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Allegato B
Seduta n. 167 dell'11/6/2007
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INTERNO
Interrogazione a risposta orale:
DELFINO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
si sono registrati numerosi episodi di criminalità ai danni dei residenti nelle aree rurali della provincia di Cuneo;
le vittime delle azioni delinquenziali, in genere, domiciliati in case isolate sono soprattutto anziani, spesso soli, rimasti nel territorio dove per decenni hanno svolto le loro attività di imprenditori agricoli;
l'isolamento, la lontananza dai centri abitati e il prevalere di piccole realtà disperse nelle campagne, lontano dalle sedi delle forze di polizia, gioca a favore di chi vive di attività illecite;
i continui atti di vandalismo sopraddetti costituiranno a lungo andare un pericoloso deterrente nei confronti della permanenza di famiglie nel territorio periferico, aprendo così la strada alla desertificazione delle campagne, causando l'arretramento di fronte ad una criminalità che si diffonde sempre più rendendo difficile la rete di tutela -:
quali provvedimenti intenda adottare per potenziare l'organico delle forze dell'ordine nella provincia di Cuneo per un migliore e capillare servizio di vigilanza e controllo nelle fasce periferiche, quali le iniziative per sollecitare verifiche costanti e rigide attività di pattugliamento, in modo da scoraggiare il verificarsi di fenomeni di criminalità.
(3-00964)
Interrogazioni a risposta scritta:
TASSONE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nella sua audizione tenuta lo scorso 30 maggio presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera, nel corso dell'indagine conoscitiva sullo stato della sicurezza in Italia, sugli indirizzi delle politica della sicurezza dei cittadini e sull'organizzazione e il funzionamento delle Forze di Polizia è stato rilevato che il Ministero dell'interno, negli ultimi quattro anni, ha subito un accrescimento del carico funzionale, ma ha perso con l'ultima finanziaria 217 milioni ed ha maturato, di contro debiti per 408 milioni per via di canoni di affitto, bollette e altre forniture non pagate;
in merito alla mancanza di soldi per il gasolio dell'autopompa dei vigili del fuoco, il Ministro ha suggerito al Corpo in questione di non pagare gli affitti e di risparmiare così denaro per acquistare la benzina, dando, in tal modo, secondo l'interrogante, palese dimostrazione del profondo stato di coma in cui versa la sicurezza italiana;
i tagli imposti dalla legge finanziaria approvata lo scorso dicembre sono assolutamente incongruenti perché hanno colpito alla cieca lo sperpero della spesa pubblica e danneggiato un settore vitale come quello della sicurezza, causando la chiusura di diverse strutture periferiche dei Vigili del fuoco, come quella molto probabile di Catanzaro;
il precedente Governo, in cinque anni, aveva investito per il trattamento del
personale della sicurezza 1,7 miliardi in più rispetto all'attuale, ritenendo giustamente che le basi di uno Stato avanzato e civile sono quelle che presuppongono, in primis, l'accrescimento dei fondi per le funzioni strategiche;
con l'avvenuta equiparazione del personale delle forze di polizia e delle forze armate a quello del pubblico impiego, sono state lasciate scoperte le retribuzioni per le prestazioni particolari come sono i notturni, i festivi e i servizi all'estero, nonché tagliate le risorse per il funzionamento dell'apparato, dalla benzina alla manutenzione delle vetture;
ulteriore schiaffo alle forze di polizia e alle forze armate è stata la firma dell'accordo per l'utilizzazione delle risorse previste dal fondo di efficienza per l'anno 2006, siglato pochi giorni fa, soldi che, rientrando nel tasso di inflazione programmato, appartengono sostanzialmente ai lavoratori -:
quali provvedimenti intenda adottare al riguardo, ai fini di una migliore razionalizzazione delle risorse che eviti la chiusura di svariate caserme dei vigili del fuoco, in particolare quella di Catanzaro, e di una maggiore tutela dell'incolumità dei cittadini.
