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Allegato B
Seduta n. 166 del 7/6/2007
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ECONOMIA E FINANZE
Interrogazione a risposta orale:
DE LAURENTIIS. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
nelle scorse settimane il Ministro dell'economia Tommaso Padoa-Schioppa ha richiesto la convocazione dell'assemblea degli azionisti Rai dopo aver indirizzato al Presidente del Consiglio Prodi una lettera con cui comunicava ufficialmente che veniva a mancare il rapporto di fiducia tra l'azionista di riferimento per la Rai, vale a dire il Ministero dell'economia, e Angelo Maria Petroni suo rappresentante nell'organismo di gestione dell'azienda radiotelevisiva pubblica;
il Tar del Lazio, a seguito di ricorso del professore Petroni decideva una sospensiva, rispetto all'assemblea degli azionisti Rai prevista per il 4 e 5 giugno, rispettivamente in prima e seconda convocazione e fissava per il 7 giugno l'udienza del collegio per la pronuncia del merito;
nonostante la sospensiva del Tar del Lazio l'assemblea si è aperta regolarmente il 5 giugno e se ne è deciso il rinvio all'11 di giugno;
nel corso dell'assemblea, in rappresentanza del ministero del Tesoro, titolare del 99,45 per cento delle azioni dell'azienda, era presente l'avvocato Mario Stella Richter -:
come mai il Ministro dell'economia abbia scelto di inviare in propria rappresentanza
l'avvocato Mario Stella Richter, probabilmente in qualità di consulente esterno, con evidenti costi aggiuntivi nonostante la struttura del ministero abbia un ufficio legale nutrito e di sicura professionalità, personale amministrativo di certo in grado di rappresentare il Ministro dell'economia e delle finanze nonché l'Avvocatura Generale dello Stato;
se non ritenga questa scelta rispetto ad un dibattito pubblico di questi ultimi mesi che richiede la riduzione delle spese della politica un costo improprio di cui si poteva fare sicuramente a meno.
(3-00958)
Interrogazione a risposta in Commissione:
SERENI, FINCATO e FLUVI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
i tempi e le modalità di erogazione di rimborsi IRPEF scaturenti da dichiarazioni dei redditi prodotti dagli eredi in nome del de cuius sono particolarmente lunghi per gli aventi diritto;
occorrono oltre 5 anni per ottenere tali rimborsi;
il de cuius nella maggioranza dei casi avrebbe avuto diritto al rimborso nei tempi e nei modi previsti dalla presentazione del modello 730;
tali rimborsi sono dovuti in molti casi nei confronti del coniuge superstite spesso anziano e bisognoso, proprio a seguito dell'evento luttuoso;
in questi casi vi è una perdita di reddito dovuta alla decurtazione dell'assegno pensionistico;
la procedura attuale risulta difficoltosa prevedendo la presentazione del modello unico con i relativi adempimenti per la liquidazione manuale dei rimborsi, al termine della quale viene emesso l'assegno intestato alla persona defunta. A tal punto, gli eredi possono rivolgersi agli uffici delle entrate competenti per territorio producendo una nuova istanza con la ulteriore documentazione richiesta dall'ufficio che provvederà a volturare l'assegno e solo successivamente sarà possibile riscuotere l'assegno da parte degli eredi -:
quale iniziativa urgente intenda assumere il Governo per accelerare il rimborso dei crediti d'imposta con particolare riguardo ai contribuenti anziani anche apportando le opportune modifiche al software delle procedure automatizzate previste per i rimborsi stessi.
(5-01118)
Interrogazioni a risposta scritta:
LO PRESTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la legge n. 243 del 2004 esclude dalla possibilità di andare in pensione, a far data del 1o gennaio 2008, i ferrovieri che alla data del 31 dicembre 2007 hanno si maturato oltre 37 anni di contribuzione INPS ma che alla medesima data però non hanno ancora compiuto 57 anni di età anagrafica e che, invece, la raggiungerebbero soltanto qualche giorno o qualche mese dopo, nell'anno 2008, quando scatterebbero i limiti maggiori previsti dalla citata legge 243 del 2004;
le leggi finanziarie relative agli anni 2005, 2006 e 2007 hanno salvaguardato la permanenza dei «Fondi Speciali» per gli esuberi delle aziende in crisi, tra cui le FS SpA, per consentire gli esodi dei lavoratori, tant'è che sono stati stanziati euro 8 milioni per ciascuna delle annualità 2005, 2006, 2007 per un totale di euro 24 milioni;
a seguito della presentazione del Piano industriale da parte dell'amministratore delegato FS SpA, ingenger Mauro Moretti, è emerso un esubero di ferrovieri pari a 10.000 unità;
la richiesta a sostegno dei predetti ferrovieri è stata avanzata dalla Federazione trasporti FIST-Confail al vertice FS -:
se la predetta somma di euro 24 milioni sia stata versata al Fondo speciale per i ferrovieri;
se sia stata eventualmente già spesa e a che titolo;
se, invece, qualora non sia ancora stata utilizzata, si possa prevederne la destinazione per facilitare l'esodo dei ferrovieri che entro il 31 dicembre 2007 abbiano maturano 37 anni di contribuzione INPS ma che compiono 57 anni di età anagrafica dal 1o gennaio al 30 giugno 2008, poiché in tal caso si avrebbe un duplice beneficio: accogliere la richiesta dell'esubero avanzata dalle FS SpA e agevolare ferrovieri che comunque hanno versato i contributi INPS ma che per effetto della entrata in vigore della suddetta legge non potrebbero andare in pensione.
