevede prioritariamente a qualsiasi intervento comprese le bonifiche, la realizzazione di un muro a cinquanta metri di profondità con l'obiettivo di frenare il flusso dei liquidi inquinanti verso il mare;
allontanare nel tempo i lavori già previsti significa di fatto allontanare quelli presenti;
la posizione del ministero ha sollevato fortissime prese di posizione da parte dei sindacati e degli organismi di rappresentanza degli industriali locali, che denunciano la necessità di operare interventi strutturali per far fronte al superamento della crisi produttiva persistente nell'area in questione ed esprimono la forte preoccupazione per la possibilità di cambiamento di strategie industriali che le multinazionali operanti nel territorio, in particolare quelle del settore della metallurgia dei metalli non ferrosi, possano intraprendere in mancanza di politiche di adeguamento delle strutture e dei servizi collegati allo svolgimento delle attività industriali;
la società civile teme gravi ripercussioni che le carenze portuali potrebbero far ricadere sull'intero comparto industriale del territorio, in particolare sui progetti di realizzazione di centrali per energia da carbone e gli investimenti legati alla privatizzazione della miniera di Nuraxi Figus -:
se non ritenga che la costruzione del muro di cui sopra, prima di ogni altro intervento, sia di ostacolo allo sviluppo del porto di Portovesme e dell'intera area del Sulcis Igleslente e se tale scelta non si ponga in contrasto con il piano elaborato dal ministero dello sviluppo economico con la Regione Sardegna;
quale sia lo stato di attuazione degli interventi previsti dal piano di disinquinamentoper il risanamento del territorio del Sulcis Iglesiente previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 aprile 1993.
(2-00578) «Mereu, Oppi, Volontè».
Interrogazione a risposta immediata:
LEONE e DI CENTA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
nei comuni di Maniago e Frisanco in Friuli Venezia Giulia è stata autorizzata la sostanziale decapitazione del monte San Lorenzo, un'altura coperta di boschi che sovrasta il piccolo centro abitato di Maniago;
questo monte calcareo è da anni nel mirino dell'industria Cementizillo s.p.a., che, dopo il blocco imposto alla distruzione dei colli Euganei, ha cercato sfogo altrove e ha iniziato a demolire il monte San Lorenzo a ritmo di 400.000 metri cubi l'anno;
recentemente l'impresa ha ottenuto dal comune il permesso per poter ampliare notevolmente la cava, usufruendo di una variante al piano regolatore che converte l'area protetta dal piano regolatore e dalla regione negli anni '70 (proprio per sottrarla a questa sorte) in zona D4 (cava);
l'area della cava passerebbe così da 20 a 35 ettari, per cui verranno sbancati 6.300.000 metri cubi di calcare;
tutto ciò determinerà un gravissimo ed irreversibile danno paesaggistico ed
ambientale, con la perdita di un patrimonio naturale storico per le comunità locali coinvolte, togliendo ai cittadini del comune il piacere di poter godere della vista del proprio monte, che, oltre a far parte della propria storia, è anche un punto di riferimento delle proprie radici -:
se sia a conoscenza dello scempio ambientale prefigurato in premessa e se in ogni caso non ritenga assolutamente urgente ed indispensabile impegnarsi, nell'ambito delle proprie competenze, per scongiurare questa ennesima deturpazione ambientale, che sconvolgerebbe il paesaggio di un'area pregiata della regione Friuli Venezia Giulia.
(3-00944)