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Allegato B
Seduta n. 167 dell'11/6/2007
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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazione a risposta scritta:
RAMPELLI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
dalla newsletter del Corpo Forestale dello Stato del 6 giugno 2007 si apprende
che circa 3.500 tonnellate di rifiuti provenienti da varie regioni sarebbero state interrate illecitamente in riva al Tevere nel corso di un solo mese;
in un anno almeno 40.000 tonnellate avrebbero subito questo smaltimento;
la terribile scoperta è stata effettuata dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (Nipaf) del Corpo forestale dello Stato - Comando provinciale di Viterbo - nel corso di una operazione condotta in ben sette regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio e Calabria) e che ha visto impegnati oltre duecento agenti;
dalle indagini è emerso che si trattava di una fittizia attività di recupero di rifiuti speciali (inerti provenienti da demolizioni, fanghi industriali e ceneri provenienti da inceneritori);
i rifiuti, una volta giunti presso un impianto a Graffignano (Viterbo), con il falso presupposto di essere poi trasportati ad Alviano (Terni) per il loro recupero presso un'altra società collegata, venivano invece caricati su camion per essere poi sepolti nel viterbese nei terreni di proprietà di un'altra società del gruppo, nelle vicinanze del Tevere;
nel corso dell'operazione sono state eseguite sei misure cautelari a carico di altrettanti indagati e sequestrati un impianto industriale a Graffignano (Viterbo), nonché una cava e cento ettari di terreni agricoli -:
se non ritenga opportuno avviare un'indagine amministrativa specifica sul flusso dei rifiuti speciali prodotti dagli impianti di incenerimento dei rifiuti;
quali urgenti iniziative intenda intraprendere per la messa in sicurezza dei siti, considerata la vicinanza del fiume Tevere e la presenza della falda acquifera a pochi metri di profondità;
in che modo intenda prevenire la possibilità di ulteriori danni all'ambiente.
(4-03951)