(4-03903)
BUEMI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, convertito con modificazioni dalla Legge 11 dicembre 2000, n. 365 (recante Interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato ed in materia di protezione civile, nonché a favore delle zone colpite da calamità naturali) ha stabilito l'erogazione di contributi a fondo perduto per il ristoro dei danni derivanti dagli eventi alluvionali che hanno colpito il Piemonte nell'ottobre 2000;
la Risoluzione 61/E del 13 marzo 2003 chiarisce come «i contributi a fondo perduto previsti dai commi 3 e 5 dell'articolo 4-bis del decreto-legge n. 279 del 2000 non rilevano ai fini delle imposte sui redditi»;
in mancanza di espressa previsione esentativa, non sono stati esclusi i contributi di cui agli articoli 4 e 4-bis del citato decreto-legge n. 279 del 2000 dalla base imponibile IRAP, stante il disposto dell'articolo 11, comma 3, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, secondo cui «ai fini della determinazione della base imponibile ...concorrono anche... i contributi erogati a norma di legge con esclusione di quelli correlati a componenti negativi non ammessi in deduzione»;
ciò ha prodotto l'assurda conseguenza di sottoporre a tassazione anche quelle somme che sono state esplicitamente erogate a compensazione e ristoro dei danni subiti in conseguenza degli eventi alluvionali dell'ottobre 2000;
infatti, l'Agenzia delle Entrate sta procedendo ad inviare ad esercizi commerciali, attività artigianali ed aziende in genere, avvisi di accertamento mediante i quali procede a rettifica della base imponibile ai fini IRAP relativamente agli anni d'imposta 2001 e 2002, ai fini dell'articolo 25 del decreto legislativo n. 446/97, irrogando le relative sanzioni secondo quanto previsto dall'articolo 17 del predetto decreto legislativo -:
se e con quali provvedimenti urgenti il Governo intenda intervenire per risolvere un tale paradosso ed escludere così dai calcoli per la formazione della base imponibile IRAP, i contributi erogati da Stato, Regione e Comuni alle imprese danneggiate dagli eventi alluvionali dell'ottobre 2000, secondo quanto disposto dagli articoli 4 e 4-bis del decreto-legge n. 279 del 2000.
(4-03906)
FITTO, VITALI, LAZZARI, LICASTRO SCARDINO e FRANZOSO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
si apprende da notizie di stampa che Alitalia ha soppresso il volo Brindisi-Milano Malpensa che avrebbe dovuto ripristinare dall'inizio di giugno fino alla fine della stagione estiva prevista per il 29 ottobre;
la soppressione del volo prima ancora del suo ripristino ha comportato notevoli disagi per i passeggeri che cercavano di acquistare i biglietti in anticipo on line o per via telefonica: veniva accettata la prenotazione ma era impossibile acquistare il biglietto;
la compagnia di bandiera pare non abbia fornito alcuna motivazione per la soppressione del volo, se non quella che la tratta sarebbe antieconomica;
il ripristino del volo era stato più volte promesso da Alitalia e dal Governo che si era impegnato a fare pressing sulla compagnia di bandiera affinché ripristinasse il Brindisi-Malpensa almeno per la stagione estiva, anche dopo le reiterate richieste provenienti dal territorio del Salento e in particolare dagli industriali e dagli operatori turistici oltre che dai cittadini;
negli ultimi mesi si parla tanto del futuro dell'Aeroporto del Grande Salento e più volte Regione Puglia, Enti Locali salentini ed esponenti del Governo nazionale hanno assunto formale impegno di creare le condizioni affinché l'Aeroporto di Brindisi, e quindi il Salento, fosse collegato con il resto d'Italia e d'Europa;
Alitalia continua a cancellare a suo piacimento voli da e per la Puglia e soprattutto da e per il Salento apponendo ragioni economiche a questa scelta, ma comunque risulta che abbia una situazione debitoria talmente alta da rendere difficile anche la sua immissione sul mercato -:
quali provvedimenti il Governo intenda assumere per mantener fede agli impegni assunti con cittadini, aziende e operatori turistici del Grande Salento;
cosa intenda fare il Governo per chiedere ad Alitalia di tener fede all'impegno assunto in merito al ripristino del volo Brindisi-Milano Malpensa per cui anche alcuni esponenti salentini del Governo si erano impegnati:
come preveda il Governo di sostenere la crescita dell'Aeroporto del Salento se lascia che Alitalia continui a disattendere gli impegni assunti;
quali misure il Governo intenda porre in essere per sostenere la crescita del Grande Salento e del suo aeroporto e per compensare i danni causati dall'isolamento cui Alitalia lo condanna.
