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Allegato A
Seduta n. 165 del 6/6/2007
(Sezione 12 - Iniziative per diffondere la cultura del rispetto presso le giovani generazioni)
BELLILLO - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che.
è oramai improcrastinabile la rivalutazione della parola «rispetto», parola svilita e svuotata di significato, per utilizzarla come validissimo antidoto al primato della violenza psicologica e fisica che sembra essere rimasta la sola capace di regolare le relazioni interpersonali;
il rispetto rappresenta il limite alle libertà individuali, elemento essenziale per la convivenza civile. Una società dove non si promuove, né si pratica l'educazione al rispetto è una società con deficit di democrazia. Infatti, una società laica e democratica ha bisogno di regole condivise per salvaguardare non solo la minoranza nelle proprie manifestazioni di dissenso, ma anche la libertà del singolo rispetto al proprio gruppo di appartenenza;
è necessario partire dalla scuola e dai suoi programmi offrendo ai ragazzi italiani varie iniziative di confronto per raccogliere le loro testimonianze dirette sulla sessualità, sulle varie forme di violenza e su come convivono con il peso di tanti pregiudizi oramai arcaici, e discutere con loro sull'esigenza di riproporre nuovi modelli di convivenza civile basati sul rispetto delle differenze e dei valori della laicità e della democrazia;
in quest'ottica anche gli operatori scolastici sono chiamati ad interpretare e capire la qualità del rapporto tra ragazze e ragazzi, il rapporto di essi con la violenza, come avvengono i processi di esclusione o di involuzione su se stessi dei giovani a detrimento della loro crescita personale, dei loro progetti di vita e di lavoro e del loro «vivere insieme»;
la scuola pubblica, pluralista e laica forma i cittadini di domani, favorendo l'evoluzione delle loro mentalità. Dunque, la sensibilizzazione e l'educazione al rispetto dei più giovani possono garantire il superamento di tradizioni arcaiche, maschiliste e sessiste -:
come il Governo intenda coinvolgere la scuola, perno del sistema formativo, nel progetto di liberare la parola «rispetto», ridandole il valore di strumento educativo e pedagogico che incoraggi la riflessione, la presa di coscienza e l'azione civica delle nuove e future generazioni. (3-00947)
(5 giugno 2007)