(4-03938)
ANDREA ORLANDO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
recentemente il Sindacato Italiano Lavoratori Polizia (Silp) della provincia della Spezia, insieme ad altre sette sigle sindacali, ha promosso iniziative di informazione e sensibilizzazione sulle problematiche che investono il comparto marittimo della Polizia di Stato, il Centro Nautico e Sommozzatori della Spezia e le Squadre Nautiche disposte sul territorio nazionale,
il Centro Nautico e Sommozzatori della Spezia, senza una previsione di reintegro di nuove imbarcazioni, ha posto «in disponibilità» tre motovedette utilizzate per l'attività addestrativa del personale tecnico di mare e per il controllo delle coste, sbarcando 28 tecnici di mare a fronte dei 54 in servizio (comportando, tra l'altro, la perdita, per i lavoratori interessati, dell'indennità di imbarco);
il Silp è intervenuto per rappresentare agli organi ministeriali la situazione, proponendo soluzioni alternative (ad oggi non accolte) previste dalla normativa vigente sull'imbarco (legge 78/939), reimbarcando il personale ritenuto in soprannumero sulle imbarcazioni presenti al Centro Nautico e Sommozzatori ed in uso al nucleo sommozzatori;
sembra essere intendimento del Ministero dell'interno razionalizzare la spesa incidendo sull'acquisto dei carbo-lubrificanti, indispensabili per svolgere attività di pattugliamento costiero, nonché sul capitolo delle manutenzioni e sull'acquisto di nuove motovedette in luogo di quelle obsolete che hanno una media di 25/30 anni di attività e non sono più rispondenti alle norme R.I.N.A.;
quello della diminuzione del numero di imbarcazioni presenti al Centro Nautico e Sommozzatori della Spezia rischia di essere un provvedimento che, a cascata, andrà ad interessare tutte le squadre nautiche d'Italia, compromettendo il pattugliamento delle coste;
la riduzione delle risorse per il settore marittimo della Polizia di Stato, oltre a comportare la contrazione del numero di motovedette in servizio, determina la perdita di professionalità acquisite nel corso degli anni;
negli ultimi anni, il CNES abbia assunto una rilevanza nazionale ed internazionale sia come scuola nautica e che, tra le sue articolazioni, una delle più accreditate è quella relativa alla presenza del Nucleo Sommozzatori della Polizia di Stato che opera in tutto il Paese, utilizzando sofisticate tecnologie per la prevenzione di attentati e la ricerca di manufatti esplosivi -:
quali siano le motivazioni che hanno determinato i provvedimenti oggetto della presente interrogazione;
se siano state valutate attentamente le conseguenze che si possono determinare per il personale interessato e per la sicurezza marittima e delle coste del nostro Paese;
se si intendano riconsiderare le decisioni assunte, anche alla luce delle proposte avanzate dalle organizzazioni sindacali per il superamento delle problematiche sopra descritte.
(4-03944)
ALESSANDRI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
per mancanza di personale e di risorse finanziarie, il presidio dei Vigili del fuoco di Guastalla è rimasto sguarnito per ben quattro volte nel corso dell'ultimo mese, stando almeno a quanto ha dichiarato Roberto Lupica, comandante provinciale del corpo dei vigili del fuoco, secondo quanto riportato dalla stampa locale;
il personale operativo nella provincia di Reggio Emilia è attualmente composto da 129 unità;
ai sensi delle disposizioni vigenti, il 32,5 per cento degli organici è tuttavia costantemente indisponibile per riposi, formazione o malattia, per cui la forza effettivamente impiegabile si aggira mediamente sulle ottanta unità, da dividere su tre sedi;
ciascuna sede provinciale può conseguentemente contare di fatto su venti vigili del fuoco professionisti permanenti, più quattro volontari (i cosiddetti «discontinui»), da suddividere sui quattro turni della giornata;
per effetto di quanto precede, nell'ambito della provincia reggiana venti uomini sono impiegati in centrale a Reggio Emilia, quattro a Guastalla ed altri quattro a Castelnovo Monti;
il sottosegretario del Ministero dell'interno Ettore Rosato ha annunciato la creazione di un fondo di 57 milioni di euro, derivante dalle addizionali sui biglietti aerei, per assicurare l'effettuazione di 609 assunzioni per l'anno prossimo;
a Reggio Emilia il presidio dovrà scontare un'ondata di collocamenti in quiescenza, alla quale verosimilmente i nuovi arrivi non riusciranno a supplire;
difficoltà sussistono anche nell'assicurare ai vigili del fuoco una formazione costante ed adeguata, mentre il grosso dei mezzi a disposizione è rappresentato da veicoli vecchi di quindici anni;
solo per la manutenzione e la gestione ordinaria, la Regione Emilia-Romagna aveva accumulato al 31 dicembre 2006 un debito complessivo di ottocentomila euro, mentre il comando di Reggio centotrentamila euro: denaro che l'Amministrazione dell'interno deve prevalentemente ai fornitori per riparazioni, pezzi di ricambio e benzina -:
quale sia l'opinione del Governo sui fatti generalizzati nella premessa e cosa il Governo intenda fare per porre rimedio a questa situazione determinatasi nella provincia di Reggio Emilia, in particolare onorando gli impegni annunciati dal sottosegretario Ettore Rosato e chiarendo le modalità di ripartizione del citato fondo creato con i proventi delle addizionali sui biglietti aerei.