(4-03916)
D'AGRÒ. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in una segnalazione inviata al Governo, sottolinea che «lo sviluppo della concorrenza nel sistema bancario italiano deve determinare iniziative spontanee delle banche finalizzate alla massima trasparenza informativa per il consumatore, in caso contrario sarebbero necessari puntuali interventi normativi per promuovere una scelta più consapevole da parte della clientela»;
nella medesima segnalazione, approvata nella riunione del 24 maggio 2007, l'Autorità ricorda che «presupposto per un aumento della concorrenza nel sistema bancario è la mobilità della clientela da un istituto ad un altro» e pertanto occorre che il consumatore, al fine di poter esercitare al meglio la propria scelta tra offerte diverse, «abbia il livello di informazione più ampio e diffuso possibile sui prezzi, qualità e condizioni di fornitura dei servizi offerti»;
per innescare tale processo virtuoso l'Autorità suggerisce «l'introduzione, al momento della scelta del conto corrente, di un foglio informativo sintetico che indichi chiaramente tutte le spese di tenuta del conto e le condizioni economiche dei servizi maggiormente usati (gestione assegni, domiciliazione o pagamento utenze, bonifici, bancomat, prelievo ATM e carta di credito»;
inoltre, nel corso del rapporto contrattuale la banca dovrebbe «informare il cliente, almeno annualmente, della spesa complessiva di conto corrente, del numero e del tipo di operazioni effettuate per l'anno in corso e per quello precedente, in
modo da permettere la comparazione delle condizioni con quelle offerte dalle banche concorrenti»;
l'Autorità sollecita altresì maggiori informazioni sul prelievo Bancomat e, in particolare, sulle spese aggiuntive applicate nel caso in cui l'operazione sia effettuata presso un circuito diverso da quello che ha emesso la carta -:
quali iniziative intenda adottare in relazione alla segnalazione richiamata in premessa affinché le banche garantiscano alla propria clientela una maggiore trasparenza dei contratti di conto corrente e dei costi dei servizi offerti, ai fini di una facile comparazione concorrenziale tra istituti di credito, a tutela del cittadino consumatore.
(4-03932)
NICOLA COSENTINO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
sembra che il Ministro dell'economia e delle finanze si prepari a chiudere due sedi periferiche della Ragioneria dello Stato in Campania. Sono, infatti, «a rischio» gli uffici provincia di Caserta e Benevento;
ciò determinerà, senza dubbi gravi disagi per l'utenza. È necessario, quindi, prima di prendere decisioni drastiche capire l'impatto che avrà la chiusura delle sedi provinciali sul servizio reso all'utenza;
sembra, inoltre, che il personale della Ragioneria sarà trasferito presso le Asl ed altri entri locali con evidente dequalificazione del suddetto personale;
è necessario, quindi, che il Ministro, nell'ottica di una politica «seria» di contenimento delle spese, che risulta, senza dubbio, importante e fondamentale, inizi a ridurre le spese inutili del proprio Ministero che non danneggino oltremodo i cittadini;
una politica «seria» ed efficace di, contenimento della spesa si fa, in primo luogo, rinunciando a spese per servizi di cui non beneficiano direttamente i cittadini e non con interventi che possono danneggiarli -:
quali iniziative intenda adottare per «scongiurare» la chiusura degli uffici periferici di Caserta e di Benevento e se non intenda, in primo luogo, dare l'esempio di una politica «seria» ed efficace al servizio dei cittadini.
(4-03933)