Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 166 del 7/6/2007
...
BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali, il Ministro delle infrastrutture, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
la Società Arcus spa, società del Ministero dei Beni Culturali e delle Infrastrutture, è nata nel 2004 per sostenere iniziative nell'arte, nella cultura e nello spettacolo, con l'obiettivo di realizzare progetti «a minori costi per lo Stato»;
la Relazione della Corte dei conti, relativa al controllo sulla gestione finanziaria della Società in parola rileva invece
che l'esercizio 2006 si è concluso con un passivo di 46,3 milioni di euro in aumento del 38,4 per cento rispetto al 2005 (33,4 per cento);
la Corte dei conti ha peraltro posto l'accento sul «rilancio della missione originaria e contrassegnata da effettiva innovatività della Società Arcus - sempre nel quadro delle linee politiche governative, generali e settoriali, indicate dai due ministeri competenti - onde evitare di sopprimerla qualora questa dovesse continuare ad esercitare poteri assimilabili a quelli delle strutture ministeriali ed iniziative pressoché totalmente eterodeterminate» osservando, in particolare, come nel settore dello «spettacolo» dette iniziative «non corrispondano in investimenti non agevolmente traducibili, né assistite dalle garanzie procedimentali per gli ordinari interventi di sostegno»;
tra i programmi di intervento, finanziati da Arcus per il 2006, spiccano i finanziamenti di 1.950.000,00 (un milione e novecentomila euro) elargiti alla Società «Comunicare Organizzando srl», per la realizzazione della «Mostra Vesuvio» e «Mostra Collezioni Terruzzi», nonché per due Eventi, organizzati rispettivamente per «l'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano» (Radici della Nazione) e per il «Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi» (Celebrazioni bicentenario nascita Garibaldi), svoltesi al «Vittoriano»;
le suddette «Mostre» ed «Eventi» sono stati organizzati anche «a pagamento»;
la «Missione» di Arcus, società a capitale pubblico, è principalmente quella di trasformare un bene in «soggetto attivo di sviluppo», finanziando «grandi progetti per grandi ritorni»;
lo stesso Ministro Di Pietro, nella trasmissione «Uno Mattina» del 17 aprile 2007, a proposito di Arcus, ha fatto le seguenti osservazioni: «... esiste una Società, chiamata Arcus, che dovrebbe prendere il 5 per cento per la realizzazione di opere architettoniche, ma che finanzia concerti sinfonici» ribadendo, nel merito, la celeberrima frase «che ci azzecca?!» -:
in base a quali criteri la Società «Comunicare Organizzando» acceda dal 2004 ai finanziamenti Arcus;
quali siano i profitti da rinvestire derivanti allo Stato e ai cittadini, dai finanziamenti erogati, attraverso Arcus, alla Società «Comunicare Organizzando» e, in caso di mancati introiti, se non ritengano che detti finanziamenti siano stati dati «a fondo perduto», in netto contrasto con la citata «missione» della Società Arcus spa;
se non ritengano altresì importante che una Società a capitale pubblico, quale è Arcus, renda accessibili a tutti le informazioni relative ai progetti, nessuno escluso, con relativo importo finanziato ed erogato, attraverso il proprio sito o quello dei ministeri interessati, anche al fine di rendere operativo l'intento del Commissario Sciarelli, «Comincio dalla trasparenza» per dare, addirittura, un segno di discontinuità rispetto alla gestione del passato Governo.
(2-00587) «Garavaglia».
Interrogazione a risposta scritta:
DE ANGELIS e SGOBIO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
nel comune di Sapri (Salerno) in località Santa Croce, all'ingresso del paese, provenendo da nord lungo la SS 18, sono ubicati i resti di un insediamento risalente ad epoca romano-repubblicana;
i ruderi, ricollegabili ad una villa marittima dotata di strutture termali e al porto con ambienti destinati probabilmente a magazzini, costituivano parte di un insediamento del I secolo A.C., oggi ancora senza nome, di cui restano gli unici resti visibili;
con la costruzione della SS 18 nel 1896, il sito fu diviso in due: la parte nord della strada, occupata dai resti della villa, presenta strutture termali, un cortile colonnato, pavimentato in cocciopesto e decorato con tessere di mosaico e un giardino con fontana rivestita di cruste marmoree; la parte sud, invece strutturata in due piani: una terrazza, dove attualmente sorge la specola, e un piano sottostante con alcune stanze in cui sono stati osservati pavimenti e mosaico a decorazione parietale di IV stile, ed in più una serie di cinque ambienti a volta probabilmente adibiti a magazzini;
oggi il sito, indagato e segnalato, nonostante la profonda valenza storico culturale e nonostante la mutata sensibilità nei confronti delle vestigia del passato, versa in condizioni di degrado: i resti appaiono ricoperti da erbacce e la terrazza antistante, recintata da una staccionata, risulta impraticabile causa il pericolo di crollo -:
se sia a conoscenza delle condizioni in cui versa il sito archeologico in questione;
se non ritenga di adottare i provvedimenti necessari volti a rafforzare la tutela e la riqualificazione del sito, evitandone l'ulteriore degrado, al fine di recuperare al decoro ed alla dignità reperti archeologici di tale importanza.
(4-03921)