(4-03947)
FRIAS. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante che la Questura di Roma ha negato più volte il rilascio del documento di viaggio ad alcuni cittadini eritrei già in possesso di permesso per motivi umanitari, invitandoli a rivolgersi alla propria ambasciata;
in questo caso però l'Ambasciata eritrea chiede a questi cittadini (che hanno richiesto asilo politico in Italia) di firmare una dichiarazione di ammissione di colpevolezza per aver abbandonato il loro paese illegalmente; questa dichiarazione comporta, per i famigliari del richiedente che vivono in Eritrea, l'obbligo di pagare una somma ingente come indennizzo allo
Stato. Nel caso in cui ci fosse un rifiuto di pagare è previsto l'arresto o il sequestro dei beni;
inoltre il richiedente in Italia del documento di viaggio, dopo aver firmato la suddetta dichiarazione, deve versare per tutto il tempo che vivrà all'estero il 2 per cento del suo stipendio allo Stato eritreo -:
se non ritenga necessario e opportuno inviare una circolare alla Questura di Roma in modo da facilitare il rilascio del documento di viaggio ai cittadini eritrei senza che essi debbano rivolgersi alla propria Ambasciata con le conseguenze drammatiche che questo comporta.
(4-03955)
VENIER. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in occasione della ricorrenza del 25 aprile, la locale sezione del Partito dei Comunisti Italiani di Scerni (Chieti), ha comunicato all'Amministrazione comunale l'intenzione di deporre una corona di fiori presso il monumento dei caduti sito in Piazza De Riseis;
qualche giorno dopo il sindaco comunicava alla locale sezione il divieto di porre la corona di fiori, motivando tale diniego con l'affermazione che trattandosi di festa nazionale, qualsiasi manifestazione e/o attività di ricorrenza deve essere prioritariamente concertata con l'Amministrazione comunale, essendo questa istituzione prima deputata alle organizzazioni delle onorificenze;
non ravvisando i termini per un giusto diniego da parte dell'Amministrazione comunale la locale sezione procedeva a depositare la corona commemorativa, ma in data 25 aprile il sindaco ne ordinava l'immediata rimozione, in quanto «non espressione della Scernese, ma di una sezione politica di un partito»;
la motivazione avanzata dall'Amministrazione Comunale appare all'interrogante assolutamente priva di fondamento, visto che, peraltro, l'Amministrazione stessa avrebbe proceduto alla commemorazione della festa nazionale il 28 aprile e non già il 25, dunque le due manifestazioni non si sarebbero svolte in contrasto;
appare infatti al sottoscrittore del presente atto un abuso di autorità impedire la libera espressione, anche di un partito politico, cui fanno riferimento alcuni cittadini della comunità scernese, per la commemorazione della giornata del 25 aprile;
sembra inoltre che la motivazione avanzata dal sindaco per la rimozione della corona di fiori - «trattandosi di festa nazionale (...) questa amministrazione è la Prima Deputata alle organizzazioni delle onorificenze» - sia assolutamente arbitraria -:
quali iniziative intenda adottare affinché, in occasione di feste nazionali, sia tutelata la libertà di espressione di tutti i cittadini, che vogliano organizzare manifestazioni commemorative anche non direttamente organizzate dalle istituzioni, che non turbano l'ordine pubblico.
(4-03958)